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Se devi sterilizzare il tutto perche non provi un prodotto, di cui al momento non ricordo il nome, che sembra non essere nocivo per i coralli ed i pesci. Se puoi aspettare domani te ne potro' indicare il nome.
te lo auguro!
Questa settimana osservo come evolve nella mia vasca, ho già rimosso i piccoli affioramenti andrò via via coprendo dove posso; se non ci fosse verso la pentola è pronta!
Ho anche 50kg di carbonato di calcio (by piccinelli) che lo stesso ragazzo aveva nella sua vasca.
Se dovessi disfare, passerei a DSB. Ma non saprei se usare quel carbonato senza bollirlo? è improbabile che sia ancora "infetto" anche se, dal 23 dello scorso mese ad oggi, è ancora un po' umido (è in una cassetta con bordi alti)
Originariamente inviata da forti
Se devi sterilizzare il tutto perche non provi un prodotto, di cui al momento non ricordo il nome, che sembra non essere nocivo per i coralli ed i pesci. Se puoi aspettare domani te ne potro' indicare il nome.
il prodotto è un antiparassitario veterinario contro i nematodi gastrointestinali e cestodi a base di fenbendazolo (PANACUR)
Esatto, in 48 ore 3 somministrazioni: 2mg ogni 4 litri per le prime 2 ed in fine 1mg ogni 4litri. Spegnendo lo schiumatoio ed ovviamente senza carbone attivo. Sembra pero' che danneggi le xenie e le tridacne.
Non solo quelle anche stelle, vermi tubicoli, lumache e lysmata. Distruggere la biodiversità delle rocce e ti manda i nitriti alle stelle.Una bomba atomica!
Se il problema e' "solo" di dover gestire un grosso carico organico a causa della morte di diverse specie aggiungiamo un filtro adeguato: un vaso di Calfo ad es. E' chiaro che il panacur resterebbe l'ultima e piu' drastica soluzione in alternativa allo smantellamento della vasca. Inoltre il Panacur sembra essere molto selettivo, incidendo sul metabolismo ,mi sembra , del glucosio per le sole specie che non posseggono sistemi metabolici altenativi , come per i coralli ed i pesci. E' l'ultima spiaggia e meno male che c'e'.
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Inoltre la biodiversita' di certo non la preservi bollendo le rocce che credo sia l'unico rimedio efficace.
Ultima modifica di forti; 07-04-2014 alle ore 16:06.
Motivo: Unione post automatica
Il problema è che le rocce vive fanno da "spugna" ed il principio attivo rimarrebbe al loro interno per un tempo x.
Quando andresti ad inserire nuove rocce per ricolonizzare o nuovi animali sensibili cosa accadrebbe?
Solo adesso leggo la tua considerazione , corretta, ma penso che non ci sarebbe troppo da preoccuparsi. Mi spiego: normalmente un farmaco agisce in funzione al dosaggio, se nella vasca le rocce occupano il 25% del volume ed esse stesse sono composte al 30% di acqua, la concentrazione del farmaco rilasciata in maniera istantanea sarebbe meno di 1/10 del valore iniziale. Inoltre dovremmo conoscere la stabilita' della molecola in una soluzione altamente aggressiva come quella dell'acqua marina (capace di scindere, se non ricordo male, legami molecolari stabili ) ed a questo dobbiamo aggiungere l'azione dello schiumatoio, del carbone attivo e dei cambi dell'acqua.
In conclusione le variabili sono molteplici, sempre in base ad un mio parere personale poiche' non penso esistano lavori scientifici in merito.
Con questo non voglio dire che il suddetto farmaco sia la soluzione, tutt'altro, penso sia l'ipotesi estrema. Probabilmente la microfauna sarebbe decimata ma la flora batterica, il motore all'interno delle rocce, sarebbe preservata al contrario di una eventuale scelta di "bollire" le pietre come dicevi di voler fare.Dopo qualche mese dal trattamento penso si potrebbero inserire delle roccette vive per reintrodurre quanto e' stato decimato.
Il solo pensiero di dover smontare tutto mi lascerebbe propendere per tentare il trattamento farmacologico.
Spero di non trovarmi nelle condizione di dover scegliere .
Ciao.
Ho letto i 2 articoli e mi sembra di aver capito, in particolare leggendo il secondo, che il farmaco agisce in base alla concentrazione, come in precedenza avevo supposto. Sempre nel secondo articolo, correggimi se sbaglio, ho trovato una incongruenza: una roccia trattata diversi mesi prima e immessa nella vasca ha determinato la morte di una stella, ma in seguito nell'articolo si afferma che a basso dosaggio il farmaco sarebbe innocuo anche per le lumache, i gamberi ecc.: come si puo' liberare dalla pietra una quantita' di farmaco in concentrazione maggiore a quella usata per il trattamento? (Le soluzioni sono in equilibrio tra loro).Considerando soprattutto che la soluzione all'interno della roccia e' di un volume definito che si andrebbe a diluire in quello dell'intera vasca.Nel primo articolo inoltre si afferma che successivamente al trattamento, anche con l'uso dello schiumatoio e nel tempo e' ritornato tutto nella norma. Comunque ho effettuato una lettura superficiale ed affrettata, mi sembra pero' di non trovare contraddizioni a quello che in precedenza ho scritto.
In questi giorni, anche con l'aiuto di mio figlio, il mio inglese e' un po' arrugginito, rileggerò con piu' attenzione i 2 articoli e ci risentiamo.
Buona notte