Ho verificato la terminologia e in effetti uno degli schemi del mio articolo era cannato.
L'ho corretto seguendo lo schema e la terminologia presi da questo topic, che mi paiono adeguati all'uopo:
http://www.4everb.net/forum/showthread.php?tid=28
Già sostituito anche sul portale.
Il testo dell'articolo invece lo lascio così, in particolare la successione delle reazioni che portano l'azoto organico a diventare gas e ad uscire dall'acquario.
Penso sia corretto e più logico dal punto di vista acquariofilo.
Per quanto riguarda la concentrazione di ossigeno, ho ricontrollato le mie fonti e ho fatto a testate con
stefano66,
Grostik, Tuko e
Abra per 24 ore molto intense.
Alla fine abbiamo convenuto che la concentrazione di ossigeno varia dalla superficie alla profondità di 15 cm con andamento iperbolico (vedi schema incluso nell'articolo) e che la concentrazione non è nulla, ma si approssima a zero verso il fondo vasca.
I batteri riducenti riescono ugualmente ad operare poichè l'ossigeno che arriva per diffusione molecolare (e non quindi mediante movimento d'acqua) è comunque troppo poco per impedire che avvengano i processi anaerobici di nostro interesse.
In effetti, come risulta da alcuni scritti di Calfo e anche da Rovero, la denitrificazione avviene già a pochi mm sotto la sabbia fine e segue un andamento inversamente proporzionale alla quantità di ossigeno disciolto, diventando quindi quantitativamente rilevante solo dopo una certa profondità.
Tutte le fonti che abbiamo trovato (acquariofilia, ma anche depurazione industriale, depurazione civile, piscine...) concordano con l'affermare che, oltre i 15 cm, l'ossigeno non è presente e quindi avere un dsb di 15 o 555 cm è uguale.
Fino a 15 cm in sabbia fine l'ossigeno è presente... poco, ma c'è.