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fappio, se non ricordo male redox che aumenta = ambiente riducente...ma col redox non ho confidenza ,mai capito...lo misuro ma per me è cispadano..però se penso al ph hai ragione.
comunque i batteri i formano delle zone nel biofilm con assenza di ossigeno molecolare e presenza di nitrati dove possono denitrificare formando proprio delle bolle di azoto,questa è una cosa che ho letto da esperimenti che fanno nelle acque reflue,domani se lo trovo te lo incollo
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"The coral itself has more energy for growth because the reduced zooxanthellae density requires less energy."
se non ricordo male redox che aumenta = ambiente riducente
no ... redox che aumenta, ambiente ossidante ....
Quote:
,mai capito...lo misuro ma per me è cispadano
infatti , serve a ben poco, fondamentalemte il potenziale redox è influenzato da tutto ... si, se trovi qualcosa , posta..... di solito , per quel che ne so io non si formano bolle di azoto, nemmeno nei denitratori ... generalmente per biofilm , si intende lo stato di batteri aerobici
Non ricordo...day e week li utlizzavo nella vecchia vasca
A dicembre la vasca girava bene...poi chissà perchè ho deciso di fare 7 cambi da 50 litri in una decina di giorni (zucchen mi diceva"...se la vasca va bene che cambi a fa'"...aveva ragione rocco )
sarà che la vasca era tirata, saranno stati i cambi...ma ho avuto un invasione di questi ciano per 4 lunghi mesi...erano pure sugli animali -04 -04
fappio, ti faccio un copia incolla...
sti batteri sono imprevedibili.anche gli autotrofi denitrificano..
3) PROCESSI “NON CONVENZIONALI” DI RIMOZIONE DELL’AZOTO
3.1 Denitrificazione mediante nitrificanti autotrofi
I batteri nitrificanti autotrofi possono produrre significative quantita’ di N2O, NO e N2.
Nelle cellule di questi batteri, la riduzione del nitrito a N2O puo’ essere associata all’ossidazione dell’idrossilammina a nitrito in condizioni microaerobie. Bock et al. hanno studiato la denitrificazione del nitrito da parte dei batteri Nitrosomonas europea con ammonio o idrogeno come donatori di elettroni. Questi ed altri studi hanno mostrato che i nitrificanti autotrofi possono essere responsabili di una serie di trasformazioni dell’azoto, normalmente non considerate nei processi di trattamento delle acque reflue.
3.2 Nitrificazione eterotrofa
L’ossidazione dello ione ammonio da parte degli organismi eterotrofi e’ termodinamicamente sfavorita ( ∆G > 0 ) al contrario della nitrificazione autotrofa.
La nitrificazione agisce come fonte di elettroni in questi organismi, il cui vantaggio e’costituito dall’aumento del tasso di crescita dovuto all’uso simultaneo di ossigeno e nitrati come accettori di elettroni.
3.3 Denitrificazione aerobica
Il termine denitrificazione aerobica viene usato in due diversi contesti: in alcuni casi si fa riferimento ai microrganismi che denitrificano mentre utilizzano ossigeno, in altri casi si fa riferimento alla denitrificazione in un reattore aerato. Nel secondo caso spesso si ha denitrificazione convenzionale, resa possibile dalle resistenze diffusive all’interno dei fiocchi o del biofilm e dalla non uniforme miscelazione all’interno del reattore.
Fiocchi di dimensioni di 0,15 mm possono essere gia’ sufficientemente spessi da permettere la denitrificazione in processi tradizionali a fanghi atttivi; lo stesso vale per spessori del biofilm maggiori di 0,1 mm. Un possibile ruolo per la denitrificazione aerobica rimane nei processi a fanghi attivi: in condizioni di limitazione di ossigeno le cellule possono avere un maggior tasso di crescita se utilizzano contemporaneamente ossigeno e nitrati.
3.4 Denitrificazione autotrofa
Processo in condizioni anaerobiche nel quale l’azoto ammoniacale viene trasformato in azoto gassoso N2 utilizzando i nitrati come accettori di elettroni. Il processo, noto come ANAMMOX ( ANaerobic AMMonium OXidation ), e’ autotrofo e quindi non necessita di aggiunta di carbonio organico per la denitrificazione.
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"The coral itself has more energy for growth because the reduced zooxanthellae density requires less energy."