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ragazzi oggi ho anche pulito il fondo ,spondando le rocce qua e la,qualcuna è stata pure un po' fuori dall'acquario ,(spero di non aver fatto danni!),lho aspirato dalla sabbia (che proveniva dalle rocce) e dall zozzeria che siè era accumulata sul fondo.
certo non è venuto limpido come uno specchio ma ho tolto un bel po' zozzeria (penso).
cmq ora non lo tocco piu',anche perchè oni volta che smuovo le rocce che casca di nuova,tra sabbia e pulviscolo (non socome chiamarlo)!
Il termine ''spurgate'' si usa per indicare l'emissione da parte delle rocce di una sorta di fanghiglia che è costituita da microrganismi morti in decomposizione,fanghiglia che va aspirata pazientemente.
cmq ora non lo tocco piu',anche perchè oni volta che smuovo le rocce che casca di nuova,tra sabbia e pulviscolo (non socome chiamarlo)!
e questo è un male.....invece di spostarle e tirarle fuori (che fai danni)....cerca di soffiare sulle roccie con una pompa.....le altre pompe di movimento spegnile....aspetti che si depositi tutto e aspiri.
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Tu num me rompe' er ca', no, no, tuà... a muà... non m'hai da rompe' er ca'!
Se ti saltano le luci e la vasca resta al buio per troppo tempo perderai i coralli che morendo ti inquineranno l'acqua ed alla fine moriranno anche i pesci. I pesci sono di solito i più resistenti, tutto dipenderà da quanto tempo resteranno spente le luci, quando ti accorgerai del problema, quanto è equilibrato il sistema, quanti e quali animali avrai ecc...quindi la risposta esatta è impossibile da dare c'è chi in circostanze analoghe ha perso tutto e chi ha solo avuto coralli un po' più marroni per qualche settimana.
"In ambienti acquatici la diffusione e la soluzione dell’ossigeno in acqua sono molto basse e quindi esso diventa limitante più rapidamente, pertanto l’ossigeno disciolto è un’esigenza fondamentale in tali tipi di ambienti.
La presenza di questa semplice ma importantissima molecola deriva in parte dalla diffusione dell’ossigeno atmosferico che diffonde nell’acqua secondo la Legge di Henry. La distribuzione dell'ossigeno lungo la colonna d’acqua è determinata da fattori fisici quali la pressione parziale atmosferica, la temperatura dell’acqua, il rimescolamento delle acque.
La sua solubilità decresce rapidamente al crescere della temperatura e la concentrazione varia considerevolmente a seconda del tempo e del luogo. Generalmente essa diminuisce allontanandosi dall'interfaccia aria-acqua; l'acqua ferma contiene meno ossigeno dell'acqua che scorre rapidamente, dove c'è una mescolanza considerevole d'acqua ed aria nelle rapide dei torrenti, nelle cascate o nelle onde."
L'areatore aggiunge sia il movimento in vasca, per esempio c'è chi lo tiene come salvagente quando va in ferie (collegato a batterie) nel caso saltasse la corrente, sia il contenuto di ossigeno nella medesima.
Le bollicine che si muovano nell'acqua aumentano la superficie di scambio gassoso ma il processo di scambio è + o - a quello che si forma sulla superficie, (non è propriamente vero perchè ci sarebbe in gioco anche la pressione che varia con la profondità) inoltre muovendo la superficie rompano la pellicola superificiale favorendo lo scabio gassoso, ma credo che ora devi fare un piccolo sforzo di ricerca se vuoi saperne di più.
Dipende da quanto tempo rimangono al buio logicamente..poi di sicuro c'è solo una cosa..
Si parlava di "salto plafoniera", se capita altro è logico che il discorso è molto diverso e molto più pericoloso..spero sia stata considerata la cosa..
Se la domanda voleva essere riferita ad un salto corrente, in questo se nessuno passa regolarmente a casa in nostra assenza, o se non si sono adottate delle contromisure (UPS, areatori a batteria con relee ecc ecc), la vita di quello che c'è in vasca purtroppo sarà molto breve..
Se ogni volta che pulisci sposti le rocce, la vasca non si stabilizzerà mai..
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Colui che chiede è uno stupido per cinque minuti. Colui che non chiede è uno stolto per sempre.
Se ogni volta che pulisci sposti le rocce, la vasca non si stabilizzerà mai..
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questo è un male.....invece di spostarle e tirarle fuori (che fai danni)....cerca di soffiare sulle roccie con una pompa.....le altre pompe di movimento spegnile....aspetti che si depositi tutto e aspiri.
il fatto è proprio quello che per pulire devo spostale le rocce,perchè il deposito sta proprio sotto le rocce,..quindi mi sembra un gatto che si morde la coda..
cmq il grosso che sta sotto le rocce mi sembra di averlo tolto,un misto di sabbia corallina e schifezze,
quindi da ora ,se tengo le roccie ferme non mi resta che,o osapirare direttamente sulle rocce o soffiare con la pompa e poi aspirare sulle roccie,infatti per come ho disposto le rocce un vero proprio spazio senza rocce non ce'..
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In ambienti acquatici la diffusione e la soluzione dell’ossigeno in acqua sono molto basse e quindi esso diventa limitante più rapidamente, pertanto l’ossigeno disciolto è un’esigenza fondamentale in tali tipi di ambienti.
La presenza di questa semplice ma importantissima molecola deriva in parte dalla diffusione dell’ossigeno atmosferico che diffonde nell’acqua secondo la Legge di Henry. La distribuzione dell'ossigeno lungo la colonna d’acqua è determinata da fattori fisici quali la pressione parziale atmosferica, la temperatura dell’acqua, il rimescolamento delle acque.
La sua solubilità decresce rapidamente al crescere della temperatura e la concentrazione varia considerevolmente a seconda del tempo e del luogo. Generalmente essa diminuisce allontanandosi dall'interfaccia aria-acqua; l'acqua ferma contiene meno ossigeno dell'acqua che scorre rapidamente, dove c'è una mescolanza considerevole d'acqua ed aria nelle rapide dei torrenti, nelle cascate o nelle onde."
L'areatore aggiunge sia il movimento in vasca, per esempio c'è chi lo tiene come salvagente quando va in ferie (collegato a batterie) nel caso saltasse la corrente, sia il contenuto di ossigeno nella medesima.
Le bollicine che si muovano nell'acqua aumentano la superficie di scambio gassoso ma il processo di scambio è + o - a quello che si forma sulla superficie, (non è propriamente vero perchè ci sarebbe in gioco anche la pressione che varia con la profondità) inoltre muovendo la superficie rompano la pellicola superificiale favorendo lo scabio gassoso, ma credo che ora devi fare un piccolo sforzo di ricerca se vuoi saperne di più.
grazie della spiegazione tecnico scientifica,penso che mi basti ,la coclusione è anche che il movimento generato dalle pompe basta a creare uno scambio gassoso sufficente,senza bisogno di aggiungere un areatore
Spesso salto plafoniera = salto corrente, comunque è chiaro che più cose si staccano dal sistema acquario e più gravi saranno i danni arrecati.
Il riferimento all'aereatore era nel caso in cui saltasse interamente la corrente e per suggerirne l'uso visto che sembra esserci una particolare affezione al medesimo. Cioè: in un marino non servirebbe ma non lo buttare può farti comodo per esempio nel caso in cui ecc...
non sono sicuro che esistano studi a riguardo. Non credo nessuno abbia mai fatto studi di allevamento al buio "totale" di pesci. Spesso le serre, ed anche gli allevamenti (discus nel sud est asiatico) sono debolmente illuminati magari solo tramite la luce del giorno. Ma non ho idea di cosa succederebbe a tenere un pesce costantemente al buio...a occhio mi sembra una fesseria, oltre che una cattiveria, e non ne vedo il motivo se non casuale (black out) per fare una cosa del genere.