Allora... proviamo a fare un po' il punto della situazione dopo il nulla-osta di Artdale
.
la trasparenza in questa cosa credo che sia un requisito essenziale:
- primo per evitare che a qualcuno salti fuori il ragionevole dubbio della speculazione.. non si sa mai, ci conosciamo si e no virtualmente, quindi patti chiari amicizia lunga!
- secondo perchè ci si dovesse mai imbattere in un impiegato dell'agenzia delle entrate particolarmente curioso (o peggio ancora un finanziere che ti bussa alla porta) bisogna che la carta canti nel vero senso della parola.
in poche parole, penso che serva un registro di carico e scarico delle "merci". non ha importanza se sia il brogliaccio della nonna o un database di access, su questo ci si può ragionare, ma dobbiamo essere in grado di documentare da chi una tal cosa è arrivata e a chi è andata. questo non è un grosso problema, credo...
per le entrate e uscite monetarie vale lo stesso discorso: senza stare a impiantare una contabilità vera e propria, che è una menata da seguire, penso che ci vogliano almeno un conto on-line (di quelli a zero spese, tipo iwbank) e una postepay. oppure solo la postepay se permette di fare bonifici gratis. non so, li bisogna sentire da chi ce l'ha. se facciamo girare i soldi solo tramite questi due conti, il "bilancio" (virgolette d'obbilgo
) di fine anno è abbastanza semplice da gestire.
ora, i punti che restano da chiarire sono:
1) cosa costa la gestione di questa associazione? posto che la parte operativa la si faccia per volontariato, restano sempre delle spese da quantificare e da ripartire.
2) cosa ci risparmiamo con un'operazione del genere rispetto ai soliti spot di acquisto. dobbiamo ancora stabilire se il gioco vale la candela.
3) in quanti siamo? questa è la vera incognita. perchè dal numero di associati dipende il prezzo del tesseramento
vediamo un po' cosa salta fuori