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Questa specie, descritta da Newport nel 1847, è più comunemente nota come “Green Lace Shrimp” (Green "BIAK" Shrimp - Green lacer Shrimp - Short-wrist Shrimp - Long-haired Shrimp - Sulawesi Fan Shrimp - Crevette saltarelle koros - Atya brevirostris - Atyoida tahitensis) ed appartiene al genere Atyoida, di cui fanno parte appunto l’Atyoida pilipes e la A. bisulcata (Opaekala'ole), originaria delle isole Hawai, che si differenzia dalla pilipes per alcune particolarità del rostro, del telson (la coda) e dei pereiopodi.
È una specie nativa dell’indo-pacifico, dove ricopre un areale molto vasto comprendente Indonesia, Nuova Guinea, Filippine, Samoa, Fidji, Nuova Caledonia, Arcipelago delle Isole Marchesi (dove è noto alla popolazione locale come “Nipuu hinako”) e nella Polinesia francese.
La colorazione varia a seconda dell’umore e degli elementi cha la circondano, partendo da una base trasparente e variando dal marrone rossastro ad un blu chiaro (abbastanza tipica la colorazione bluastra), con il rostro ed i chelipedi biancastri; sul corpo inoltre sono facilmente visibili macchie, puntini e bandeggiature verdi o tendenti al bruno-dorato.
La specie solitamente misura tra i 5 e i 7 cm (la femmina è di dimensioni maggiori) e le aspettative di vita in una vasca adeguata sono anche di 5 anni.
Parametri ideali:
- pH 6 – 8 (6.5)
- dGH 5 - 15
- dKh 2 – 10 (8,5)
- temperatura 24° - 28°
(valore ideale dovrebbe essere un pH prossimo alla neutralità per facilitarlo nella muta)
Questo gamberetto è pacifico e socievole, ama vivere in gruppo (in branchi non inferiori ai 4 esemplari) ed è innocuo per qualsiasi specie di pesci e piante; tuttavia non gradisce assolutamente la presenza di pesci aggressivi o eccessivamente vivaci.
Particolarità di questa specie è la somiglianza alla “famosa” C. multidentata (Amano shrimps, ex Japonica), con la quale viene molte volta confusa se non osservata con attenzione.
Alimentazione
Detrivoro e filtratore, utilizza per nutrirsi le prime quattro zampe (chelipedi), che presentano una terminazione fornita di numerose setole, formanti un ventaglio. Questi ventagli vengono aperti in prossimità di una turbolenza nell'acqua e usati come raccoglitori per le particelle di cibo (infusori, naupli e altre sospensioni organiche).
Non è insolito, infatti, trovare questo timido crostaceo piazzato sotto il getto di rientro dell'acqua del filtro (dove passa gran parte del suo tempo) oppure mentre setaccia il substrato (questa volta con i chelipedi chiusi a pinzetta) alla ricerca del cibo.
Alcune fonti definiscono anche la possibilità che questi piccoli “filter feeders” possano nutrirsi di resti di pesci morti sul fondo.
Riproduzione
Dismorfismo: oltre alle dimensioni (il maschio raramente raggiunge le dimensioni della femmina), particolarità distintiva dei maschi sub-adulti ed adulti è la prima coppia di chelipedi, che è più sviluppata rispetto alle femmine, e l’ultimo paio di pereiopodi, dove si notano le appendici genitali maschili di forma sub-cilindrica.
Riproduzione: si tratta di una specie anfidroma, riproducendosi e sviluppandosi esclusivamente in acque salmastre e trascorrendo poi la vita adulta in acque dolci.
La riproduzione è di tipo indiretta (planctonic stage) ed è molto difficile, non si hanno notizie di sviluppo larvale in acquario.