Innanzitutto:
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siamo qui tutti per imparare , le cose che so , non sono nate nel mio cervello , ma le ho lette
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Non mi permetterei mai di pensare il contrario, se ti ho dato questa impressione mi sento assolutamente in dovere di scusarmi sinceramente con te!!! Questa era la cosa più importante
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ma che si miscelino è ovvio
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certo, fin qui siamo assolutissimamente d'accordo
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per il discorso della media k° sinceramente non l'ho mai letto da nessuna parte
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Appunto! Quindi potrebbe essere una cosa molto interessante scoprirlo!!
![:-]](http://www.acquariofilia.biz/images/smilies/02.gif)
(ah, l'integrale di Fourier penso proprio che qui c'entri davvero poco, forse bisogna cercare altre strade come la legge di Wien o di Stefan-Boltzmann).
Comunque ho trovato quello che non mi tornava: niente di così complicato, è che vorrei sapere se è vero questo:
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se noi diminuissimo avremmo una crescita maggiore , ma non necessariamente un maggir benessere della pianta
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oppure se le piante effettivamente apprezzano la parte di spettro "rosso" perché gli piace come ai topi piace il formaggio e quindi tanta crescita è sinonimo di tanto benessere.
Faccio un contro-esempio: una mamma ha tre bambini, uno alto 1 metro e 40, uno 1,65 e uno 1,90: l'altezza media dei tre bambini è proprio 1,65.
Poniamo che la mamma debba tirare giù un vasetto da un mobile alto e non ci arrivi: chiederà per piacere al figlioletto spilungone di allungarsi e tirarglielo giù.
Se invece avesse tre bambini ognuno alto 1.65, quel vasetto rimarrebbe dove sta, perché non ci arriva nessuno.
Ora, i tre bambini dell'esempio siano tre lampade che ho nell'acquario: una 4000, una 6500 e una 9000°K.
Poniamo che la luce risultante si calcoli proprio facendo la media (un modo per calcolare il colore risultante, comunque, ci sarà: adesso qui su due piedi non so quale sia, facciamo finta per fissare le idee che sia davvero la media) e risulti proprio 6500°K.
La mamma, invece, rappresenti le piante, che in quanto tali avranno determinate esigenze (come, ad esempio, tirare giù il vasetto): se io metto tutte lampade da 6500°K potrebbe essere verosimile pensare che le piante non possano svolgere al meglio certe funzioni, perché non hanno il "figlio spilungone" che possa dar loro una mano a compiere alcune cose.
Quello che ho sempre letto io è che, per "funzionare" bene, le piante hanno bisogno di abbondanti radiazioni tendenti al rosso e più su vicino all'ultravioletto, come quelle di un 4000°K e di un 10.000°K.
Risulterà una luce di colorazione intermedia (poniamo che siano, tanto per dire un numero, 7000°K), ma se metto due tubi a 7000°K questi non avranno tanta radiazione rossa come il 4000°K e anche un po'meno radiazione blu del 10.000°K.
Il colore "miscelato" risulta uguale visto da fuori, ma il vero contenuto spettrale è molto diverso.
Posto che i due spettri sono diversi, anche se la luce è uguale da vedere, il dubbio che mi sorge a questo punto è: alle piante gliene frega davvero del
vero contenuto spettrale, oppure gli interessa solo il colore effettivo più "caldo" o più "freddo"?
Perché nel primo caso è assolutamente consigliabile diversificare le lampade, nel secondo anche mettere tre lampade identiche non fa alcuna differenza.
Io diversifico, fidandomi di chi sostiene la prima ipotesi.
Non essendo un "vegetologo" devo fidarmi di ciò che dicono persone che siano molto presumibilmente più esperte di me...