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sì se la terra che prelevi è di buona qualità certamente
la cosa migliore possibile sarebbe una alta percentuale di argille, magari formate da minerali argillosi ad alta CSC, e una ottima dotazione di sostanze organiche umificate. Si avrebbe un accumulo di sostanze nutritive sulle superfici colloidali dei minerali e della SO, per effetto della CSC.
Il problema è che una terra del genere in acqua si compatta subito e va in anossia.
senti Raf28, posso chiederti a che professore fai riferimento? anche per MP
Paolo
non ho detto che tu l'hai consigliata, ho solo detto che io non la consiglio, è diverso.
Permettimi solo di dissentire dalla dicitura "terra di giardino non inquinata" perchè non è così detto perchè le variabili sono molte e un po' complicate, e non dovute solo agli inquinamenti.
Il mio discorso sulle analisi è anche per avere un idea di quali caratteristiche presenta il suolo e quindi potersi regolare e capire i perchè di certi comportamenti successivi.
Perchè la terra non è solo terra e basta, un terreno può essere talmente diverso da un altro da comportare una marea di accorgimenti anche nell'agricoltura, con varie conseguenze nel nostro caso.
Per i patogeni ecc, basta sterilizzarlo a vapore o in forno
Ad ogni modo io sono d'accordissimo sull'uso della terra, porta tanti vantaggi soprattutto se sappiamo cosa stiamo mettendo e quindi ci regoliamo di conseguenza, continuo solo a dire che la cosa va fatta pensando per avere buoni risultati, altrimenti si rischia di avere un fondo quasi privo di sostanze nutritive oppure all'opposto talmente ricco da avere le alghe a pennello che escono dalla vasca e arrivano a terra.
Faby, io continuo a non pensarla così... a mio parere così l'acquario lo vivi male.
Alle piante alla fine servono ferro, carbonio, potassio, azoto e fosforo, più una serie di microelementi in quantità piuttosto ridotta.
In qualsiasi (salvo eccezionalmente eccezionali eccezioni) terreno organico nostrano questi elementi sono presenti in quantità tale da poter supportare la crescita vegetale per anni o decenni e, quelli che non sono presenti in abbondanza, vengono reintegrati in abbondanza dalla... cacca dei pesci!
Per questo motivo consiglio qualche lettura propedeutica e nessuna ulteriore precauzione.
Per quanto riguarda la bollitura invece, è dimostrato (vedi, "L'acquario segreto" di Maurizio Gazzaniga, alias linneo qui su AP) che molti ceppi batterici e virali sopravvivono a molti minuti (anche 45) di bollitura... quindi meglio non bollire affatto che bollire male!
__________________ Cerco talea di Acropora palmata a scopo scientifico - pago a peso d'oro
non so che dirti, si vede che sono io esigente su queste cose, forse dettato sempre dall'ottenere il massimo possibile dal fondo visto il tipo di vasche che allestisco.
Per quanto riguarda le bolliture... sì ok, non è propriamente così, lo è se fai una bollitura a 100°C e quì ti do ragione, ma se fai 1600°C per 30 minuti ad esempio o temperature superiori per tempi minori (in forno pasteur o in autoclave) c'è proprio poco che riesce a resistere, al massimo qualche spora di qualche batterio che in natura vive sulle bocche dei vulcani o batteri termali, ma sono parecchio più rari. (sono i sistemi di sterilizzazione usati nei laboratori e in medicina)
ciao!
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dimenticavo, tra l'altro nella maggior parte dei casi i batteri più pericolosi per i nostri ambienti acquatici non sono termofili e quindi non sopportano le alte temperature, i funghi anche non sopportano le alte temperature. Le uova di insetti ed invetrebrati già a 50°C sono quasi sicuramente fuori gioco. Per i virus dipende un po' da che tipologia è, però alle temperature che ho scritto sopra è difficile che riescano a uscirne ancora infettivi...
Ad ogni modo ad esempio anche in floricoltura, di solito si opera la sterilizzazione del substrato con vapore di solito a 120°C, questo per eliminare appunto tutti gli insetti e invertebrati, quasi tutti i funghi e parte dei batteri e virus, questo basterebbe per le nostre vasche senza cercare la perfetta sterilità.
Ho letto un pochino e nonostante la mia scarsa esperienza vorrei dire la mia....
Secondo me non ci dobbiamo preoccupare troppo di quello che si mette nell'acquario,(certo, a meno di mettere terra, in questo caso, che sappiamo essere "contaminata"), questo perché la natura ci dimostra sempre di sapersi adattare anche a condizioni "poco" favorevoli e soprattutto perchè io non credo affatto che tutti quei prodotti che ci vendono nei negozi siano super sterili, super controllati ecc...
Basti pensare al semplice mangime per i pesci (chissa veramente cosa c'è dentro!).
Credo che mettere della terra, se si è sicuri che non siano mai state usate sostanze strane, non crei assolutamente problemi.
... anche perchè nei fiumi e nei laghi VERI, cosa fa da fondo?