Allora, l'unico modo per analizzare geologicamente una roccia è l'utilizzo di uno spettrometro.
Ovviamente tale strumentazione non è alla portata di tutti, e nelle nostre città penso che venga utilizzata più che altro nel campo della ricerca universitaria.
Io da profano preferisco sempre evitare l'utilizzo di pietre "non certificate", visto che nei negozi ne ho sempre trovate di belle e "sicure".
Le uniche eccezioni le rivolgo alla pietra lavica, proprio quella dell'Etna, ma raccolgo esclusivamente "bombe" di colore nero e che non presentino tracce di altri colori.
Spesso infatti (soprattutto se sono pietre di colata) contengono molto ferro oppure zolfo, o altri minerali fusi e conglobati durante il passaggio della colata sul terreno.
Per quanto concerne le pietre del fiume Alcantara (che conosco molto bene):
Se si tratta di basalto puro puoi andare tranquillo,questo fiume in diversi tratti ha eroso un giacimento basaltico molto ampio, il più famoso ha formato le cosiddette "gole".
Se invece si tratta di pietre raccolte a caso io ti sconsiglio vivamente di utilizzarle, visto che non possiamo conoscerne la composizione minerale.
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