Sarà che per me le religioni sono tutte uguali, ma non riesco a dargli troppa importanza in episodi come questi... prendi il caso della ragazza uccisa dal padre l'altro giorno: sicuramente lui è stato mosso da motivi religiosi, ma la verità alla base di tutto è che è un cretino. A quel punto la religione diventa un accessorio, avrebbe potuto farlo per qualsiasi ragione.
D'altra parte l'archetipo del kamikaze è il giapponese sull'aereo che si lancia contro la nave nemica, eppure nessuno ha fatto una battaglia ideologica contro lo scintoismo... ripeto, se uno è fesso (o motivatissimo, ruotando il punto di vista) rimane fesso.
La manovalanza, come dici tu, in casi del genere è l'ultima ruota, da una parte e dall'altra; i nostri non hanno deciso autonomamente di trovarsi lì, i loro non hanno deciso autonomamente di trovarsi in quella situazione.
Purtroppo si perdono vite umane, l'unico tragico risultato è questo.
Marco
p.s. tornando al post di prima:
http://it.peacereporter.net/conflitti/9/1