Un Week end dedicato alla visita dei 2 Maggiori acquari pubblici a noi vicini.
Resoconto:
Genova, definirlo un acquario mi sembra un tantino eccessivo, č una struttura finalizzata esclusivamente alla realizzazione di ingenti somme di denaro.
I Biotipi sono praticamente inesistenti, i sistemi di filtraggio sono obsoleti e ineficenti, i biologi assolutamente impreparati.
Parlare di biotopi č impossibile, tutte le strutture delle barriere coralline sono realizzate in rete di ferro, ricoperta da un sottile strato di cemento, e verniciato, il tutto , nell'arco di qualche anno si č logorato, facendo emergere in parte la rete metallica, con conseguente inquinamento delle vasche , ricoperte da alghe filamentose e cianobatteri, la vita per qualsiasi invertebrato risulta di conseguenza assolutamente impossibile, i pesci non se la passano tanto meglio, il filtraggio č affidato a degli enormi filtroni a sabbia (per intenderci quelli che si usano per le piscine) caricati con sabbia di diversa granulometria, che a detta del biologo ha funzione di filtro meccanico, e forse in parte č vero, resta di fatto che diventano enormi filtri biologici, la sabbia con cui sono caricati , non č sabbia corallina , ma sabbia normale, con conseguente intrusione di metalli spesso dannosi.
Passata la fase di "pre filtraggio" un enorme filtro percolatore abbatte i nitriti (presenti in misura considerevole), lasciando come residuo dei simpaticissimi nitrati, che si aggirano solo (quando sono al minimo) all'insignificante dosaggio di 50
![80](http://www.acquariofilia.biz/images/smilies/80.gif)
mg litro (parole del biologo)
La fase finale del filtraggio č affidato a degli schiumatoi enormi, ma assolutamente non tarati, infatti non schiumano per niente!
Oltretutto, per mantenere i Nitrati a questi "accettabilissimi" valori sono costretti a fare un cambio settimanale del 30% dell'acqua di tutti gli acquari, prelevando a 3 miglia dalla costa l'acqua per le vasche con una barca -cisterna.
L'acqua viene stivata e messa nelle vasche cambiando la temperatura a seconda se si tratta di vasche mediterranee o tropicali, solo la temperatura!!! Densitą e oligoelementi rimangono gli stessi per tutti!!!
Per fare ancora pił soldi si sono sbizarriti a fare anche delle "vasche tattili" dove chiunque puņ affondare le dita lerce di ketchup sapone e qunt'altro nell'acqua delle razze e delle aquile di mare, la cosa č disgustosa, tenendo in considerazione che solo nel primo mese di apertura hanno avuto 15 decessi!!!!
La biologa con molta enfasi inoltre ci teneva a dire che i loro " studiosi" stanno facendo delle ricerche sulla riproduzione per talea dei coralli duri, e che sono molto vicini a riuscirci -05 sono rimasto affascinato da questa incredibile scoperta, e quando mi ha fatto vedere un catino con una manciata di rocce vive (forse..) dicendo che erano i coralli che stavano cercando di riprodurre......non ho pił resistito e le sono scoppiato in faccia a ridere, dicendole che quelle erano rocce e non coralli e che io facevo talee gią da circa 4 anni con successo, avendo una crescita di 4 cm al mese, e che ero riuscito anche a riprodurre una goniopora per via sessuale (parole sprecate, non sapeva cos'era una goniopora...)
In sintesi L'acquario di Genova č un abominio dell'aviditą umana che per arricchirsi č disposta a tutto.
Discorso diverso merita l'acquario di Montecarlo, anche se povero di coralli e di invertebrati, ma quelli che cerano godevano di ottima salute e buona crescita, inoltre tutte le vasche erano mediamente ben tenute, il filtraggio č affidato al metodo berlinese e Jubert, pesci in ottima salute, e tutte le vasche contenevano invertebrati e caulerpa, poche ciano, e buon rapporto acqua luce e movimento.
gli acquari mediterranei funzionano a circuito aperto pescando l'acqua direttamente dal mare, mentre il tropicale č affidato a circuiti chiusi.
Un elogio anche per la parte scentifica del museo, si respira vera aria di sapere, di studio, di ricerca.
La speculazione č finalizzata esclusivamente al mantenimento di un cosģ importante contributo alla ricerca.
Merita sicuramente una visita.
Spero che questo articolo dissuada chiunque voglia recarsi all'acquario di Genova, magari privilegiando una visita a quello di Montecarlo