faby,
Non ho detto che calcolo la concentrazione di co2 basandomi solo solo sul ph, ma capisco di aver commesso un errore nell'indicare cosa utilizzo. "Misuro" la concentrazione di co2 con i test permanenti a reagente liquido, insomma, quelle palline di vetro che metti in acqua e cambiano colore in base alla concentrazione di co2.( che tutto sommato misuarano il ph)
Non è un metodo che ti permette di dire quanta co2 hai, ma a occhio vedi sempre se è tutto ok...
anche perchè ad esempio, se misurassi kh e ph e incrociassi i valori per estrarre il ph, siamo sicuri che otterrei un dato veritiero o più preciso della mia grossolana lettura? la formula regge in presenza di sola co2 come acidificante (il meglio sarebbe vasca con sola acqua e diffusore di co2), ma se penso ad esempio una vasca con amazonia II....non so quanto il dato sia utile...(per chi non lo sapesso, l'amazonia II è un substrato che viene utilizzato al preciso scopo di abbassare il ph).
il test sul ferro....potrei dire dipende quale..anche perchè non tutti rilevano tutti i tipi di ferro.
e tarare un protocollo di fertilizzazione in proporzione alle carenze/esuberi di ferro, è tanto approssimativo quanto fertilizzare ad "occhio".
po4 e no3, nelle vasche di questa sezione, passato lo start up andrebbero somministrati e non considerati come inquinanti, quindi forse il test si potrebbe usare come misuratore del tasso di assorbimento.
tralasciamo poi il fatto che mi pare un pò limitato pensare di controllare un sistema altamente instabile, basandosi su 5-6 valori misurati in modo approssimativo...
Detto questo, piuttosto che investire approssimativamente 100E in una mera illusione di controllo sarebbe meglio se si spendesse di più in fase di allestimento come qualità dei materiali usati, il forum è pieno di gente che hai i set di test fighissimi e costosissimi e poi mette ( e a volte nemmeno quello) il substrato tetra (banale esempio) o miscela la flourite con il ghiiano per risparmiare qualche euro.
