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Vecchio 21-07-2007, 15:29   #1
wally4192
Protozoo
 
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Riproduzione Colisa Laila

Ciao a tutti, volevo condividere con tutti gli appassionati la nostra esperienza di riproduzione dei Colisa Laila.

Nella vasca, che è da 120l, circa 100 netti, sono presenti:

1 Corydoras Trilineatus
2 Corydoras Sterbai
2 Botia Macrachanta
2 Colisa Chuna
2 Colisa Laisa
1 Otocinclus Affinis
5 Xiphophorus Maculatus
2 Neon Cardinale

Nel contesto dell'acquario ci sono anche le seguenti piante:

Anubias
Anubias nana
Rotala Rotundifolia
Alternanthera Reineckii "rosaefolia"
Bacopa Caroliniana
Vallisneria
Riccia Fluitans


Il tutto per i seguenti valori dell'acqua:

PH: 7-7,5
GH: 13
KH: 4
T: 27 °C
NO2: 0
NO3: 20 max

L'acqua viene ottenuta dalla seguente miscela: 50% osmosi 50% acqua di rubinetto di Roma, quindi abbastanza dura.
Se può essere d'aiuto nelle scelte iniziali come biocondizionatore e batteri uso quelli della Askoll con i quali mi trovo molto bene e quindi li consiglio.

Dopo questo breve intro sulla nostra vasca cominciamo con quel che riguarda la riproduzione del Colisa Lailsa .

Innanzitutto vi rimando ad un link che mi è stato d'aiuto per le prime indicazioni:

http://www.lesotico.it/shop/scheda.php?products_id=506

La passione per questo tipo di pesce ci è venuta semplicemente dopo averlo visto nuotare ed averne potuto apprezzare l'eleganza e la magnifica livrea dai colori estremamente vivi ed accesi.

Consiglio per chi è di Roma e non avesse ancora i pesci, al vivaio San Placido, zona Ardeatina Roma SUD, poco prima del G.R.A. ne hanno di ottima qualità. Noi siamo riusciti a farli riprodurre con la prima coppia presa, indice anche di buona qualità dei pesci.

Per prima cosa ci siamo armati di santa pazienza e siamo riusciti dopo non poca fatica a trovare una discreta porzione di Riccia Fluitans, pianta a mio avviso quasi necessaria per la riproduzione dei Colisa che richiedono generalmente della vegetazione che stia in superficie per poter costruire un solido nido di bolle preposto ad accogliere le uova della femmina.
Molte volte in sostituzione della riccia vengono consigliate piante o foglie galleggianti di altro tipo (piante molto alte che toccano il pelo dell'acqua oppure anche foglie di Geranio, perlomeno così ci è stato consigliato, le foglie di Geranio tuttavia tendono ad ingiallire), che però devono poter essere ben ancorate per evitare il loro vagare nella vasca. Se siete in condizioni ideali vedrete così il vostro piccolo carpentiere "aspirare" un pò d'aria dalla superficie ed espellerla attraverso le branchie in forma di piccole bollicine al disotto di quello che lui considera il giusto terreno per fabbricare il nido.

( Nella fase di accoppiamento il maschio assume una colorazione di un blu più intenso sotto la testa fino alla pinna, inoltre ho notato che anche la femmina presenta una colorazione della pinna anale sull'arancione )

Qui è sorto, almeno per la nostra esperienza, il primo problema. I Colisa sono pesci che prediligono habitat fitti di vegetazione e aventi correnti molto calme o quasi nulle, ciò ha complicato molto, almeno inizialmente, la loro riproduzione nella vasca a causa del moto dell'acqua in superficie, impossibile da eliminare del tutto.
Di fatto abbiamo optato per quella che credo sia la soluzione migliore (da questo punto di vista merito a Barbara!! ), ovvero trasferire la dimora dei due innamorati in una vaschetta più piccola, circa 10 litri nella quale abbiamo riposto ovviamente termoriscaldatore 28-29 °C, termometro per controllare di non superare i 30°C, riccia ed inquilini. A questo punto il gioco è fatto non serve altro che un pò (non tanta) di pazienza per aspettare che Lui costruisca per bene il suo nido.
In questa fase il maschio tende ad avere un comportamento abbastanza aggressivo nei confronti della femmina, in pratica la caccia fino a quando non ha finito, a quel punto è proprio lui che la invita sotto il nido con una serie di "bacetti" o morsetti per i meno fantasiosi e a quel punto se siete fortunati vi troverete nel posto giusto al momento giusto e vedrete una delle danze di accoppiamento più belle, ma questo è difficile da raffigurare a parole
a quel punto lei espellerà le sue uova che contemporaneamente lui feconderà.
Le uova tenderanno naturalmente a salire verso il nido e si schiuderanno dopo 2-3 giorni di cure del maschio.
Appena vedete il primo granello di sabbia con le pinne della vostra vita levate la coppia che a quel punto non gradisce più la presenza dei piccoli e rimetteteli nella vasca dove torneranno volentieri.
Appena vedrete i primi avannotti questi saranno pressoché fermi e quasi tutti in superficie, questo è il periodo, che dura al massimo un giorno e mezzo, in cui i nuovi nati si nutrono di quel che rimane del loro sacco vitellino. Quando questo si esaurirà gli avannotti dovranno essere nutriti per le prime due settimane circa con cibo vivo, noi abbiamo usato delle comode artemie saline, facilmente reperibili in qualunque negozio di acquari e per rapporto impegno/costo(2€ ca.) molto comode (si preparano del tutto in 1 giorno). Tuttavia per fare le cose a regola d'arte occorrerebbe, almeno inizialmente, nutrire gli avannotti con infusori o simili, il che richiede però un minimo di organizzazione a causa del tempo di preparazione della coltura che va da 4 a 7 giorni, tempo che noi non avevamo!
Quando vedrete che la testa degli avannotti è circa due/tre volte quella iniziale potete cominciare a dare ai giovani Colisa del mangime per avannotti in scaglie, micronizzato o finemente triturato.


Questa è stata la nostra esperienza e al momento abbiamo una moltitudine di Colisini che scorrazzano nella vaschetta! Se qualcuno vuole integrare la nostra esperienza per renderla più completa è il benvenuto!

Buon divertimento a tutti!

Wally e Barbara[/img]
wally4192 non è in linea   Rispondi quotando
 

Tag
colisa , laila , riproduzione

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