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Allestimento e Manutenzione DolcePer parlare di come allestire ed arredare la vasca, per avere consigli sul layout e la disposizione di piante, rocce, ciotoli, legni e radici, delle tempistiche di maturazione ed introduzione di piante ed animali, e di come e quando effettuare la manutenzione in modo corretto.
livia,
Ti sei spiegata benissimo!!!
Il punto è , che noi in vasca del veleno non lo mettiamo...
Il discorso , più che altro , era di gestione.
Se ho una vasca di grande capacità (mettiamo 300 litri) , è chiaro che posso permettermi , una volta tanto , di sbagliare le dosi dei mangimi per i pesci , oppure le dosi dei fertilizzanti , magari passandola liscia e senza causare gravi disastri...E questo anche senza effettuare cambi parziali , per correggere questo errore.
Se la stessa cosa avviene in un 30 litri , mi sembra chiaro che i rischi potenziali sono maggiori , e ho più possibilità di andare ad intaccare l'equilibrio della vasca.
Per forza di cose , una vasca di volume inferiore , richiederà una maggiore attenzione nel dosaggio dei fertilizzanti e degli alimenti dei pesci.
Devo dire che sono d'accordo con te in questo , anche se credo ugualmente che anche in un volume ridotto , con le dovute attenzioni e in una vasca di una certa maturità , l'intervallo tra un cambio parziale e l'altro (nelle condizioni ideali di pochi pesci-tante piante) , si possa certamente diluire senza incidere sul generale equilibrio del piccolo ecosistema.
Io ho 2 acquari , di cui uno è un Mirabello 30 (30 litri lordi , il secondo in firma) , avviato nel maggio del 2003.La popolazione di partenza (eccessiva , lo so!!! ) , era composta da 10 Paracheirodon axelrodi (cardinali).
La vasca , è tutt' oggi in funzione , ho pulito solo una volta i materiali filtranti , ho valori stabili che non si schiodano neppure a morire , ho cambiato solo di recente la lampada visto che ho cambiato layout alla vasca ( fondo e filtranti sono sempre gli stessi ) ma , cosa più importante , della popolazione iniziale , ho ancora 6 dei miei amatissimi cardinali.Gli altri li ho persi 2 anni fa , a causa di una ictyo occorsa dopo il trasloco e che , nel caos del momento , non sono riuscito , purtroppo , a curare per tempo...
Bene , ti devo dire che ho ripreso ad effettuare cambi bisettimanali in questa vasca solo recentemente (in quanto ho ridotto drasticamente la massa vegetale), ma questo acquario per lungo tempo è andato avanti con cambi ridottissimi , dell'ordine di 4 litri al mese (medi) , senza che si verificassero mai problemi di sorta , e senza mai riscontrare malattie nei pesci o carenze alle piante (per inciso Anubias e Microsorum , quindi piante a crescita piuttosto lenta).Inoltre , di alghe nessuna traccia...
Ed è anche capitato che, trovandomi per lunghi periodi fuori casa per lavoro , i cambi fossero ancor meno frequenti...
Ho sempre alimentato adeguatamente i pesci , non ho mai fornito CO2 , fertilizzante liquido della Ottavi una volta a settimana.
I nitrati si sono sempre mantenuti bassi , ed i valori , come dicevo stabili.
Ora la domanda è: questo è normale? Secondo i nostri ragionamenti non tanto , perchè una gestione così "pigra" , in un volume d'acqua tanto ridotto , avrebbe dovuto creare sicuramente dei problemi ,alla lunga.
Allora perchè così non è?
Non è detto che ci debbano essere problemi. La gestione "alla Walstad" richiede una basca con "basso metabolismo": molte piante (a crescita lenta) e pochissimi pesci. dato che gli acquari solitamente sono:
- iperfertilizzati, con molta luce e CO2;
- super affollati di pesci
la gestione Walstad risulta impossibile.
I cambi parziali servono, oltre che a tenere a bada NO3 e PO4, a reimmettere tutti gli oligoelementi che altrimenti verrebbero a mancare (la Walstad ovvia al problema aggiungendo dolomite al terriccio, per cui è il suolo che restituisce parte dei sali gli elementi necessari alle piante, il resto viene dai rabbocchi con acqua di rubinetto).
Questo non sarebbe possibile in un acquario con acqua tenera e PH bassissimo (i carbonati andrebbero in soluzione subito alzando immediatamente il PH, i rabbocchi indurirebbero l'acqua poco a poco).
Nello stesso modo non sarebbe possibile gestire una vasca olandese (molta luce, piante che crescono in maniera "accellerata") per via del consumo continuo di nutrienti (mancherebbe CO2, ferro, ecc.) e le piante sarebbero "strozzate" nella crescita, manifestando carenze.
La gestione "low tech" pura è semplicemente non molto consigliata per chi comincia a interessarsi di acquariofilia (e sa reagire per tempo alle invasioni algali, ad eventuali carenze delle piante, all'aumento di carico organico da parte dei pesci, ecc.). Per un acquario con valori che tendono a sballare (come può essere quello di un principiante) un bel cambio d'acqua (fatto opportunamente) è un po' un "reset" dell'acquario che permette di ritornare alle condizioni ideali per la stabilità del sistema vasca.
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Scambio endler e piante varie con ampullarie e caridine. Scambio a mano a FI e prov.
Seguo con interesse il topic.
Personalmente non ho le competenze per rispondere, ma credo che valga la pena dare un occhiata a questo sito: http://www.acquariofiliaemicroscopia.it/
Ed eventualmente contattarne il gestore (lo trovate qui in forum col nome di linneo).
Solo un appunto: non è vero che non inseriamo veleni. O meglio, noi non li inseriamo da fuori ma all'interno dell'acquario vengono formate dai batteri endo ed eso tossine che varrebbe la pena non fare accumulare.
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La porta meglio chiusa, é quella che si può lasciare aperta
ilVanni, vesperio,
grazie degli interventi , entrambi utili per approfondire quanto più possibile l'argomento... ilVanni,
nello specifico , non mi interessa il metodo walstad in toto; voglio dire che non mi interessava in questo momento argomentare sul fondo di terriccio da giardino , piuttosto che il posizionamento della vasca di fronte ad una finestra per farle prendere luce solare , del mantenere le piante in vaso per prevenire l'allelopatia , tutte tecniche proprie del metodo walstad.
A me interessa capire se , in una vasca con una corretta proporzione tra la biomassa vegetale e quella animale (il tutto sbilanciato verso la prima) , i cambi parziali TROPPO RAVVICINATI (scusate il maiuscolo , ma era solo per non rischiare di venire frainteso... ) , possano essere più dannosi che utili...
E questo , anche in una vasca che possiamo definire High Tech , anche se , torno a ripetere , nello specifico non credo che necessariamente ci debba essere l'equivalenza High tech= cambi frequenti...
Tra l'altro , mentre questa discussione si arricchisce di nuovi elementi di valutazione , mi sono ripreso a leggere un libro che si intitola "Le malattie dei pesci d'acquario" , di Massimo Millefanti (specialista in patologie di animali esotici).
Al fondo del libro , l'autore fornisce quelle che , a suo dire , sono le corrette operazioni da effettuare per manutenzionare correttamente l'acquario;
riporto due righe , a mio avviso significative:
"INTERVENTI MENSILI
.....
.....
- controllo del livello dell'acqua , aggiungendone se necessario per compensare l'evaporazione.Naturalmente si farà attenzione che l'acqua aggiunta abbia caratteristiche compatibili con quella già presente in vasca; .......Solo nel caso in cui si fossero accertati gravi squilibri , sarà necessaria la sostituzione parziale dell'acqua , che interesserà circa il 20% del volume totale e dovrà essere effettuata con gradualità e cautela." pag.163 ed. DeVecchi.
Riccolegandomi anche all'interessante contributo di vesperio, (quel link che hai postato , merita come minimo di essere ben evidenziato... ) , e alle esperienze PRATICHE , che si sperimentano in vasca , sembrerebbe proprio che non sia necessario ravvicinare troppo i cambi per la salute dei pesci...
Cosa ne pensate?
Esatto, il veleno era un esempio per spiegare quello che ha detto vesperio,
Comunque il carico organico di 6 cardinali non è molto e anche se la vasca è piccola e le piante sono a crescita lenta c'è comunque un certo assorbimento di queste sostanze, che non raggiungono livelli tossici molto rapidamente...se lasci la vasca a se stessa per un anno facendo solo rabbocchi alla fine la situazione precipita perché la concentrazione delle sostanze tossiche aumenta costantemente...lentamente, ma costantemente...
mi sono persa un post...
Sinceramente penso che il sistema in teoria funziona in tutte le vasche, ma nella pratica solo sulle vasche grandi...
Fare cambi d'acqua frequenti sicuramente porta ad uno squilibrio del sistema, visto che nella maggior parte dei casi l'acqua che togli ha valori diversi rispetto a quella nuova che inserisci, ma secondo me bisogna considerare il fatto che stiamo parlando non di sistemi naturali, ma di sistemi artificiali, che per definizione funzionano grazie all'intervento umano...nell'acquario "medio" (come dimensione) si crea uno squilibrio maggiore lasciandolo senza manutenzione (visto l'accumulo di sostanze tossiche per i pesci) rispetto a cambi d'acqua, che se fatti con le dovute precauzioni non portano a grossi squilibri...
Il punto è , che noi in vasca del veleno non lo mettiamo...
la mia era una battuta chiaramente , e la tua spiegazione è stata chiarissima; il punto però che mi premerebbe chiarire è che , come dalla citazione tratta dal libro che ho riportato prima , e dalla esperienza di alcuni aquariofili , i cambi parziali non sono visti come operazioni di manutenzione ordinaria da eseguire in vasca , ma piuttosto come operazioni occasionali , da eseguire se si riscontra che qualcosa non va...
In sostanza , capisco che ogni tanto un cambio va fatto , pena l'accumulo di sostanze potenzialmente dannose , che potrebbero compromettere la vita degli organismi ospitati ; mi chiedo però se sia realmente necessario un cambio del 20% ogni 2 settimane (cioè del 40% al mese) , in una vasca correttamente piantumata (e quindi sempre "assetata" di nutrienti) , e correttamente gestita.
Il dubbio è che , questo tipo di gestione , tenda a togliere dalla vasca , richiedendo quindi continui inserimenti dall'esterno (sotto forma di maggiore fertilizzazione per le piante , ad esempio)...
Guarda, dopo tutto il discorso che ho fatto devo dire che personalmente, se faccio un cambio del 20% ogni due mesi è perché sono in vena di grandi pulizie... tengo anche una vasca senza il filtro...
Secondo me in vasche avviate cambi dell'acqua ogni due settimane non sono necessari, anzi, se la vasca è molto piccola e poco equilibrata dal punto di vista piante/animali si ottiene l'effetto opposto...però dipende anche da quali animali ci tieni dentro...pesci come i neon non sporcano molto, ma io ho dei tritoni che producono più di quanto mangiano e in quel caso se non fai cambi d'acqua frequenti li vedi nuotare nelle loro deiezioni...
Fare cambi solo se si nota che c'è qualcosa che non va implica una notevole capacità di osservazione, nel senso che capisci ad occhio osservando le piante e il comportamento degli animali se va tutto bene, oppure un costante controllo dei valori della vasca, che in termini economici e di tempo alla fine ti conviene fare il cambio e tanti saluti...
In ogni caso ripeto, secondo me è tutta una questione di dimensioni...se una vasca è sufficientemente grande da permettere il naturale svolgimento di tutti i cicli (azoto, carbonio ecc...) puoi anche non toccarla mai se non per fare i rabbocchi, perché a quel punto entrano nel gioco anche i decessi degli animali, le piante marcescenti ecc...diciamo una versione in miniatura della terra nel suo insieme...ma per fare una cosa del genere direi che bisogna stare sopra i 500 litri...riprendendo il paragone del veleno, se uno scalare (tanto per dire un pesce grande) muore in 50 litri e non lo togli fa uno schifo, se muore in 500 e non lo togli non se ne accorge nessuno e la sua decomposizione restituisce le sostanze all'acquario...
A questo va aggiunta la nutrizione degli animali, ogni volta che metti del cibo intervieni sull'equilibrio dell'acquario perché introduci qualcosa che prima non c'era...
Mi sa che ho divagato troppo vero?
secondo me no , anzi hai centrato perfettamente il punto focale ...
soprattutto questa frase
Quote:
A questo va aggiunta la nutrizione degli animali, ogni volta che metti del cibo intervieni sull'equilibrio dell'acquario perché introduci qualcosa che prima non c'era...
è molto interessante , in quanto proprio il giornaliero ( e in alcuni casi abbondante) apporto di cibo ai pinnuti , apporta nel contempo nuovi elementi al piccolo sistema , che massimizzerà lo sfruttamento di queste nuove risorse , sotto forma di nutrimento anche per le piante e le colonie batteriche presenti in vasca...
Mi pare che i nostri punti di vista , alla fine , non siano molto differenti , e che pure tu utilizzi il metodo "pigro"...
Quote:
Guarda, dopo tutto il discorso che ho fatto devo dire che personalmente, se faccio un cambio del 20% ogni due mesi è perché sono in vena di grandi pulizie... tengo anche una vasca senza il filtro...