MI fa piacere poter dare una mano una volta tanto!!!!
La procedura è abbastanza semplice ma ci vuole un pò di attenzione:
1) Il ballast è al centro e la sua lunghezza è di circa 200mm, non è fissato alle plastiche ma solo appoggiato sul fondo.
2)Il nostro intento è di creare una finestra nella parte bassa della plafoniera in modo da accedere al vano interno da sotto e lasciare intatta la parte a vista.
3)Prendete come riferimento l'asse trasversale della plafoniera (la sua lunghezza totale è di 995mm), da li allontanatevi a destra e a sinistra di 130mm, tracciate delle linee guida e con il seghetto per tagliare il ferro eseguite due tagli lungo le linee.
NON AFFONDATE la lama perchè danneggiereste i cavi ed il ballast, il taglio deve essere profondo circa 5/6mm.
A questo punto con molta cura dovete tagliare longitudinalmente la plastica, il risultato sarà un foro rettangolare lungo 260mm, largo quanto la plafoniera e profondo 5/6mm.
4)Adesso il ballast è raggiunto, la morsettiera però non è proprio comoda da raggiugere perchè rimane nella parte superiore. Se necessario ruotate il reattore su se stesso di 180° e sarà tutto a vista, sganciate i fili e sostituitelo.
5)Con un taglierino o una lima togliete la sbavatura formata dal taglio sulle plastiche.
Adesso per riattaccare e siliconare correttamente la finestrella tolta, bisogna incollare all’interno della plafo, sul fondo, due rettangolini di plastica metà dei quali sono appunto incollati sulla p. E l’altra metà funge da supporto per il pèzzo che vogliamo incollare.
Due gocce di colla per fissare il tutto e si riempie tutta la fessura rimasta (praticamente lo spessore della lama)con del silicone.
Nel mio caso ho fatto un pò più di fatica perchè oltre a sost. il ballast ho anche accorciato la plafo di 196mm.
Vista la mia maccaronica proprietà di linguaggio probabilmente alcuni passaggi saranno un pò confusi.................
Se ci sono problemi ........e ci saranno.........fatemi sapere sono a disposizione!!!
Ho anche delle foto ed eventualmente in settimana le allego.
Saluti Andrea
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