Partiamo dal fatto che le piante assorbono nutrimento in base alle loro preferenze (radici o foglie) e successivamente in base a dove lo trovano (radici o foglie) ... e non dimentichiamoci delle radici aeree
Detto questo è possibile 'nutrire' le piante sia attraverso il solo fondo sia solo in colonna (praticamente fertilizzando la sola acqua)e, naturalmente, in tutti i gradi intermedi.
Fertilizzare il fondo implica anche togliere del nutrimento alle alghe mentre fertilizzare in colonna implica una fertilizzazione più 'facile' e 'comoda' ... ma che va fatta con cognizione di causa per evitare errori (più facile a dirsi che a farsi).
Si potrebbe dire che un buon fondo svolge un ruolo di 'tampone' in caso di dosaggi in colonna non proprio corretti ... fino a quando parliamo di 'carenze, in casi di 'eccessi' c'è poco da fare se non cambiare l'acqua ...
L'altro fondamentale scopo del fondo è quello di permettere l'ancoraggio delle piante e, sia in base alla tipologia di pianta sia in base alla morfologia del substrato utilizzato (sabbia, ghiaietto, pietroline e via via aumentando le dimensioni) e della sua porosità per permettere un migliore attecchimento delle radici, la facilità o meno con cui le piante si espandono.
Per farti capire meglio della calli stolona meglio in un substrato fine tipo la sabbia che in uno grossolano che non gli da neanche possibilità di ancorarsi (immagina dei ciotoli di fiume piuttosto grandicelli).
Infine giustamente è stata evidenziata la capacità di alcuni fondi di 'trattenere' i nutrienti delle piante e quindi sono degli ottimi 'tamponi' e/o 'riserve' nutritive'.
Consiglierei una lettura a questo ottimo articolo:
http://www.aquagarden.it/articoli/68_fondo.asp
Riguardo il cavetto direi che aiuta se si sceglie, come metodo di conduzione primaria, la fertilizzazione in colonna in quanto contrasta il deposito delle sostanze nutritive nel fondo mantenendole, nel suo piccolo, in colonna.
Se non si ha molta voglia di 'approfondire' la conoscenza della fertilizzazione meglio affidarsi di più al fondo
Un ultimo consiglio spassionato: meglio un fondo di un unico materiale piuttosto che uno a 'strati' che, nel lungo periodo, finirà per mescolarsi del tutto
