Ahhh....dimenticavo......questo è uno stralcio di interecetazione telefonica (sempre di questa indaginr) presa dal corriere.it:
Secondo gli investigatori «allarmanti sono i contatti e gli accordi tra lo stesso Moggi e Geronzi finalizzati alla ripresa del controllo tecnico e finanziario dell'A.S. Roma. Comportamenti che da un lato mirano ad asservire il presidente Sensi in occasione delle riconferme delle cariche federali e di Lega, dall'altro a eludere e neutralizzare la sua scomoda presenza all'interno del sistema calcio». Il 3 novembre 2004 Moggi parla con il figlio Alessandro sulla possibilità che entri nella dirigenza giallorossa, ma lui appare poco convinto. Questa eventualità viene discussa anche dall'amministratore delegato della Gea Franco Zavaglia il 19 novembre con il direttore sportivo dell'Udinese Pietro Leonardi. Così il colloquio viene ricostruito nel brogliaccio: « Zavaglia gli comunica che Luciano Moggi è andato da Cesare Geronzi per valutare la possibilità di far entrare il figlio Alessandro nella Roma come direttore generale ma, a suo dire, sia Chiara che il padre Cesare vedono questa operazione non particolarmente utile (evidentemente perché susciterebbe tutta una serie di polemiche da parte dell'ambiente gialorosso tradizionalmente ostile da anni all'organizzazione moggiana) ». I due ne parlano nuovamente 21 dicembre e Zavaglia « gli riferisce che Chiara Geronzi ha parlato con la "figlia" (riferendosi a Rosella Sensi) e costei gli ha detto che l'operazione sarebbe anche possibile però è opportuno aspettare un po' prima di far entrare Alessandro Moggi nei quadri dirigenziali di detta società (evidentemente riferito all'ostacolo Baldini da rimuovere) ».
Il cambio di allenatore
«La sequela di contatti telefonici — scrivono i carabinieri — conferma che l'operazione di controllo della società calcistica A.S. Roma è stata, poi, realizzata: anche la Roma è ormai una succursale dell'organizzazione moggiana, dopo aver eliminato i soggetti scomodi e contrari». In quel periodo «Luciano Moggi, tramite la Gea, si appresta a controllare il nuovo assetto sportivo della società, inserendo nei suoi ranghi l'allenatore Spalletti e giostrando, secondo le strategie di mercato proprie dell'organizzazione, i giocatori più importanti di quella squadra. Il 19 maggio 2005 Luciano Moggi parla con Fabio Capello, all'epoca allenatore della Juventus, «delinea i contorni dell'incontro con Rosella Sensi e subito emerge la circostanza che i due Club non saranno più ostili e la Roma non ostacolerà più il programma politico dei dirigenti juventini, ed in più si è dato inizio ad una collaborazione nel mercato dei calciatori con la cessione di alcuni di essi ». Il 25 maggio, nuova telefonata. « Capello informa Moggi della possibilità che il calciatore giallorosso Mancini possa cambiare società, mentre il dirigente bianconero conferma che la dirigenza della Roma ha dato disponibilità a cedere i giocati Mancini e Cassano.
Il verbale dell'ex ds Baldini
Moggi riferisce al suo interlocutore che per i giocatori non ci sono problemi e che l'importante è mettere l'allenatore giusto in modo che l'attività può essere svolta in maniera veloce e puntuale: "Il discorso del cambio è una cosa che parte in tromba! Senza nessun problema!" ». Moggi racconta anche che è riuscito a convincere Rosella Sensi a non tesserare l'allenatore Zeman e i due si mostrano ovviamente soddisfatti essendo questo allenatore accanito nemico dell'organizzazione e quindi un grosso ostacolo ai loro fini. Moggi fa poi riferimento a Geronzi comunicando al suo interlocutore che con Capitalia ha avuto un colloquio e che ha sistemato tutto per cui loro
La riconferma di Carraro
(riferito alla Roma) sono ormai sottomessi: « ...e mi sembra di averla convinta! Poi gli ho fatto parlà anche dal "capo" quindi non...si, no, ma adesso la situazione lì sta a posto, perché so andati alla Banca a parlare. Io gli ho fatto mettere tutto a posto, quindi dovrebbero stare agli ordini! ». Il 2 giugno Daniele Pradè, dirigente della Roma « chiede a Moggi di poter tesserare l'allenatore Guidolin ma il direttore generale bianconero esclude tale allenatore ed impone di prendere l'allenatore Spalletti. Pradè accetta tale disposizione e dopo avere riferito che l'unico eventuale problema è convincere Rosella Sensi, chiede a Moggi se è sua intenzione telefonare a Spalletti, ma Moggi risponde che non è necessario ».
Il 14 aprile 2005 Franco Baldini viene interrogato dai carabinieri. E afferma: «Quando le situazioni economiche ormai evidentemente pressanti che riguardavano in primis la società Italpetroli e conseguentemente l'A.S. Roma, è stato sottoscritto dalla famiglia Sensi un accordo per la ristrutturazione dei debiti pregressi con Capitalia e la diretta assunzione in Italpetroli come direttore generale di Bassi indicato espressamente dallo stesso istituto di credito. Da qui discendono una serie di eventi: il subentro di Rosella Sensi nella gestione anche formale della società e subito dopo si determina, chiaramente con finalità agevolatrici in termini di mercato sia esso strettamente riferito ai calciatori che soprattutto agli accordi sui diritti televisivi, ad un disgelo nei rapporti con la società dominante il sistema del calcio, ovvero la Juventus, sanciti dalla vendita del calciatore Emerson nonchè dal passaggio dell'allenatore Capello. In particolare il passaggio di Emerson era stato favorito da alcuni preventivi incontri tra Giraudo e la Sensi, che ha visto anche come propedeutica attività il contributo del sindaco di Roma Veltroni...».
Ecco perchè....mi rode un pochino........a noi per un sospetto di illecito (poi smentito dalla corte federale) ci hanno tolto la possibilità di partecipare alla Coppa Uefa e partiamo con 11 punti di penalizzazione.....e ci sono squadre che sul loro conto nonostante siamo emerse intercettazioni sospette....il prossimo anno giocheranno la champion di diritto e faranno una finale di Super Coppa Italiana...dopo aver perso la finale di Coppia Italia e essere arrivati al 5° posto in campionato
