questo e' il ciclo dell'azoto:
il primo passaggio del ciclo dell'azoto prevede l'ossidazione dell'ammonio a nitrito ad opera dei Nitrosomonas, secondo questo schema di reazione:
NH4+ + 1.5 O2 ------> 2 H+ + NO2- + H2O
Un'osservazione importante da fare è che questo processo produce acidità e consuma ossigeno. Quindi, ricordiamo che il metabolismo del filtro è in diretta competizione coi nostri pesci, sottraendo loro prezioso ossigeno e consumando i tamponi naturali dell'acqua, i bicarbonati (o ogni altro tampone eventualmente presente, come gli acidi umici).
Inoltre, se l'ammonio è tossico a pH superiori a 7 (vedere tabella relativa) perché inizia a trasformarsi in ammoniaca, lo ione nitrito è tossico a tutti i pH, entrando in competizione con l'ossigeno per i siti di legame presenti nell'emoglobina del sangue formando metemoglobina, un'emoglobina modificata del tutto incapace di trasportare ossigeno; questo tipo di intossicazione è analoga a quella che colpisce i mammiferi esposti ad alte concentrazioni di monossido di carbonio (CO). Un rimedio per ridurre la tossicità del nitrito è di aggiungere del comune sale da cucina all'acqua, in quanto lo ione cloruro sposta il nitrito dall'eme dell'emoglobina, ripristinandone le normali funzioni. Anche il blu di metilene, grazie al suo potere antimetemoglobinemico, combatte questo tipo di intossicazione.
Il secondo passaggio
Una volta che sia stato prodotto lo ione nitrito, entra in gioco la seconda classe di batteri che, fino a questo momento, è stata del tutto latente per mancanza di substrato su cui operare.
Rilevo che la cinetica di accrescimento dei batteri nitrificanti è tutta a favore dei Nitrosomonas, più rapidi a insediarsi.
Ecco lo schema di questo secondo passaggio:
NO2- + 0.5 O2 ------> NO3-
In questa equazione non compaiono ioni H+, ma viene ancora consumato ossigeno, anche se meno che nel primo passaggio (0.5 moli contro 1.5).
Lo ione prodotto, il nitrato, è uno ione relativamente innocuo e può accumularsi in acqua senza troppi problemi. Ovvio che, come per tutte le cose, è necessario evitare ogni eccesso. Per cui, anche se molti pesci non hanno assolutamente problemi a vivere in acque con 50-60 mg/L di nitrato, a 100 mg/L inizia a presentarsi qualche accenno di tossicità in diverse specie e concentrazioni superiori producono malessere e problemi a quasi tutti i pesci. Tra l'altro, lo ione nitrato è molto legato al metabolismo delle alghe per cui, onde evitare problemi, è meglio tenere la sua concentrazione sempre al di sotto dei 10 mg/L (meglio se sotto i 5) grazie a adeguati cambi d'acqua o con l'uso di una folta e rigogliosa vegetazione, abbinata a un altrettanto adeguata popolazione ittica.
Il ciclo globale
Sommando le due relazioni scritte sopra, arriviamo a esprimere la relazione finale del ciclo dell'azoto che ci interessa:
NH4+ + 2 O2 ------> 2 H+ + NO3- + H2O
Come detto, in questo processo viene prodotto acido nitrico ed è consumato molto ossigeno. In particolare, per ogni ione ammonio ossidato vengono consumate ben due molecole di ossigeno e sono prodotti due ioni idrogeno.
Una nota, che può essere interessante per chi ama le piante d'acquario, è che l'energia guadagnata dai batteri nitrificanti con questo processo (circa 84 kcal/mol) corrisponde perfettamente a quella che perderanno le piante per trasformare di nuovo lo ione nitrato in ammonio (83 kcal/mol). E' per questo motivo che è sempre meglio puntare affinché siano le piante a lavorare come purificatrici dell'acqua e non il filtro, assorbendo l'ammonio PRIMA che possa essere ossidato dai batteri nitrificanti.
la denitrificazione avviene usando altri tipi di filtri (filtri denitratori)
quindi il fatto che usi il nitrogen non e' per colpa del filtro... ma delle piante che ciucciano come addannate ... anche io ho questo problema... no3 a 0
ma non e' imputabile al filtro.... seno' in vasche strapopolate basterebbe mettere un superfiltrone e il gioco sarebbe fatto... cosa che invece non e' !!
quindi un filtro un po piu' grande aiuta e come !!
