Ciao Sandro,
può anche essere, ma il consumo a regime di una pompa non è il solo parametro da considerare.
Sarebbe da fare un post che titola: "perchè i galleggianti si incollano", ma non ho la pazienza sufficiente.
Riassumo qui: una pompa è sostanzialmente un motore elettrico. Con il magnete sul rotore, ma sempre un motore è. Questo implica che il carico collegato al galleggiante è un carico induttivo (una bobina). I carichi induttivi hanno una brutta abitudine: generano una tensione che si oppone alla corrente che li attraversa, e il valore di questa tensione non dipende dalla corrente, ma dalla velocità con cui varia la stessa. Questo implica che ogni volta che do corrente o tolgo corrente a un motore, si genere un picco molto elevato di tensione. Picco che può arrivare a migliaia di volt. Certo, è un picco istantaneo di infinitesima durata, ma è sufficiente a generare una scintilla là dove il circuito si apre e chiude.
Nel nostro caso questo punto è il galleggiante, che ha un contatto formato da una piccola lamella mossa dal magnete. Questa si incolla come ridere.
Quindi il consumo a regime della pompa centra fino ad un certo punto. Dovremmo conoscerne l'induttanza per fare un conto, ma questa non mi risulta sia tra i dati di targa. Questo spiega da solo perchè alcuni non hanno mai problemi, mentre altri si e in continuazione.
I dati forniti da costruttore si basano su un carico prettamente resitivo. Ma i carichi resistivi sono carichi buoni, che non danno mai problemi. I galleggienti sono fatti per andare a comandare una logica, che poi, attraverso un circuito di potenza, pilota la pompa. Non a comandare una pompa direttamente.
Questo ovviamente è il mio pensiero.
Per quel che riguarda l'utilizzo del relè, certamente questo riduce di molto il problema. Ma ricordate che anche il relè è una bobina, e quindi ha lo stesso comportamento della pompa.
L'unica soluzione definitiva, secondo me, è quella di mettere in parallelo alla pompa un componente che prende il nome di spegni-arco o varistore (tipo il codice rs 289

48). Questi componenti si occupano proprio, in caso di sovratensione, di limitarla, scaricando l'energia su loro stessi, e impedendo la formazione dell'arco. Ovviamente la soluzione è da provare per valutarne l'efficacia definitiva.
Spero di essere stato esauriente.
Saluti
Luca
P.S. Dimenticavo. Sandro, l'osmoregolatore dei tuoi sogno sta prendendo forma. Microcontrollato, lowcost, con galleggianti e/o PTC e senza relè. Devo mettere in acido lo stampato e vedere se funziona.