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Vecchio 24-11-2008, 10:10   #11
Paolo Piccinelli
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Nuno81, innanzitutto benvenuto sul forum di AP

Il tuo messaggio mi fa pensare che tu ti stia appoggiando un pò acriticamente alle informazioni lette in giro... mi spiego:

In un 60 litri un fondo come quello che descrivi è inutile e anche dannoso... con le piante che vuoi inserire dovrai pasticciare molto e il rischio che le sostanze fertili finiscano nella colonna d'acqua è forte, con tutte le conseguenze del caso (ALGHE!!!)
Per esperienza diretta, la torba in granuli tende a venire a galla se non c'è sopra uno strato di almeno 5 cm di inerte... etc.

Io farei 2 cm di deponit mix o di altro terriccio fertile (ottimo il JBL aqua basis plus) e sopra 5 cm di ghiaietto di quarzo a grana medio-fine (2-3mm)... dopo aver provato diverse configurazioni è ancora il meglio

Per le piante, scegli 5-6 essenze che ti piacciono includendo almeno un paio di varietà a crescita veloce e variando l'aspetto (due a stelo, due a cespuglio, due da prato... per esempio).
Mettere 15 specie diverse in 60 litri è controproducente e innaturale... molto meglio avere delle "macchie" composte da più fuasti della stessa specie.

Infine (ma questo è gusto personale) alle pietre preferisco di gran lunga i legni... se ci fissi sopra la riccia o il muschio di giava sono splendidi
__________________
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Vecchio 24-11-2008, 10:10   #12
Paolo Piccinelli
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Nuno81, innanzitutto benvenuto sul forum di AP

Il tuo messaggio mi fa pensare che tu ti stia appoggiando un pò acriticamente alle informazioni lette in giro... mi spiego:

In un 60 litri un fondo come quello che descrivi è inutile e anche dannoso... con le piante che vuoi inserire dovrai pasticciare molto e il rischio che le sostanze fertili finiscano nella colonna d'acqua è forte, con tutte le conseguenze del caso (ALGHE!!!)
Per esperienza diretta, la torba in granuli tende a venire a galla se non c'è sopra uno strato di almeno 5 cm di inerte... etc.

Io farei 2 cm di deponit mix o di altro terriccio fertile (ottimo il JBL aqua basis plus) e sopra 5 cm di ghiaietto di quarzo a grana medio-fine (2-3mm)... dopo aver provato diverse configurazioni è ancora il meglio

Per le piante, scegli 5-6 essenze che ti piacciono includendo almeno un paio di varietà a crescita veloce e variando l'aspetto (due a stelo, due a cespuglio, due da prato... per esempio).
Mettere 15 specie diverse in 60 litri è controproducente e innaturale... molto meglio avere delle "macchie" composte da più fuasti della stessa specie.

Infine (ma questo è gusto personale) alle pietre preferisco di gran lunga i legni... se ci fissi sopra la riccia o il muschio di giava sono splendidi
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Vecchio 24-11-2008, 20:55   #13
Nuno81
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Allora niente Akadama e Pomice (oltre naturalmente alla Torba) e solo Depoint Mix (mi è di facile reperibilità) e ghiaia?
Per le piante si, avrei scelto una Cryptocoryne Beketti/Willisii, una Limnophila Aquatica/Indica/Aromatica, l'Igrophila Polisperma, la Rotala Macranda (ce la farà?), la Vallisneria Spiralis, e per il pratino o la Riccia Fluitans (come faccio a tenerla a terra?) o la Criptocoryne Parva o la Utricularia Graminifolia.
Per quel che riguarda l'illuminazione, per fare un'acquario di piante basteranno 30W con i riflettori? Per potenziarla ulteriormente devo smontare del tutto il coperchio e forarlo un pò tutto...
A dire il vero avevo già un pò paura a predisporre un fondo troppo carico con poca illuminazione...
Qualche altra opinione? Mi piace questa fase di progettazione
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Vecchio 24-11-2008, 20:55   #14
Nuno81
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Allora niente Akadama e Pomice (oltre naturalmente alla Torba) e solo Depoint Mix (mi è di facile reperibilità) e ghiaia?
Per le piante si, avrei scelto una Cryptocoryne Beketti/Willisii, una Limnophila Aquatica/Indica/Aromatica, l'Igrophila Polisperma, la Rotala Macranda (ce la farà?), la Vallisneria Spiralis, e per il pratino o la Riccia Fluitans (come faccio a tenerla a terra?) o la Criptocoryne Parva o la Utricularia Graminifolia.
Per quel che riguarda l'illuminazione, per fare un'acquario di piante basteranno 30W con i riflettori? Per potenziarla ulteriormente devo smontare del tutto il coperchio e forarlo un pò tutto...
A dire il vero avevo già un pò paura a predisporre un fondo troppo carico con poca illuminazione...
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Vecchio 25-11-2008, 09:05   #15
Paolo Piccinelli
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Nuno81, la riccia te la sconsiglio perchè non emette radici... la devi fissare meccaniczamente al fondo con spago o altro.

Io userei altre pianticelle basse come l'eleocharis parvula o la marsilea hirsuta... meno esigenti in fatto di luce e semplici da piantare nel substrato.

30w in 60 litri netti per me sono sufficienti per le piante che hai elencato, tranne la rotala che è più esigente.
Al suo posto guarda la ludwigia glandulosa red...

Quote:
Mi piace questa fase di progettazione
Progettazione e allestimento per me sono la parte migliore... usi fantasia e creatività

Per aumentare l'illuminazione sei sempre a tempo, quando vedrai le piante crescere non ti dispiacerà più sforacchiare il tuo coperchio!!
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Vecchio 25-11-2008, 09:05   #16
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Nuno81, la riccia te la sconsiglio perchè non emette radici... la devi fissare meccaniczamente al fondo con spago o altro.

Io userei altre pianticelle basse come l'eleocharis parvula o la marsilea hirsuta... meno esigenti in fatto di luce e semplici da piantare nel substrato.

30w in 60 litri netti per me sono sufficienti per le piante che hai elencato, tranne la rotala che è più esigente.
Al suo posto guarda la ludwigia glandulosa red...

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Vecchio 26-11-2008, 18:59   #17
Nuno81
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Grazie a tutti per le risposte e per la fatica fatta per leggere tutto il poema, ma non è finita
Mi sarei orientato, seguendo i vostri consigli, ad un fondo sui 7 cm. con il cavetto riscaldante, che già possedevo, 2 cm. di Depoint Mix, che comprerò dal mio negoziante insieme ai sovrastanti 5 cm. di Ghiaia della Aquaristica Pronto AQ Sri Lanka di 2-3mm marroncina, che dovrebbe ricreare il fondale di uno stagno, o fiume dal corso lento, Thailandese (Sud-Est Asiatico), di cui mi sono documentato di foto sulla rete.
Però Allora tutti questi fondi citati nelle varie guide???
Quote:
Guida all'acquario d'acqua dolce di Waterwolf
In una vasca dedicata alle piante la composizione e struttura del fondo è di importanza assoluta. Questo deve avere i nutrienti fondamentali per le piante, li deve rilasciare più gradualmente e a lungo possibile e, inoltre, non deve consentire all’acqua di entrare in contatto con i nutrienti stessi. Ogni fondo che abbia la pretesa di vedere prosperare bene le nostre piante dovrà avere un'altezza minima di 6 cm. e massima di 12, secondo la consistenza. Un'altezza di 10 cm è ottimale. E ancora, il fondo non deve mai essere troppo compatto, perché potrebbero crearsi deleteri processi di putrefazione per assenza d’ossigeno. Vasca di 30l:
Fondo A
dall’ alto in basso:
1) Ghiaino o sabbia, sia scuri che chiari. (3 cm)
2) Pietra pomice o pozzolana (2 cm)
3) Carbonati utili per tamponare il PH e carbone attivo (pochissimo)
4) torba non trattata che sia naturalmente acida (2-3 cm)
5) fertilizzante Osmocote (fertilizzante per agrumi a lenta cessione, circa 9 mesi. la dose consigliata è di circa 30 gr. ogni 100 litri netti di acqua. E’ molto potente e il suo uso deve essere ridottissimo. Sconsigliato a chi non ha molta esperienza).
Fondo B
dall'alto in basso:
1) Ghiaino o sabbia (max 2 cm)
2) Akadama (per Bonsai) (3 cm)
3) Pozzolana o pietra pomice (3 cm)
4) Una manciata di torba
5) Carbone attivo (mezzo cucchiaino)
Fondo C
dall'alto in basso:
1) Sabbia scura o chiara (5 cm)
2) ADA power sand special (PSS), (3 cm
3) Pietra pomice (pozzolana) (3 cm)

La gestione naturale dell'acquario piantumato di acqua dolce di Paolo Piccinelli
La composizione del fondo vasca va accuratamente scelta in modo da offrire un buon substrato per la penetrazione e l’insediamento dell’apparato radicale delle piante e un ambiente adatto alla colonizzazione batterica. In particolare dobbiamo assicurarci una sufficiente ossigenazione degli strati più profondi, in modo da evitare i pericolosi fenomeni di anossia. L’anossia è pericolosa sotto due punti di vista, porta cioè al marciume radicale ed all’insediamento di ceppi batterici anaerobici che producono gas pericolosi, in particolare alcuni composti di zolfo tossici per piante e pesci. La necessaria permeabilità del fondo ai gas disciolti si ottiene lavorando sulla granulometria e la stratigrafia, cioè prevedendo un primo strato a grana più grossolana (pezzatura 8-10 mm, profondità 3-4 cm) ed uno strato superficiale a grana più fine (dai 2 ai 6 mm, profondità 4-7 cm) di diversa composizione; nello strato profondo solitamente si prevede l’aggiunta di composti fertilizzanti a lenta cessione, che non devono in alcun modo affiorare in superficie, mentre lo strato a contatto con l’acqua deve essere per quanto possibile chimicamente inerte. Una soluzione interessante, poco costosa e molto adatta allo scopo è quella formata da uno strato profondo composto da lapillo vulcanico da giardinaggio a grana media (8-10 mm) mescolato con terriccio fertilizzato finissimo, il tutto ricoperto con ghiaietto di quarzo di colore scuto a grana 3-5 mm. Mescolando le particelle fertilizzate più fini con il lapillo si evita che col tempo la ghiaia soprastante si vada ad infilare fra gli interstizi facendo emergere i granuli sottostanti e si riesce a mantenere stabile la stratigrafia. Il lapillo vulcanico inoltre ha due caratteristiche peculiari che lo rendono materiale perfetto per il compito che deve svolgere:
è ricco di elementi minerali utili alle piante e li cede molto lentamente, supplendo in tempi lunghi (molti mesi) alla perdita di efficacia del terriccio fertile (che solitamente si esaurisce in 6-9 mesi)
è estremamente poroso (quindi anche leggero) e fornisce un substrato perfetto per l’insediamento delle radici e dei ceppi batterici nitrificanti (aerobici) e denitrificanti (anaerobici) tanto utili al completamento del ciclo dell’azoto nelle nostre vasche
Il ghiaietto di quarzo è invece il perfetto materiale inerte poichè è eterno, riutilizzabile più volte e non rilascia alcuna sostanza che altera la chimica dell’acqua; si preferisce in colori scuri perchè alla lunga i ciottoli superficiali inevitabilmente si ricoprono di un film batterico e/o di alghe che li sporcano rovinando l’estetica dei colori chiari.
Guida all'acquario d'acqua dolce di Waterwolf
L’akadama, la pozzolana e anche la torba (ma il discorso vale per tutti i materiali da fondo) andrannolavate a lungo sistemandole in un secchio colmo d’acqua, sciacquando il materiale energicamente e sostituendo l’acqua finché non diventa completamente limpida.La prima cosa da fare sarà posizionare l’akadama tutto intorno ai bordi dell'acquario, in modo che facciada contorno al materiale che deve rimanere all'interno del fondo, nascosto.All'interno, giusto sopra il vetro, spargeremo poi la torba e il carbone attivo.Sopra questo straterello disporremo l’altra akadama a coprire il tutto. Per avere un maggior senso diprofondità si potrà lasciare la parte posteriore del substrato più alta di quella anteriore.Ricordiamoci inoltre che rocce o legni particolarmente voluminosi andranno messi direttamente acontatto col vetro e non infossati nella akadama; questo per evitare crolli.
Come ti allestisco un miniacquario - Guida passo passo di Patrick Gentile
Vasca 27l.Iniziamo con il pulire bene l'interno della vasca, con un acidificante tipo Ph-Minus, poi versiamo un cucchiaino da café di Osmocote® sul fondo, subito sopra ho steso l'intera confezione di pomice bruna, sopra ad essa l'Akadama per uno spessore di circa 6-7cm, per ultimo la sabbia di fiume (a piacere).
Fondo fertile con Akadama di Giovanni AlbergoniIl fondo che avevo allestito all'inizio era costituito da un substrato di ghiaietto di quarzo quasi bianco sotto il quale erano posizionati pochi centimetri di argilla (?) fertilizzata della Wave, per un'altezza totale del fondo di circa 5 cm.
Il tutto ha funzionato abbastanza bene per i primi mesi, probabilmente anche perchè ho iniziato con piante semplici e a crescita rapida; poi ho provato a far crescere piante più difficili, come per esempio un'Althernantera Reineckii rossa, senza successo (nel giro di un mese è praticamente scomparsa dall'acquario).
Ho provato di tutto: aumentato l'illuminazione, aggiunto CO2, fertilizzato "pesantemente" con il PMDD le cose sono senz'altro migliorate, ma fino ad un certo punto.
In queste condizioni le piante crescono sì belle e grandi, ma senza apparato radicale! Semplicemente si riempiono di radici d'acqua e la parte interrata piano piano si atrofizza e marcisce.
Alla fine mi sono deciso e, preso il coraggio a quattro mani, ho rifatto completamente la vasca secondo le indicazioni del grande Walter Peris. Il nuovo fondo è realizzato (dall'alto in basso) come segue:
1) Akadama fine
Il cuore dell'idea è utilizzare, come substrato (strato superficiale) dell'Akadama, che è un terriccio giapponese utilizzato normalmente per la coltivazione dei Bonsai, per le sue caratteristiche di leggerezza e porosità.
Lo strato superficiale di pochi centimetri (2-3 cm) è costituito da Akadama fine, che ha le dimensioni di un normale ghiaietto 83-4 mm.) ma è molto più leggero e poroso. L'utilizzo di Akadama di grana fine permette di ottenere un bellissimo effetto "terroso" dell'acquario.
2) Akadama grosso
Il secondo strato (3-4 cm) dall'alto è composto da Akadama grosso, che si presenta sotto forma di "ciottoli" di terreno compatto del diametro di 10 mm. La pezzatura più grossa mi permette di avere una migliore circolazione d'acqua e di ossigeno, in modo da evitare zone anossiche, prive cioè di ossigeno, che possono portare alla putrefazione del fondo.
3) Pozzolana
Lo strato successivo è composto da pozzolana (2-3 cm); questo è un tipo di pietra vulcanica, molto ricca di micronutrienti. Si presenta sotto forma di "ciottoli" con granulometria compresa tra i 5 e i 15 mm. La pozzolana la trovate sciolta (a peso) nei vari vivai e centri verdi della vostra zona.
4) Torba & Osmocote
Sul fondo dell'acquario, a diretto contatto del vetro inferiore, ho posizionato uno strato leggerissimo di torba in granuli (quella normalmente utilizzata in acquariologia) e Osmocote. La torba è utilizzata in questo allestimento non come materiale filtrante ma come fertilizzante a lunga azione; infatti i nutrienti in essa contenuti vengono rilasciati a poco a poco durante i primi mesi, in modo da dare nutrimento alle piante finchè il fondo non diventa fertile grazie all'opera dei pesci. L'Osmocote è un potentissimo fertilizzante utilizzato normalmente in giardinaggio: anche questo, posizionato sul fondo dell'acquario sotto la Pozzolana e l'Akadama rilascia i componenti attivi nell'arco di parecchi mesi. Non esagerate con l'uso, in quanto contiene fosfato, che non deve essere mai presente in quantità elevata in acquario.
Ilmateriale di fondo di Davide Mosca
Come materiale di fondo, al posto del classico ghiaietto, utilizzo la sabbia fina del fiume Po' (sabbia per intonaci) facilmente reperibile in comodi sacchetti da 20 Kg. nelle rivendite di materiale edilizio...
Dopo l'acquisto versare la quantità necessaria per creare uno strato di 4-6 cm nella vostra vasca. A questo punto mi chiederete, perché la sabbia???....La sabbia a mio avviso è un ottimo materiale di fondo per le vasche in generale e di seguito vi enuncio i pregi "molti" e i difetti della sabbia:
PREGI
* I minuscoli granelli creano un letto superficiale uniforme, in grado di impedire ai rifiuti organici (feci, avanzi di cibo, parti di piante ecc...) di insinuarsi al suo interno come succede per il ghiaietto, facilitandone così l'asportazione meccanica e la successiva metabolizzazione da parte dei batteri nel filtro, evitandovi le faticose pulizie del fondo che periodicamente vanno fatte al ghiaietto.
* Effetto scenico assicurato, provare per credere...e se proprio siete drogati di ghiaietto, mischiatelo con la sabbia ne otterrete una mescolanza particolarmente gradevole alla vista.
* I ciclidi ospiti delle mie vasche e tutti gli altri ospiti provvisti di delicati barbigli (loricaridi, pimelodus ecc..) mi sono stati infinitamente grati per aver usato la sabbia ...ripagandomi del piacere con lo spettacolo di vederli infilare la bocca nella sabbia e sputare una fontanella di scintillanti granellini dalle branchie .....Il ghiaietto impedisce una corratta setacciatura del materiale di fondo da parte dei pesci detritivori che si trovano in seria difficoltà a setacciare una superficie irregolare dura e a volte tagliente, in grado ferire la bocca e i delicati barbigli ; tali escoriazioni possono diventare veicolo di malattie.
DIFETTI
* L'unico difetto che ho riscontrato è che essendo molto volatile, la sabbia smossa dai pesci può essere aspirata nel filto dalla pompa e può smerigliare l'alberino metallico che regge la girante magnetica, divorandolo lentamente; Per ovviare a questo difetto io utilizzo nelle mie vasche delle pompe con l'alberino in ceramica, più costose ma inattaccabili ed "eterne".
* Dimenticavo per gli appassionati di ciclidi nani, discus ecc...che hanno esigenze di acqua tenera è senza dubbio utile fare un controllo prima di inserire la sabbia nelle vostre vasche con l'acido, per verificare se contiene dei carbonati che si possono sciogliere nella vs. acqua aumentandone la durezza.....come fare ...mettetevi dei guanti di gomma... prendete "l'acido Muriatico" che non manca mai in casa e versatene alcune gocce sulla sabbia in un piccolo recipiente di plastica o di vetro, se fa le bollicine è sabbia calcarea se invece non fa reazione chimica è OK .
Il primo acquario di Roberto Posarelli
Una volta messo a dimora l'acquario si incomincia l'allestimento preparando il fondo, si metterà quindi un piccolo strato di sottofondo fertile per le piante (2 cm) e si coprirà con della sabbia fine (evitate la ghiaia policroma) lo spessore totale dovrà essere da 5 a 7-8 cm, a seconda della grandezza dell'acquario, quindi non state a comprare enormi quantità di sabbia.
Io consiglio inoltre per il sottofondo fertile, di non acquistare quelli troppo costosi, e possibilmente di non usare sottofondi di torba.
Ed altri...
E' vero sono un pò acritico, ma mi ero fatto l'idea che il solo fertilizzante di fondo con il ghiaietto non bastava... Poi però leggo che il fondo di molti grandiosi acquari, anche degli acquari del mese, sono più o meno come dite voi.
Fatemi sapere. Poi parleremo delle piante ed il resto.
Alessio
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Grazie a tutti per le risposte e per la fatica fatta per leggere tutto il poema, ma non è finita
Mi sarei orientato, seguendo i vostri consigli, ad un fondo sui 7 cm. con il cavetto riscaldante, che già possedevo, 2 cm. di Depoint Mix, che comprerò dal mio negoziante insieme ai sovrastanti 5 cm. di Ghiaia della Aquaristica Pronto AQ Sri Lanka di 2-3mm marroncina, che dovrebbe ricreare il fondale di uno stagno, o fiume dal corso lento, Thailandese (Sud-Est Asiatico), di cui mi sono documentato di foto sulla rete.
Però Allora tutti questi fondi citati nelle varie guide???
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In una vasca dedicata alle piante la composizione e struttura del fondo è di importanza assoluta. Questo deve avere i nutrienti fondamentali per le piante, li deve rilasciare più gradualmente e a lungo possibile e, inoltre, non deve consentire all’acqua di entrare in contatto con i nutrienti stessi. Ogni fondo che abbia la pretesa di vedere prosperare bene le nostre piante dovrà avere un'altezza minima di 6 cm. e massima di 12, secondo la consistenza. Un'altezza di 10 cm è ottimale. E ancora, il fondo non deve mai essere troppo compatto, perché potrebbero crearsi deleteri processi di putrefazione per assenza d’ossigeno. Vasca di 30l:
Fondo A
dall’ alto in basso:
1) Ghiaino o sabbia, sia scuri che chiari. (3 cm)
2) Pietra pomice o pozzolana (2 cm)
3) Carbonati utili per tamponare il PH e carbone attivo (pochissimo)
4) torba non trattata che sia naturalmente acida (2-3 cm)
5) fertilizzante Osmocote (fertilizzante per agrumi a lenta cessione, circa 9 mesi. la dose consigliata è di circa 30 gr. ogni 100 litri netti di acqua. E’ molto potente e il suo uso deve essere ridottissimo. Sconsigliato a chi non ha molta esperienza).
Fondo B
dall'alto in basso:
1) Ghiaino o sabbia (max 2 cm)
2) Akadama (per Bonsai) (3 cm)
3) Pozzolana o pietra pomice (3 cm)
4) Una manciata di torba
5) Carbone attivo (mezzo cucchiaino)
Fondo C
dall'alto in basso:
1) Sabbia scura o chiara (5 cm)
2) ADA power sand special (PSS), (3 cm
3) Pietra pomice (pozzolana) (3 cm)

La gestione naturale dell'acquario piantumato di acqua dolce di Paolo Piccinelli
La composizione del fondo vasca va accuratamente scelta in modo da offrire un buon substrato per la penetrazione e l’insediamento dell’apparato radicale delle piante e un ambiente adatto alla colonizzazione batterica. In particolare dobbiamo assicurarci una sufficiente ossigenazione degli strati più profondi, in modo da evitare i pericolosi fenomeni di anossia. L’anossia è pericolosa sotto due punti di vista, porta cioè al marciume radicale ed all’insediamento di ceppi batterici anaerobici che producono gas pericolosi, in particolare alcuni composti di zolfo tossici per piante e pesci. La necessaria permeabilità del fondo ai gas disciolti si ottiene lavorando sulla granulometria e la stratigrafia, cioè prevedendo un primo strato a grana più grossolana (pezzatura 8-10 mm, profondità 3-4 cm) ed uno strato superficiale a grana più fine (dai 2 ai 6 mm, profondità 4-7 cm) di diversa composizione; nello strato profondo solitamente si prevede l’aggiunta di composti fertilizzanti a lenta cessione, che non devono in alcun modo affiorare in superficie, mentre lo strato a contatto con l’acqua deve essere per quanto possibile chimicamente inerte. Una soluzione interessante, poco costosa e molto adatta allo scopo è quella formata da uno strato profondo composto da lapillo vulcanico da giardinaggio a grana media (8-10 mm) mescolato con terriccio fertilizzato finissimo, il tutto ricoperto con ghiaietto di quarzo di colore scuto a grana 3-5 mm. Mescolando le particelle fertilizzate più fini con il lapillo si evita che col tempo la ghiaia soprastante si vada ad infilare fra gli interstizi facendo emergere i granuli sottostanti e si riesce a mantenere stabile la stratigrafia. Il lapillo vulcanico inoltre ha due caratteristiche peculiari che lo rendono materiale perfetto per il compito che deve svolgere:
è ricco di elementi minerali utili alle piante e li cede molto lentamente, supplendo in tempi lunghi (molti mesi) alla perdita di efficacia del terriccio fertile (che solitamente si esaurisce in 6-9 mesi)
è estremamente poroso (quindi anche leggero) e fornisce un substrato perfetto per l’insediamento delle radici e dei ceppi batterici nitrificanti (aerobici) e denitrificanti (anaerobici) tanto utili al completamento del ciclo dell’azoto nelle nostre vasche
Il ghiaietto di quarzo è invece il perfetto materiale inerte poichè è eterno, riutilizzabile più volte e non rilascia alcuna sostanza che altera la chimica dell’acqua; si preferisce in colori scuri perchè alla lunga i ciottoli superficiali inevitabilmente si ricoprono di un film batterico e/o di alghe che li sporcano rovinando l’estetica dei colori chiari.
Guida all'acquario d'acqua dolce di Waterwolf
L’akadama, la pozzolana e anche la torba (ma il discorso vale per tutti i materiali da fondo) andrannolavate a lungo sistemandole in un secchio colmo d’acqua, sciacquando il materiale energicamente e sostituendo l’acqua finché non diventa completamente limpida.La prima cosa da fare sarà posizionare l’akadama tutto intorno ai bordi dell'acquario, in modo che facciada contorno al materiale che deve rimanere all'interno del fondo, nascosto.All'interno, giusto sopra il vetro, spargeremo poi la torba e il carbone attivo.Sopra questo straterello disporremo l’altra akadama a coprire il tutto. Per avere un maggior senso diprofondità si potrà lasciare la parte posteriore del substrato più alta di quella anteriore.Ricordiamoci inoltre che rocce o legni particolarmente voluminosi andranno messi direttamente acontatto col vetro e non infossati nella akadama; questo per evitare crolli.
Come ti allestisco un miniacquario - Guida passo passo di Patrick Gentile
Vasca 27l.Iniziamo con il pulire bene l'interno della vasca, con un acidificante tipo Ph-Minus, poi versiamo un cucchiaino da café di Osmocote® sul fondo, subito sopra ho steso l'intera confezione di pomice bruna, sopra ad essa l'Akadama per uno spessore di circa 6-7cm, per ultimo la sabbia di fiume (a piacere).
Fondo fertile con Akadama di Giovanni AlbergoniIl fondo che avevo allestito all'inizio era costituito da un substrato di ghiaietto di quarzo quasi bianco sotto il quale erano posizionati pochi centimetri di argilla (?) fertilizzata della Wave, per un'altezza totale del fondo di circa 5 cm.
Il tutto ha funzionato abbastanza bene per i primi mesi, probabilmente anche perchè ho iniziato con piante semplici e a crescita rapida; poi ho provato a far crescere piante più difficili, come per esempio un'Althernantera Reineckii rossa, senza successo (nel giro di un mese è praticamente scomparsa dall'acquario).
Ho provato di tutto: aumentato l'illuminazione, aggiunto CO2, fertilizzato "pesantemente" con il PMDD le cose sono senz'altro migliorate, ma fino ad un certo punto.
In queste condizioni le piante crescono sì belle e grandi, ma senza apparato radicale! Semplicemente si riempiono di radici d'acqua e la parte interrata piano piano si atrofizza e marcisce.
Alla fine mi sono deciso e, preso il coraggio a quattro mani, ho rifatto completamente la vasca secondo le indicazioni del grande Walter Peris. Il nuovo fondo è realizzato (dall'alto in basso) come segue:
1) Akadama fine
Il cuore dell'idea è utilizzare, come substrato (strato superficiale) dell'Akadama, che è un terriccio giapponese utilizzato normalmente per la coltivazione dei Bonsai, per le sue caratteristiche di leggerezza e porosità.
Lo strato superficiale di pochi centimetri (2-3 cm) è costituito da Akadama fine, che ha le dimensioni di un normale ghiaietto 83-4 mm.) ma è molto più leggero e poroso. L'utilizzo di Akadama di grana fine permette di ottenere un bellissimo effetto "terroso" dell'acquario.
2) Akadama grosso
Il secondo strato (3-4 cm) dall'alto è composto da Akadama grosso, che si presenta sotto forma di "ciottoli" di terreno compatto del diametro di 10 mm. La pezzatura più grossa mi permette di avere una migliore circolazione d'acqua e di ossigeno, in modo da evitare zone anossiche, prive cioè di ossigeno, che possono portare alla putrefazione del fondo.
3) Pozzolana
Lo strato successivo è composto da pozzolana (2-3 cm); questo è un tipo di pietra vulcanica, molto ricca di micronutrienti. Si presenta sotto forma di "ciottoli" con granulometria compresa tra i 5 e i 15 mm. La pozzolana la trovate sciolta (a peso) nei vari vivai e centri verdi della vostra zona.
4) Torba & Osmocote
Sul fondo dell'acquario, a diretto contatto del vetro inferiore, ho posizionato uno strato leggerissimo di torba in granuli (quella normalmente utilizzata in acquariologia) e Osmocote. La torba è utilizzata in questo allestimento non come materiale filtrante ma come fertilizzante a lunga azione; infatti i nutrienti in essa contenuti vengono rilasciati a poco a poco durante i primi mesi, in modo da dare nutrimento alle piante finchè il fondo non diventa fertile grazie all'opera dei pesci. L'Osmocote è un potentissimo fertilizzante utilizzato normalmente in giardinaggio: anche questo, posizionato sul fondo dell'acquario sotto la Pozzolana e l'Akadama rilascia i componenti attivi nell'arco di parecchi mesi. Non esagerate con l'uso, in quanto contiene fosfato, che non deve essere mai presente in quantità elevata in acquario.
Ilmateriale di fondo di Davide Mosca
Come materiale di fondo, al posto del classico ghiaietto, utilizzo la sabbia fina del fiume Po' (sabbia per intonaci) facilmente reperibile in comodi sacchetti da 20 Kg. nelle rivendite di materiale edilizio...
Dopo l'acquisto versare la quantità necessaria per creare uno strato di 4-6 cm nella vostra vasca. A questo punto mi chiederete, perché la sabbia???....La sabbia a mio avviso è un ottimo materiale di fondo per le vasche in generale e di seguito vi enuncio i pregi "molti" e i difetti della sabbia:
PREGI
* I minuscoli granelli creano un letto superficiale uniforme, in grado di impedire ai rifiuti organici (feci, avanzi di cibo, parti di piante ecc...) di insinuarsi al suo interno come succede per il ghiaietto, facilitandone così l'asportazione meccanica e la successiva metabolizzazione da parte dei batteri nel filtro, evitandovi le faticose pulizie del fondo che periodicamente vanno fatte al ghiaietto.
* Effetto scenico assicurato, provare per credere...e se proprio siete drogati di ghiaietto, mischiatelo con la sabbia ne otterrete una mescolanza particolarmente gradevole alla vista.
* I ciclidi ospiti delle mie vasche e tutti gli altri ospiti provvisti di delicati barbigli (loricaridi, pimelodus ecc..) mi sono stati infinitamente grati per aver usato la sabbia ...ripagandomi del piacere con lo spettacolo di vederli infilare la bocca nella sabbia e sputare una fontanella di scintillanti granellini dalle branchie .....Il ghiaietto impedisce una corratta setacciatura del materiale di fondo da parte dei pesci detritivori che si trovano in seria difficoltà a setacciare una superficie irregolare dura e a volte tagliente, in grado ferire la bocca e i delicati barbigli ; tali escoriazioni possono diventare veicolo di malattie.
DIFETTI
* L'unico difetto che ho riscontrato è che essendo molto volatile, la sabbia smossa dai pesci può essere aspirata nel filto dalla pompa e può smerigliare l'alberino metallico che regge la girante magnetica, divorandolo lentamente; Per ovviare a questo difetto io utilizzo nelle mie vasche delle pompe con l'alberino in ceramica, più costose ma inattaccabili ed "eterne".
* Dimenticavo per gli appassionati di ciclidi nani, discus ecc...che hanno esigenze di acqua tenera è senza dubbio utile fare un controllo prima di inserire la sabbia nelle vostre vasche con l'acido, per verificare se contiene dei carbonati che si possono sciogliere nella vs. acqua aumentandone la durezza.....come fare ...mettetevi dei guanti di gomma... prendete "l'acido Muriatico" che non manca mai in casa e versatene alcune gocce sulla sabbia in un piccolo recipiente di plastica o di vetro, se fa le bollicine è sabbia calcarea se invece non fa reazione chimica è OK .
Il primo acquario di Roberto Posarelli
Una volta messo a dimora l'acquario si incomincia l'allestimento preparando il fondo, si metterà quindi un piccolo strato di sottofondo fertile per le piante (2 cm) e si coprirà con della sabbia fine (evitate la ghiaia policroma) lo spessore totale dovrà essere da 5 a 7-8 cm, a seconda della grandezza dell'acquario, quindi non state a comprare enormi quantità di sabbia.
Io consiglio inoltre per il sottofondo fertile, di non acquistare quelli troppo costosi, e possibilmente di non usare sottofondi di torba.
Ed altri...
E' vero sono un pò acritico, ma mi ero fatto l'idea che il solo fertilizzante di fondo con il ghiaietto non bastava... Poi però leggo che il fondo di molti grandiosi acquari, anche degli acquari del mese, sono più o meno come dite voi.
Fatemi sapere. Poi parleremo delle piante ed il resto.
Alessio
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Vecchio 26-11-2008, 19:07   #19
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Vecchio 26-11-2008, 19:07   #20
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