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Approfondimenti marinoSezione di approfondimento dedicata all'acquario marino di barriera dove verranno spostati i topic più interessanti delle altre sezioni per svilupparli in modo più approfondito. Sono assolutamente vietati messaggi OT.
La degradazione delle zooxantelle ha luogo solo di notte .
Sottoposta a condizioni di fame, il numero di zooxantelle degradate in Stylophora pistillata aumentata nel tessuto. .
nei sacchetti credo che si formi ammoniaca , ogni volta che il corallo tocca il sacchetto produce muco ,se cosi fosse ,vista la condizione di buio e di composti velenosi che si formano non gli rimane altro che le zooxantelle ,essendo intracellulari fungono da riserva energetica
formandosi ammoniaca mista a muco corallino il corallo e costretto ad espellere le zox che degradono e rimanendo nel sacchetto fungono in un certo senso da fito che il corallo mangia IMHO
Il suo studio ha esaminato il processo di degradazione zooxantelle nei coralli duri. Il numero di zooxantelle degradate in coralli presi da condizioni di luce differenti è risultata pari a 1-6% del totale al giorno, che era simile al numero di zooxantelle in divisione. La degradazione delle zooxantelle ha luogo solo di notte nello strato connettivo e nei tentacoli, e sia di notte che durante il giorno nel gastroderma del mesenterio. La degradazione delle zooxantellae prosegue per circa 6 h. La colorazione del DNA con DAPI (4,6-diamidino-2-fenilindolo), l'esposizione a luce UV e gli esami al microscopio elettronico hanno mostrato che le zooxantelle in stato di degradazione hanno perso DNA, le proteine &03;&03;e i lipidi. Le zooxantelle degradate contengono particelle come tilacoidi aperti, granuli di amido e amido pirenoide. Sottoposta a condizioni di fame, il numero di zooxantelle degradate in Stylophora pistillata aumentata nel tessuto. Si è concluso quindi che i coralli duri sono in grado di regolare la loro popolazione di zooxantelle sia digerendo che espellendo zooxantelle.
Ottimo allora, ora abbiamo la prova che è proprio così!
Originariamente inviata da awake
secondo alcuni ricercatori che studaino il fenomeno di "sbiancamento" dei coralli in relazione all'aumento delle temperature ,il perossido di idrogeno generato nelle zooxantelle puo' essere un indicatore dei meccanismi che provocano l'espulsione delle zooxantelle da parte dei coralli, ma le dinamiche non sembrano essere molto chiare, o meglio la temperatura influenzerebbe i processi metabolici nel zooxantelle e / o loro cellule ospiti, si parla di fotoinibizione di trasporto degli elettroni e fotodanneggiamento . Ma ripeto, tutto questo viene letto in funzione dell' aumento della temperatura, e non credo che sia propriamente il caso che stiamo discutendo noi, magari ci riavvicineremo piu' avanti se scoprendo nuovi tasselli la strada dovesse riportarci verso questa direzione .
Ah perfetto....allora non ricordavo male.....non del tutto almeno!
Però io la ricordavo in relazione all'aumento di luce e non di temperatura, ecco perchè avevo citato la cosa....
__________________ Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima! A. Einstein Il problema dell'umanità è che gli stupidi sono pieni di certezze, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi!! B.Russel
prendiamo una vasca di media grandezza popolata da sps illuminata con 6 tubi t5 , 2 blu e 4 bianchi .cambiamo la plafoniera sostituendola con una da 12 tubi, 4 blu e 8 bianchi . abbiamo raddoppiato il parco luci . facciamo finta di aver agito solo sull'aumento dei watt e dei par e non sulla temperatura di colore .
le colonie in vasca dovranno adattarsi alla "nuova illuminazione "?come ?
il fabbisogno energetico delle colonie sarà aumentato ?
come reagiranno le zooxanthelle ?
il sistema intero si dovrà adattare alla nuova illuminazione?
ci saranno variazioni di ph e redox e piu' in generale nei processi di ossidoriduzione?
a livello batterico e planctonico cambierà qualcosa ?
ci sarà un aumento di cibo predabile x i polipi degli sps ?
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vasca grande ........e pesci piccoli !!!!!
prendiamo una vasca di media grandezza popolata da sps illuminata con 6 tubi t5 , 2 blu e 4 bianchi .cambiamo la plafoniera sostituendola con una da 12 tubi, 4 blu e 8 bianchi . abbiamo raddoppiato il parco luci . facciamo finta di aver agito solo sull'aumento dei watt e dei par e non sulla temperatura di colore .
le colonie in vasca dovranno adattarsi alla "nuova illuminazione "?come ?
il fabbisogno energetico delle colonie sarà aumentato ?
come reagiranno le zooxanthelle ?
il sistema intero si dovrà adattare alla nuova illuminazione?
ci saranno variazioni di ph e redox e piu' in generale nei processi di ossidoriduzione?
a livello batterico e planctonico cambierà qualcosa ?
ci sarà un aumento di cibo predabile x i polipi degli sps ?
io "involontariamente" una prova simile l'ho fatta... per un guasto della plafo con 2 hqi da 250w + 4 T5x54w sono stato un 3 mesi con una plafo di 12 T5 .... il cambio ha influito su tutti i parametri, dalla temperatura al Ph al redox... pochi giorni e vasca coperta di una melma di cianobatteri... la vasca l'ho recuperata a stento dopo 6-7 settimane...poi si è adattata ed alcuni coralli rispondevano bene. Al ritorno alla mia plafo con hqi non ho avuto problemi di adattamento ...
INK, secondo me sarebbe interessante riuscire a capire il rapporto tra colorazione,luce, ed alimentazione , in virtu' di quello che avviene anche alle zooxanthelle .
Questo è il VERO punto; indipendentemente dalla tipologia di gestione, riuscire a trovare l'equilibrio tra questi driver.
Il famoso "occhiometro" (dono assai raro in dote a pochi eletti, purtroppo) è soprattutto questo.
Non penso, personalmente, che tutti gli elementi menzionati abbiano comunque lo stesso peso: tutti sicuramente indispensabili ma la luce, a mio avviso, potrebbe essere il fattore trainante. Luce intesa sia a livello qualitativo che quantitativo.
INK, secondo me sarebbe interessante riuscire a capire il rapporto tra colorazione,luce, ed alimentazione , in virtu' di quello che avviene anche alle zooxanthelle .
Questo è il VERO punto; indipendentemente dalla tipologia di gestione, riuscire a trovare l'equilibrio tra questi driver.
Il famoso "occhiometro" (dono assai raro in dote a pochi eletti, purtroppo) è soprattutto questo.
Non penso, personalmente, che tutti gli elementi menzionati abbiano comunque lo stesso peso: tutti sicuramente indispensabili ma la luce, a mio avviso, potrebbe essere il fattore trainante. Luce intesa sia a livello qualitativo che quantitativo.
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quello che scrivo è tutto IMHO (In My Humble Opinion) - a mio modesto parere
"meno tecnologia, più biologia" E. Borneman
"meno chimica, più biologia" Stefano G.
INK, secondo me sarebbe interessante riuscire a capire il rapporto tra colorazione,luce, ed alimentazione , in virtu' di quello che avviene anche alle zooxanthelle .
Questo è il VERO punto; indipendentemente dalla tipologia di gestione, riuscire a trovare l'equilibrio tra questi driver.
Il famoso "occhiometro" (dono assai raro in dote a pochi eletti, purtroppo) è soprattutto questo.
Non penso, personalmente, che tutti gli elementi menzionati abbiano comunque lo stesso peso: tutti sicuramente indispensabili ma la luce, a mio avviso, potrebbe essere il fattore trainante. Luce intesa sia a livello qualitativo che quantitativo.
guardando proprio la vasca di aqua1 dovresti capire quanto la luce è importante , bella vasca per carità però i colori sono limitati dalla poca luce .. poi per te possono essere bei colori .. per altri no .. la verità è che sono colori modesti.
per le 150 w ha avuto ottimi risultati,ma se avesse avuto piu watt avrebbe avuto risultati migliori sia come crescita che come colori.
guardando proprio la vasca di aqua1 dovresti capire quanto la luce è importante , bella vasca per carità però i colori sono limitati dalla poca luce .. poi per te possono essere bei colori .. per altri no .. la verità è che sono colori modesti.
per le 150 w ha avuto ottimi risultati,ma se avesse avuto piu watt avrebbe avuto risultati migliori sia come crescita che come colori.
probabilmente hai ragione .......... per i miei gusti arrivare ad avere una vasca come quella sarebbe un buon risultato
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quello che scrivo è tutto IMHO (In My Humble Opinion) - a mio modesto parere
"meno tecnologia, più biologia" E. Borneman
"meno chimica, più biologia" Stefano G.
INK, secondo me sarebbe interessante riuscire a capire il rapporto tra colorazione,luce, ed alimentazione , in virtu' di quello che avviene anche alle zooxanthelle .
Questo è il VERO punto; indipendentemente dalla tipologia di gestione, riuscire a trovare l'equilibrio tra questi driver.
Il famoso "occhiometro" (dono assai raro in dote a pochi eletti, purtroppo) è soprattutto questo.
Non penso, personalmente, che tutti gli elementi menzionati abbiano comunque lo stesso peso: tutti sicuramente indispensabili ma la luce, a mio avviso, potrebbe essere il fattore trainante. Luce intesa sia a livello qualitativo che quantitativo.
Bella vasca...per essere illuminata con 150 w...direi che i risultati sono ottimi.
Sicuramente era vicino a quel punto di equilibrio di cui parlavo.
Ma con un illuminazione + performante (come sottolinea cristian) i risultati sarebbero potuti essere ancora migliori.
Ovviamente, secondo la mia modesta opinione
Anche io credo che la luce sia il punto su cui l'"occhio" di cui parla Cono è in grado di adattare la gestione, intesa come immettere e togliere per avere il giusto equilibrio.