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Chimica ed integratori marinoPer parlare dei valori dell’acqua e del modo per mantenerli sotto controllo, dei test per le analisi, dei sali marini, dei carboni attivi, dei condizionatori dell'acqua e degli integratori (calcio, stronzio, magnesio, iodio, ecc.).
a dimenticavo , benny e ink , diciamo che per alzare "singolarmente" gli elementi è difficile nel modo convenzionale , ma con fertilizzanti sarebbe molto più semplice , esempio per alzare un pò l'azoto si potrebbe usare nitrato di calcio .... se invvece si vule alzare anche fosfato si potrebbe usare un fertilizzante senza oligoelementi, un classico NPK... ovviamente in questo caso la proporzione di P rispetto all'N è molto elevta di coseguenza andrebbe aggiustata ....IO LO SCONSIGLIO VIVAMENTE perchè se si sbaglia , si butta la vasca
66 , le zeoliti non è il caso comunque si , però gli scompensi seri li si hanno in mesi se non anni ....poi i test lasciano il tempo che trovano , secondo il "rapporto redfield" se mi trovassi i fosfati a 0,04 il nitrato dovrebbe essere a 0,64, di conseguenza non ci sono test che misurino questi valori ...diciamo che se si va da 0,5 a 5mgl ed un fosfato a 0,04 (che sono i valori medi di un acquario marino ) siamo nella norma... probabilmente i cibi che utilizziamo compensano l'N... l'esperimento sarebbe facile , basterebbe mettere del cibo in una vaschetta con biologico , aspettare 1 mese e misurare l rapporto dei vari cibi ...ovviamente con i dovuti accorgimenti
plasson , però adesso ho scritto , cosa ne pensi ?
------------------------------------------------------------------------ morgan i nutriente o viene assorbito o si accumula non ci sono alternative ... sono 10 anni che sento migliaia di persone lamentarsi per i nutrienti alti , tutti i libri di acquariofilia spiegano come affrontare questo problema ... ed è da qualche mese che comincia prendere piede questa problematica ... è possibile che in passato nessuno abbia manifestato questo problema ? qualche foto sarebbe utile
Ultima modifica di fappio; 28-09-2011 alle ore 22:44.
Motivo: Unione post automatica
Signori con stupore (ma nemmeno troppo, poichè i coralli non si sono minimamente scuriti) vi confermo che anche i miei nitrati sono ancora zero... ho anche fatto il test tropic per conferma ed è al colore più basso della scala (<1), quindi per ora non ho motivo di non credere al test redsea.
Però è incredibile che ho sciolto un gamberone in meno di 48h ed i nitrati non si sono mossi, contando anche il cibo in aggiunta... ora ho appena buttato 60 gocce di amino elos (3 volte la dose massima consigliata...) e due cubetti di pappone senza zucchero, tenendo lo skimmer spento per le prossime 4 ore... domani proseguo con 60ml di liquidi BW (6 volte la dose consigliata...) e domani pomeriggio metto la sarda... non la metto ora perchè domani mi tolgono la corrente per un paio d'ore (anche se ho un UPS, temporaneamente, per la sola risalita...), ma non voglio rischiare casini...
Sarà ma io non vedo altra soluzione che pensare che i batteri consumino tutto e ci sia una concentrazione sufficiente di fonti di carbonio per farlo... e se fossero i coralli (o le zoox) a fare il carbonio? in fondo il denominatore comune sono le vasche piene di SPS... però ci sarà pure una soglia, qualunque sia la causa...
plasson perchè arrabbiarmi abbiamo due vasche, entrambe a zero sparato di N e P, ci stanno buttando dentro i tranci di tonno, sbicchierano da sera a mane e non dosano fonti di C. e i valori non si schiodano e quindi cominciano i primi problemi inspiegabili con le tecniche che attualmente utilizziamo ma qui sii dovrebbe parlare del rapporto redfield e dello squilibrio tra N e P oppure di come alzare i valori nella vasca di ink ? MA gli manca il pezzo della Red Sea e vale la pena di seguirne, di entrambi, i principi - a ben guardare non sono dissimili). Tu, in questo caso, cosa proponi? io sinceramente il pezzo delle red sea non l'ho letto , cosa dice ? La tesi della tipa che mi hai proposto in mp, tra l'altro e che qui è stato citato, l'ho ben letto e ci ho attaccato anche il cervello: posto che non sono molto distante dal parere di Luca sulla validità del test effettuato e dunque sulle conclusioni, che sono solo una tesi, bada, non una certezza, mi sono tenuto l'accenno al consumo che i batteri farebbero ANCHE di C. E non solo di N come tu affermi io sinceramente non ho capito scosa intendi ... per me questi sono argomenti un pò complessi non riesci a parlare in modo chiaro senza mettere ogni 2 righe 3 modi di dire ? anche per rendere chiaro a tutti quello che stiamo dicendo ed ampliare la discussione a tutti
beh tesi interessante anche perché accade proprio in vasche piene di SPS
Se così fosse, a parte le nostre bocce, cercherei subito una mutazione genetica per fargli ca..re diamanti!!!
__________________ La firma ti è stata rimossa dallo Staff in quanto irregolare
certo che il cv contiene acetico ;) ,anche lo sp e altri ,è proprio con le fonti di carbonio che si sbilancia il redfield,arrivati a un certo punto e a una certa dimensione dei coralli l errore piu grosso è buttare cibo a badilate,non perche non bisogna aumentare il carico organico , prima di bilanciare i nutrienti inorganici mi preoccuperei di tenere in equilibrio il carbonio,il vero ago della bilancia.
alla co2 non ci pensa nessuno ?
buttando cibo si va ad aumentare il lavoro dei nitrificanti,la nitrificazione consuma co2 (carbonio inorganico usato dai batteri nitr.)e nello stesso tempo gli eterotrofi dal cibo prendono le loro fonti di carbonio organico ( acetico).
in questo modo si sbilancia il carbonio disponibile tra i vari ceppi .
in questi casi di vasche mature e oligotrofiche è meglio aggiungere pesci !! m a tutta la vita altro che cibo
loro si che con la respirazione aggiungono carbonio inorganico e aumentano il carico organico.
na botta al cerchio....
la mia vascaè durata 5 anni poi ho cambiato casa,i coralli sono ancora sparsi in giro vivi e vegeti dopo 7 anni. con il test no3 tropic avevo sempre trasparente e po4 0.00 fissi...
e controllate sempre i carbonati che sono loro il primo segnale di sbilanciamento.
tutto ihmo ;)
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"The coral itself has more energy for growth because the reduced zooxanthellae density requires less energy."