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Originariamente inviata da buddha
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4) viviamo in un mondo dove la cultura non paga (in tutti i sensi) e quindi la scuola ha perso credibilità, il mito del calcio spadroneggia e lo studente è visto come un povero sfigato che farà la fame tutta la vita..
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Io credo che siano la somma di tutti e 4. Ma il grosso e' della generazione precedente. La mia generazione (io ho 40 anni), in generale, Se si tornava a casa con una "nota" o u "votaccio", o il prof al colloquio si lamentava di noi studenti, prima si prendeva uno scappellotto e una romanzina (Minimo) dal babbo, poi magari i genitori cercavano anche di capire meglio. Certo c'erano le eccezioni, ma la norma era questa.
Inoltre fin da piccoli eravamo seguiti ed educati a valori come il rispetto.
Adesso, se un ostudente va male, fa casino, non segue, aizza gli altri, risponde male, e' colpa degli insegnanti che non sanno motivare, non sanno insegnare.
MA oggettivamente, se un bel "3" sul registro (si danno ancora i voti?), o un rapporto, non fanno ne caldo ne freddo, che armi ha l'insegnante. Per essere interessante, e motivare, deve comunque essere ascoltato almeno una volta.
A questo si aggiunge un calo di responsabilita' e prospettive. I nostri nonni nel dopo guerra, ripartivano con niente o quasi. Ma avevano un mondo da costruire davanti. La mia generazione ancora trovava abbastanza lavoro e aveva speranze.
Ma un ragazzo di 18 anni oggi, anche bravo intelligente e ripsettoso, che stimoli ha ? che aspettative ha dal futuro? La classe dirigente del nostro paese ha una eta' media di 70 anni,
e vive alla giornata. Mai sentito negli ultimi 15 anni qualcuno fare un piano di lunga durata.
Sempre e solo a mettere pezze provvisorie per arrivare in fondo all'anno in corso.
Compresi i presidi della scuola. Se promuovo tutti mi faccio la nomea di scuola facile, il prossimo anno aumento le iscrizioni.
Se sono duro e boccio, la mia scuola si fa fama di essere seria, chi esce di qui trova piu' facilmente lavoro se lavora, e se continua a studiare ha successo perche' e' ben preparato,
le iscrizioni aumenteranno lo stesso, attirero' sempre piu' bravi studenti ed insegnanti.... ma questo averra' minimo tra 5 anni (un arco scolastico delle superiori). ma magari l'anno prossimo
le iscrizioni calano.
Quindi, un ragazzo cresciuto in queste condizioni al contorno, perche' dovrebbe essere diverso da come sono i "giovani d'oggi"?
Le generazioni sono forgiate dalle loro famiglie. Io ho un bimbo di 3 anni. Ma sono molto combattuto su come educarlo. Vorrei trasferirgli i valori con cui mi hanno cresciuto i miei, ma
poi mi chiedo.... forse ne faccio un disgraziato, forse da grande sara' piu' felice ad essere nella massa.... non sara' costretto a demoralizzarsi, a lottare, a sentirsi diverso solo perche' tiene acceso il cervello.
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Originariamente inviata da Aland
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Incapaci di farsi voler bene quindi rispettare. Una persona amata e ben voluta difficilmente è soggetta a offese e soprattutto è ascoltata.
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Vedi sopra.... deve essere ascoltata almeno una volta per capire se merita rispetto e attenzione. Il problema e che non si arriva neanche a questo punto!
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Originariamente inviata da Aland
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Da razzista che sono, so di esserlo, il livello degli studenti è sceso anche perchè in classe sono presenti immigrati di cui il livello culturale ed educativo, rispetto verso il prossimo, è vicino allo zero. E purtroppo gli studenti pecoroni italiani gli vanno appresso prendendoli come esempio.
Nelle prime classi elementari alcuni parlano a stento l'italiano e di conseguenza rallentano anche gli altri. La maggior parte sono maleducati spalleggiati da genitori arroganti ed ignoranti.
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Non sono razzista ( o almeno ci provo, anche se non sempre mi viene spontaneo!), pero' in parte Aland ha ragione. Spesso in una classe con 30 ragazzi magari gia' alle medie, si trovano 5 - 6 ragazzini che a mala pena parlano italiano. COme fa un insegnante a tirare avanti livelli cosi' diversi nellas tessa classe?
Solo talvolta si organizzano lezioni pomeridiane di Italiano, e spesso basandosi su insegnanti VOLONTARI non retribuiti.
Ora, e' importante che questi ragazzi ricevano un'istruzione, visto che rimarranno in Italia, probaiblmente diventeranno italiani a tutti gli effetti, e molti di loro aiuteranno anche il nostro paese a crescere. Ed e' importante che si mescolino ai nostri ragazzi, perche' e' importante che le culture diverse si conoscano.
Pero' occorre trovare un equilibrio che non rallenti troppo l'apprendimento del resto della classe.