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Anche se non e' stata volontaria l'ibridazione rimane sempre una pratica da non sostenere perche' i ciclidi possono dar luogo a migliaia di incroci e cosi' si perdono tutti i comportamenti particolari e le forme di questi pesci che rappresentano il massimo fenomeno di evoluzione presente sulla terra.
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Pienamente daccordo con te per quanto riguarda la tutela dell'ambiente e dei loro abitanti in natura.
Inoltre è giusto che le linee originali vengano mantenute...ma non concordo nel fatto che nuove ibridazioni circoscritte a pesci tenuti in cattività siano così da sconsigliare.
Non sono daccordo nella pratica "artificiale" di ibridazione, come quella di prelevare i pesci e "spremerli" per indurre la fecondazione...ma quando la cosa viene spontanea (le rare volte che accade) comunque non la vedo una cosa così negativa.
Anche in natura l'ibridazione esiste ed insieme alle mutazioni è il primo stadio basilare dell'evoluzione delle specie...ed è grazie ad essa che si sono evoluti comportamenti così complessi come quelli a cui assistiamo oggi.
Inoltre non è detto che si perdano quei comportamenti particolari che ci portano ad amare così tanto i ciclidi..così come l'evolizione non ha un "massimo" ma può sempre migliorare e non è detto che gli ibridi non possano avere caratteri etologici superiori rispetto ai genitori.
Inoltre se si avesse seguito nell'acquariologia una linea solo conservatrice, molte delle specie oggi in commercio non ci sarebbero...come molte varietà di discus o guppy.
A mio avviso l'acquariologia deve seguire due linee...da una parte la conservazione delle specie così come erano originalmente...e dall'altra, qualora ci siano fenomeni di ibridazione spontanei, seguirne l'evoluzione...e magari sfruttarli per approfondire studi sull'evoluzione naturale.
Comunque sono idee personali, chiaramente non accettate da tutti.
Angel...