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Cmq apro un inciso...se hai l'opportunità cerca di iscriverti ad una buona facoltà pubblica che non goda di tutto quel clientelismo che contraddistingue la Bocconi,te lo dico perchè di solito chi si laurea nelle pubbliche è molto più preparato di un personaggio che ha frequentato la "privata" di lusso con le dovute eccezzioni del caso e secondo il mio modestissimo parere da fresco di laurea...
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Tanto va la gatta al "largo" che ci lascia lo zampino...Ma va va...LARDO!
Cmq apro un inciso...se hai l'opportunità cerca di iscriverti ad una buona facoltà pubblica che non goda di tutto quel clientelismo che contraddistingue la Bocconi,te lo dico perchè di solito chi si laurea nelle pubbliche è molto più preparato di un personaggio che ha frequentato la "privata" di lusso con le dovute eccezzioni del caso e secondo il mio modestissimo parere da fresco di laurea...
Ma forse hai frequentato la bocconi? Quale sarebbe il clientelismo che contraddistigue la bocconi... Mi sembra la solita str..zata della scuola pubblica vs la privata....tutti luoghi comuni e generalizzazioni.
ciao Luca,
come hai ben detto ho frequentato per 2 anni la Bocconi per poi convertirmi per mia fortuna,ma parlo di esperienze personali, a degli studi scientifici che mi hanno fatto approdare all'istruzione "pubblica" Università degli studi di Forlì Ing. Aerospaziale.
Bhè dopo 6 anni di studio e al'aver vissuto le due realtà universitarie posso permettermi di poter dare un giudizio tra le due istutuzioni.
Ti posso dare il mio parere che non va preso come un "dictat",ma ripeto,come una semplice critica ad uno spezzone della mia vita,e questo parere mette in favore il pubblico (dove c'è anche del clientelismo) dove ancora qualche esame per meritocrazia si passa.
PS: Vuoi sapere come passai l'esame di microeconomia con il Prof. M. (noto scrittore di cui non cito il nome perchè su un forum pubblico) ?Bne eravamo a sostenere lìesame in 5 contemporaneamente come se si facesse un lavoro di gruppo e se il candidato prescelto per la domanda non sapeva la risposta si passava al successivo finchè qualcosa non saltava fuori e alla fine ci si divideva il voto che non era mai più basso di 25 SEMPRE PER CIO' CHE MI E' CAPITATO.Se non è clientelismo questo cerca di spiegarmelo a parole tue...
Ciao Luca.
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Qs. non ha nulla a che vedere con una logica clientelare a meno che hanno cambiato significato al termine.
Piuttosto mi sembra una sorta di revival di 68ttina memoria in cui si facevano esami di gruppo e altre idiozie del genere.
Io non ho vissuto esperienze del genere per mia fortuna. E credo che ciò non debba far parte dell'istruzione... anche se purtroppo oggi noto un calo generale del grado d'istruzione a tutti i livelli, non solo universitario.
Ciò che contesto non è la esperienza da Te vissuta ma il fatto che la generalizzi e la riporti a una vecchia diatriba fra istruzione pubblica e istruzione privata. Qs è sempre solo demagogia ideologica. La realtà è che vi sono buone università sia private che statali e la scelta non è quindi su qs. parametro ma sul corso di studi che si intende seguire e quindi della Sede Universitaria che propone il programma e le strutture migliori. Tu puoi solo dire che la facoltà di ingegneria aerospaziale di Forli ha soddisfatto le Tue attese e che invece la Bocconi le ha deluse, almeno il prof. M, in quanto non mi risulta che la Bocconi sia una specie di feticcio del '68 ed è riconosciuta come un'istituzione universitaria di ottimo livello.
Oltretutto visto che hai cambiato anche radicalmente corso di studi presumo che ci fosse un'insoddisfazione non solo nei confronti della Bocconi (altrimenti avresti continuato il corso di studi semplicemente cambiando sede) ma proprio vs. l'indirizzo scelto.
In parte condivido quanto detto da te,ma come riporta anche Wikipedia
Con il termine clientelismo - o semplicemente clientela - viene per consuetudine indicata la pratica grazie alla quale una persona che non avrebbe alcun titolo per godere di risorse, benefici o posti di prestigio nel panorama politico-sociale, li ottiene attraverso i favori forniti da una o più persone appartenenti ad un gruppo di potere.
A mio avviso il termine clientelismo può benissimo essere usato in questo contesto.
Poi passi pure che io abbia totalmente cambiato indirizzo di studi,ma l'idea di essere reputato "bravo" solo perchè papà pagava la retta da quasi 8000,00 euro l'anno non era un concetto di cui anadassi proprio fiero e contribuì in parte al cambio da un istutuzione privata ad una pubblica.
Cmq resta il fatto che le eccezzioni ci sono ovunque ma la sostanza resta quella.
Cmq sia resta sempre affascinante discutere i propri punti di vista confrontandoli con chi,come nel tuo caso,ha avuto un percorso o delle sensazioni diverse dalle mie.
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Ho studiato in una università pubblica, quella di Macerata, ma se devo essere sincero.... il 90% dei professori era fortemente politicizzato (a sinistra) e mi sono sempre chiesto se fosse un problema di tutte le università pubbliche o solo di Macerata. Io, se potevo, avrei volentieri frequentato una università privata....
Ancora oggi ricordo le lezioni di Roberto Zaccarai, all'epoca presidente Rai (e oggi deputato del PD), che erano dei veri e propri comizi politici anteberlusconiani. In un anno ha sempre e solo parlato di politica e di come era bella e buona la rai. Alla fine diede il voto in base alla frequenza.... I 30 e lode fioccarono (c'era ance il mio) non si sa su quale base.... E questo è solo un esempio... La metà dei professori che avevamo provenivano dalla rai come Sandro Petrone del Tg2, Mastrantonio dei Rainews24 e altri che ora non mi ricordo nemmeno come si chiamano. Ce ne era un altro famoso che se non sbaglio era il regista o qualcosa del genere della soap opera "Un posto al sole", sempre di produzione Rai... insomma escluso qualche corso più tradizionale come economia politica o diritto pubblico, tutto il resto era in mano alla RAI!! -28d#
Sarà che ho studiato scienze della comunicazione... ma se devo essere sincero... la metà degli insegnanti non capivano una mazza!!! All'epoca, fine anni 90, già era uscito da un pezzo windows 98 e a noi insegnavano il dos e un breve accenno di win 3.1... assurdo... e alle lezioni di "teorie e tecniche della comunicazione di massa" internet lo abbiamo visto con il binocolo (all'epoca, per la cronaca, AP esisteva già....).
Boh... non so... io resto con il rimpianto di non aver fatto una grande università se devo essere sincero... Magari oggi è migliorata e meno politicizzata, ma ci credo poco.... Ciao
In parte condivido quanto detto da te,ma come riporta anche Wikipedia
Con il termine clientelismo - o semplicemente clientela - viene per consuetudine indicata la pratica grazie alla quale una persona che non avrebbe alcun titolo per godere di risorse, benefici o posti di prestigio nel panorama politico-sociale, li ottiene attraverso i favori forniti da una o più persone appartenenti ad un gruppo di potere.
A mio avviso il termine clientelismo può benissimo essere usato in questo contesto.
Poi passi pure che io abbia totalmente cambiato indirizzo di studi,ma l'idea di essere reputato "bravo" solo perchè papà pagava la retta da quasi 8000,00 euro l'anno non era un concetto di cui anadassi proprio fiero e contribuì in parte al cambio da un istutuzione privata ad una pubblica.
Cmq resta il fatto che le eccezzioni ci sono ovunque ma la sostanza resta quella.
Cmq sia resta sempre affascinante discutere i propri punti di vista confrontandoli con chi,come nel tuo caso,ha avuto un percorso o delle sensazioni diverse dalle mie.
Una logica clientelare sottintende un rapporto obbligazionario in una relazione diversa da quella principale (es. voto di scambio...etc), nella situazione da te descritta si evince maggiormente una logica perversa in voga in certe menti distorte politicizzate e svilenti il concetto stesso di istruzione.
Il fatto che tu consideri un'università privata solo per il "fatto che papà pagava la retta" e l'esserne fiero o meno non mi sembrano parametri di valutazione della qualità di un 'istituzione scolastica e della preparazione che ne consegue. Sono problemi tuoi personali non dell'istituzione e nemmeno della società. Inoltre non mi risulta che alla bocconi si laureino tutti, in corso con 110 e lode solo perchè pagano la retta.
Poi anche il concetto di normalità/eccezioni è anch'esso molto relativo. Se non sbaglio gli ultimi scandali legati all'acquisto di esami e al pagamento degli stessi anche in natura hanno riguardato università pubbliche. Quale il parametro per valutare la preparazione di uno studente: tangenti e f**a.
Hai cambiato corso di studi prioritariamente perchè volevi passare da una università privata a una pubblica o perchè ti sei accorto che la facoltà da te scelta non collimava coi tuoi interessi o aspettative di studio e professionali? Spero per te che tu l'abbia fatto per la seconda ragione e quindi la prima questione forse non si pone nemmeno in quanto non conosco università private che propongano il corso di studi da te seguito.
Il confronto è utile solo se si abbandonano preconcetti, demagogia, rancori personali etc... Scusami ma dalle tue parole emerge principalmente questo e quindi la discussione diventa sterile.