Interessante discussione anche qui
http://www.acquariofilia.biz/viewtopic.php?t=131937
Personalmente tra i metodi naturali ho provato con successo un gruppetto numeroso di Lysmata wurdemanni, positivo risultato interrotto dall'attenzione di Calloplesiops altivelis, che ha ringraziato. I wurdemanni messi alle strette se li mangiano.
Poichè prediligo evitare metodi chimici, sono alla ricerca di Acreyctis tomentosus.
I nudibranchi Berghia sicuramente efficaci, sono facilmente predati dai pesci o finiscono filtrati. Ammeso che compiano il lavoro come detto, sono destinati a scomparire definitivamente, cosa che non accadrebbe poi con le aiptasie.
Bisognerebbe avere una vasca a parte con Berghia riproduttori, alimentati ad aiptasie, la cui prole finisce nella vasca col problema. Ma tutto ciò comporta un lavoraccio, ammenoche uno non voglia sperimentare...
Ho provato con buoni risultati soluzione di calcio. Tutto stà nel preparare il liquido ogni volta e misuare i valori di calcio in seguito nella vasca.
Meno efficace, una semplice iniezione di acqua bollente. Cmq in certi casi basta ripetere. Provato.
Con i due ultimi metodi empirici mi ero proposto di tenere sotto controllo la popolazione di aiptasie, continuando una lotta efficace ma senza tregua.
Così per ora mi sono adeguato con ottimi finali e senza negative ripercussioni a "Elimi-Aiptas" della Tropic Marin. Un preparato che se applicato correttamente, funziona al 100%. Però adesso cerco di fare tabula rasa di aiptasie, anche se a dire il vero la vasca non soffre di una infestazione.
Accanendomi 1-2 volte la settimana, con una/due applicazioni di dosaggio contenute nell'apposita siringa, dando precedenza alle anemoni di vetro più grosse o più vicine agli altri coralli, sono riuscito a debellarle quasi completamente. L'unica limitazione è la misura dell'ago, che non permette una facile manovra con le aiptasie molto piccole.
Facile, pratico e senza controindicazioni.