Benvenuti sul Forum di AcquaPortal, la più grande community italiana di acquariofilia!
Sul Forum di AcquaPortal puoi discutere con altri appassionati di acquariofilia, tenere un tuo Blog personale, inserire foto e video, chattare, ed aiutarci a creare un grande database con schede di pesci, invertebrati e prodotti di acquariofilia.
Per entrar a far parte della comunità occorre registrarsi.
Per farlo premi su
Al momento della registrazione ti verrà richiesto di accettare il Regolamento che ti consigliamo di leggere attentamente.
Ti consigliamo inoltre di leggere le FAQ per apprendere le funzionalità principali del forum.
Se invece sei un utente registrato e hai dimenticato i tuoi dati di accesso devi effettuare il Recupero dati.
Riproduzione nell'acquario marinoPer discutere di tutto quanto concerne la riproduzione nell'acquario marino. Tecniche di taleazione di coralli duri e molli, riproduzione di crostacei, di cavallucci ed altri pesci, Phytoplancton, Zooplancton, Artemie ed altro cibo vivo.
Grande Nicola, complimenti per la preparazione e per i consigli.......
Anche io sono malato come Algranati e gli altri, seguo con interesse la discussione... ed i consigli.....un grazie in anticipo.....
Bene.
Caro Matteo sei un uomo pieno di risorse. Ho visto il tuo impianto e devo continuare a farti i complimenti per gli esemplari che riproduci. Mi spiego: a fronte di un’ottima organizzazione come quella mostrata in foto, rimango comunque stupefatto dei risultati raggiunti. Credo che siate molto avanti nella buona riuscita delle riproduzioni intraprese ma credo però che siate quasi al limite e che per fare ulteriori progressi vi servirebbe qualche cosa di più sofisticato che in casa difficilmente si può raggiungere.
Io ho poca esperienza con i tropicali marini ma se quasi ogni specie differisce per quanto concerne la riproduzione, l’allevamento larvale è per lo più simile (e, lo assicuro più semplice di quello di un’orata o una spigola).
Per aumentare sensibilmente il successo riproduttivo bisognerebbe:
1) Spostare l’ovatura 1 o 2 gg prima della schiusa nella vasca di allevamento. (capisco che in un acquario ciò non sia possibile ma questa sarebbe una cosa essenziale. Si dovrebbero separare i riproduttori in una vaschetta con un solo vaso di coccio o substrato simile. Quando opportuno si sostituisce il coccio con l’ovatura ed al suo posto se ne mette uno uguale).
2) Prima alimentazione con Rotiferi bene integrati e alghe.
3) Graduale passaggio con naupli di Artemia naturalmente ben integrati.
4) Ulteriore passaggio con metanaupli di Artemia artificialmente ben integrati.
5) Svezzamento al granulare (se possibile) o comunque all’inerte.
Per fare ciò però si deve organizzare un vero e proprio impianto per la riproduzione e l’allevamento di alghe e Rotiferi e l’allevamento di Artemia salina.
Troppo costoso in termini di denaro e tempo per un’acquariofilo.
Bene.
Caro Matteo sei un uomo pieno di risorse. Ho visto il tuo impianto e devo continuare a farti i complimenti per gli esemplari che riproduci. Mi spiego: a fronte di un’ottima organizzazione come quella mostrata in foto, rimango comunque stupefatto dei risultati raggiunti. Credo che siate molto avanti nella buona riuscita delle riproduzioni intraprese ma credo però che siate quasi al limite e che per fare ulteriori progressi vi servirebbe qualche cosa di più sofisticato che in casa difficilmente si può raggiungere.
Io ho poca esperienza con i tropicali marini ma se quasi ogni specie differisce per quanto concerne la riproduzione, l’allevamento larvale è per lo più simile (e, lo assicuro più semplice di quello di un’orata o una spigola).
Per aumentare sensibilmente il successo riproduttivo bisognerebbe:
1) Spostare l’ovatura 1 o 2 gg prima della schiusa nella vasca di allevamento. (capisco che in un acquario ciò non sia possibile ma questa sarebbe una cosa essenziale. Si dovrebbero separare i riproduttori in una vaschetta con un solo vaso di coccio o substrato simile. Quando opportuno si sostituisce il coccio con l’ovatura ed al suo posto se ne mette uno uguale).
2) Prima alimentazione con Rotiferi bene integrati e alghe.
3) Graduale passaggio con naupli di Artemia naturalmente ben integrati.
4) Ulteriore passaggio con metanaupli di Artemia artificialmente ben integrati.
5) Svezzamento al granulare (se possibile) o comunque all’inerte.
Per fare ciò però si deve organizzare un vero e proprio impianto per la riproduzione e l’allevamento di alghe e Rotiferi e l’allevamento di Artemia salina.
Troppo costoso in termini di denaro e tempo per un’acquariofilo.
Come sta andando con le larve (vecchie e nuove)?
2-3-4-5 punto...li faccio tutti...il primo invece non mi interessa sopratutto perche 200 larve non saprei sinceramente dove metterle
le vecchie non stanno + morendo e sono sempre 30 ..le nuove dopo il massacro della prima notte, colpa mia che le ho messe nella vasca con le vecchie, non sono + morte....solo 1 è morta ...le altre tutte vive e mi sembra che sttiano crescendo + velocemente delle altre vecchie ........a questo punto mi vien da pensare.......le nuove sono nela vaschetta dove i genitori mangiano moooolto di + che nella vascona.
comunque sia...nella vaschetta sono nate 2 giorni fa e adesso i genitori stanno deponendo ancora
Nicola Borgoni i passaggi che hai detto li ho fatti dall' 1 al 5 ma qualcosa non torna....
ho messo il vasetto di terracotta nella vaschetta di schiusa/allevamento, poi subito dopo la schiusa l'ho rimesso di nuovo ai riproduttori.
anche io stò tenendo la luce accesa 24h però ho avuto un altissima mortalità.
sabato avrò un'altra schiusa e riproverò nuovamente.
per arricchire i rotiferi uso oltre i nannocloropsys il rotirich
Quel punto 1 io l'ho messo perchè ho letto che avete molte perdite subito dopo la schiusa e sicuramente è meno traumatizzante spostare le uova che sono, rispetto alle larve, molto resistenti. Ciò che obietta Matteo è comunque giusto: inutile allevare troppi pesci se poi non si ha modo di tenerli. (Questo però è, diciamo, un problema particolare nel senso che noi dovremmo puntare al massimo successo riproduttivo e semmai scegliere di limitarlo).
Da parte mia dovrei "vedere" almeno un paio di queste situazioni per capire esattmente quando queste larvette iniziano l'alimentazione (le orate lo fanno circa 3 giorni dopo la schiusa), di quante riserve dispongono, in quanto tempo esauriscono il sacco vitellino, quanto effettivamente mangiano ...
Credo però, da quanto leggo nelle vostre risposte (ma forse sbaglio), che la grande mortalità iniziale da voi escritta non sia dovuta all'alimentazione larvale il primo o secondo giorno (secondo me mangiano ancora poco ma correggetemi se sbaglio).
Non credo che in natura appena schiuse siano degli squali che cacciano e mangiano a più non posso e dobbiamo ricordare che in mare non c'è una concentrazione così alta di plancton e che se una larva non si rimpinza dopo poche ore muore. Per questo sono dotate di un sacco vitellino!
Quindi, se è vero quanto ho scritto, mi concentrerei:
- sull'alimentazione dei genitori, in modo da assicurare alle larve delle buone riserve.
- sul trattamento fisico delle larve (stress, temperature, illuminazione...), aggiungerei sicuramente molto fito che abbassa la luminosità diffusa e le tranquillizza.
tieni conto che in genere la moria , l'abbiamo la prima notte, almeno io, poi si abbassa in maniera incredibile quindi sono assolutamente daccordo con te che la prima cosa da fare è alimentare in maniera ottimale i genitori per poi passare al metodo di pesca dei piccoli che secondo me è la mia pecca + grande ma non sò sinceramente come risolverla.
Secondo me la questione dei punti è esatta, ma il problema è comunque che non si può generalizzare, le mie larve o quelle di Matteo porebbero essere magari dello stesso genitore, però ci sono così tanti fattori che concorrono all'evoluzione ed alla crescita dei piccoli che le mie potrebbero vivere, le sue no e viceversa......
il tipo di sale, l'acqua, temperatura, luce, cibo e tipo di cibo, conservazione dello stesso diverse quantitò di somministrazione, ci metto dentro anche il fitoplancton, modalità di cattura dei piccoli o della madre/padre che potrebbe stressarsi e partorire prematuramente.......ecc eccc.....
mi inserisco anche io nella discussione visto che son in fase di riproduzione e sopratutto abiatiamo molto vicini......... Se ti interessa martedi prossimo verso le 21 .30 le uova dei miei pagliacci schiudono potresti venire da me?!?!
Ciao