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ma a patto che il red spot non abbia origini nella quale vive in condizioni di ph 8 converrai con me che in quella vasca vivrebbe meglio a ph piu basso....
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Non sono i nostri pesci che devono adeguarsi a noi...ma NOI a loro!! www.acquariofiliapugliese.it -28
Ciao a tutte e due,
sono rientrato solo adesso e perciò rispondo ora.
Io penso che in natura i valori sian in continua evoluzione e quelli riportati dai vari autori sono quelli presi in un preciso giorno ad una data ora con una precisa temperatura.Poi in un altro giorno i valori sono diversi.comunque puoi fare una prova da te se hai vicino un lago o un fiume,prova a misurare il Ph in diversi periodi dell'anno e troverai valori anche molto diversi eppure i pesci ci vivono bene lo stesso.
Anche l'eschimese portato in Africa soffre,ma ricreagli il suo ambiente e anche lui può star bene.
è proprio questo il punto:come fai a ricreare l'ambiente di un eschimese in africa?
inoltre i meccanismi che ci sono in natura non è che siano proprio quelli da te descritti
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secondo me un eschimese sopravvive in africa...idem il viceversa...
ossia ci vivono male...
con meccanismi intendo che gli sbalzi di valori che avvengono in natura sono piu complessi di quelli che avvengono nel nostro acquario quindi sono compensati da altri fattori che nel nostro acquario non siamo in grado di ricreare...
ossia se c'è uno sbalzo di ph non credo che questa sia una cosa isolata ma credo che sia affiancata per esempio alla variazione di un altro fattore che aiuta i pesci a superare questo momento di sbalzo
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Ciao,
non riesco a trovare niente di scritto sui red point,ma penso che possa andar bene anche la descrizione di un altro apisto.ho trovato notizie sull'apisto linkei su un libro scritto da due signori tedeschi,Linke e Staeck,che hanno studiato per qualche anno, sul posto,gli apisto.I due tizi hanno trovato il linkei in due località diverse, a distanza di cinque giorni uno dall'altro, una con Ph 7,8 e l'altra con Ph 6,6.
Secondo te quali sono i valori ideali per farli vivere?
be bisogna vedere se per gli apistogramma trovati in zone diverse vale una sorta di differenziazione biologica...ossia se un apistogramma che vive a ph 7.8 ha delle differenze fisico chimiche rispetto a quelli che sono trovati a ph 6.6...e quindi se il loro pattern genetico sia identico o diverso...
nella prima ipotesi allora è una specie che si adatta ad entrambi i valori...nel secondo caso allora bisogna vedere un po la provenienza degli ipotetici linkei che si acquistano..
il discorso è complicato tuttavia potresti fare una prova:
tienili a ph 6.5 e durezza bassa(arrivando lentamente a tali valori) e vedi se ci sono differenze nei colori o nei comportamenti...
ripeto che la riproduzione il piu delle volte non è indice di benessere...
un amico ha riprodotto scalari in 70 litri con guppy pesci rossy platy cardinali e quant'altro
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Certamente si dovrebbe provare,ma come fai a stabilire che un certo tipo di apisto deve stare ad un certo valore.
leggevo in un altro topic che consigliavano l'allevamento dei cacuatoides in acqua acida,mentre sul libro che ti citavo prima le analisi davano il valore Ph 7,6.
L'unica cosa che trovo quasi sempre stabile è la temperatura tra 25° e 27° ela presenza di nitriti inferiore a 0,1
Ciao,
il libro si intitola " I ciclidi nani" è la traduzione italiana di un libro tedesco del 1992.
Ma il fatto che sia vecchio o recente non ha importanza perchè è il resoconto dettagliato del ritrovamento in natura con indicazione della località molto dettagliate,indicazione del giorno dell'ora di cattura della temperatura,della conducibilità e di tutto il resto dei valori riscontrabili,addirittura delle condizioni del tempo