Ciao a tutti,
dopo molto tempo torno sul forum e ho una domanda che mi sta girando in testa da un bel pò...
Quali possono essere gli effetti della consanguineità nella riproduzione dei nani americani?
Vi spiego la mia situazione: avevo due coppie di A. Borelli, entrambi con cicli riproduttivi di circa 25 giorni.
In entrambi i casi, solo la prima riproduzione è andata a buon fine e i piccoli sono sopravvissuti alle prime settimane. Mentre per una coppia i piccoli si sono sviluppati normalmente, la covata dell'altra è stata affetta da quello che sembra nanismo.
Dopo 7 mesi, una coppia di avannotti rimastami è di dimensioni di 3 cm circa (femmina) e 2,5 (maschio).
Inoltre, tutte le altre nidiate non sono state portate avanti con successo, nonostante io non abbia cambiato nulla dell'alimentazione (naupli di artemia dopo l'inizio del nuoto libero per 3 volte al giorno nei primi 10 giorni) e i valori della vasca siano costanti da mesi. La presenza di Nannostomus Beckfordi sembra piuttosto ininfluente, così come quella di Otocinclus e Crossochelius.
Possibile che la consanguineità determini una mortalità delle nidiate?
Quali sono i fattori che possono distruggere covate di 25
avannotti in meno di 7 giorni? Durezza e ph come possono influire sugli avannotti già nati?
Ho letto anche che i piccoli di Borelli sono più piccoli degli avannotti tipici di Apistogramma, per cui possono essere nei primi giorni incapaci di nutrirsi di naupli, che sarebbero troppo grandi.
E' possibile?
Grazie a tutti delle risposte!