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Dunque Paolo,
lungi da me il cercare la polemica, ma mi ci stai tirando per i capelli!
Non posso avallare e lasciare in pasto agli utenti del forum tecnicamente meno preparati dei concetti tecnici che non tenendo conto delle più elementari leggi della fisica risultano palesemente errati e fuorvianti. Più volte ho letto grosse baggianate su questi temi su questo e su altri forum. Perciò vorrei portare all'attenzione qualche concetto e qualche numero per capire di che cosa stiamo parlando.
In campo idraulico il coefficiente di cavitazione risulta direttamente proporzionale alla differenza tra la pressione media locale e la tensione al vapore del liquido la quale varia a sua volta con la temperatura. in generale quando questa differenza tende a zero cominciano a formarsi bolle di vapore all'interno del liquido.
Il nostro liquido è l'acqua per cui facciamo un esempio pratico noto a tutti: a 100 gradi sappiamo che l'acqua bolle, infatti a questa temperatura alla pressione del livello del mare (1 atm) la tensione di vapore dell'acqua è pari alla pressione atmosferica, la differenza tra le due pressioni tende quindi a zero.
Ora prendiamo in esame l'acqua alla temperatura che possiamo trovare nei nostri acquari, supponiamo, giusto per esagerare, di avere l'acqua a 35 gradi! A questa temperatura la tensione di vapore ammonta a circa 0,055 atm. e quindi per poter avere la formazione di bolle mancano circa 0,945 atm. Tradotto in colonna d'acqua, e quindi in prevalenza necessaria, se la colonna d'acqua corrispondente ad 1 atm è di circa 10 m., 0,055 atm corrisponderanno a circa 55 cm. Facendo la differenza otteniamo 9,45 metri che è su per giù la prevalenza necessaria perchè una pompa possa generare cavitazione trasportando acqua alla temperatura di 35 gradi. E questo solo se la ripresa fosse totalmente occlusa!
Dal momento che le prevalenze delle nostre pompe generalmente non superano 1 o 2 metri, ne deduco che in nessun filtro da acquario si potrà mai verificare il fenomeno paventato.
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