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Originariamente inviata da gc71
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Con le ultime Norme Tecniche per le Costruzioni del 2008 NON esiste una zona non sismica in Italia, tutte le costruzioni devono essere progettate con criteri sismici che però, ovviamente, variano in gravosità rispetto alla probabilità che un evevento di una determinata entità si verifichi.
Ciao
Gabriele
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Tutta l'Italia è mappata e divisa in 4 zone di sismicità (1 alta ..... 4 bassa) tutte le costruzioni "nuove" devano essere calcolate in base alla normativa vigente al momento della loro costruzione. L'ultima norma è il DM del 14 Gennaio 2008, prima c'è stata L'ordinanza del 2005 e prima ancora il DM del 1996. Diciamo che prima del 1996 si costruiva con una norma molto generosa che si rimetteva più che altro al buon senso dei Progettisti e costruttori.
Anche gli interventi sugli edifici esistenti devano essere previsti in base alla direttiva vigente al momento dell'intervento. In base all'invasività dell'intervento sulla struttura originaria gli interventi su fabbricati esistenti si dividano (secondo il DM del 2008) in Adeguamento sismico dell'intero fabbricato, Miglioramento sismico dell'intero fabbricato ed Intervento Locale o di riparazione (per piccoli interventi localizzati).
Per i fabbricati vecchi su cui non sono mai stati fatti interventi non c'è obbligo di aggiornamento strutturale ne di verifiche secondo le normative recenti con esclusione di quelli pubblici o sensibili (ospedali, caserme etc). Questo perchè i fabbricati "vecchi" non risulterebbero a norma e quindi non sarebbero utilizzabili.
Questa è la legge, ovviamente viene talvolta disattesa per carenze della pubblica amministrazione (per esempio la Sardegna pur essendo classe 4 non ha ancora dei parametri sismici mappanti puntualmente) o per errori/ruberie da parte di costruttori e progettisti ma nel 99% dei casi è rispettata.
Vi faccio un esempio assurdo: a causa del sisma è stata chiusa la Sapienza di Pisa :#O cioè la sede di un'università a 300 km dal sisma ... c'è voluto un sisma per decidersi a fare dei controlli in una delle sedi universitarie più antiche d'Europa -28d#
Nelle prossime settimane, scosse permettendo, si dovrebbe partire con L'Università di Pisa per le zone interessate ed iniziare la valutazione dei fabbricati ... per ora posso solo esservi vicino per tutto quello che state passando, un abbraccio Federico