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Io uso un prodotto analogo in aggiunta alla CO2 e alla normale fertilizzazione. Non toglierei la CO2, che garantisce un controllo dell'acidità e valori costanti di carbonio in vasca.
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Giorgio Fonda
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Ciao,
Il fatto è che io non'ho la CO2, volevo solo sapere se può minimamente avvicinarsi
Di certo non lo so. Le piante hanno bisogno di carbonio per la fotosintesi, non necessariamente di CO2. La CO2 è il mezzo più facile ed economico per garantire il carbonio in maniera costante e controllata.
I prodotti liquidi vanno dosati quotidianamente, il che comporta un certo lavorìo.
Oltre a quello che citi, che non conosco, vi è quello dalla Seachem e quello dell'Easy Life. Ne avevo sentito parlare sul forum come di efficaci antialghe, e in questa veste li ho provati, notando, oltre alla progressiva sparizione delle alghe a pennello (non ce ne erano tantissime), un forte aumento della rigogliosità e della velocità di crescita delle piante, fino dalla prima settimana di utilizzo (alla dose massima consigliata).
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Giorgio Fonda
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Ciao,
Il fatto è che io non'ho la CO2, volevo solo sapere se può minimamente avvicinarsi
Come (quasi) sempre, non si può generalizzare.
Occorre capire in quale vasca vorresti utilizzarla, cioè con quali piante, con quali luci e con quale fertilizzazione di supporto. Sempre questo che la CO2 si usi esclusivamente per il suo ruolo di donatore di carbonio (e non anche come regolatore di pH e compagnia varia).
Poi occorre capire che si intende per apporto di carbonio liquido: cioè capire qual'è il "principio attivo" introdotto in vasca. Non è che stiamo parlando di acido citrico? In questo caso ci sarebbe senz'altro l'apporto di carbonio, ma dalla "entrata posteriore" più che da quella "principale". Perchè l'acido in questione entrerebbe direttamente nel "Ciclo di Krebs" (quello della respirazione cellulare per intenderci) e si otterrebbero energia (spendibile in accrescimento e sviluppo tissutale) "eterotrofa" più che "autotrofa" (da fotosintesi). Sarebbe quindi un pò come "viziare" le piante, facendole più assomigliare a degli organismi eterotrofi (come gli animali) che ad organismi, appunto, autotrofi.
Insomma, l'argomento è un pò complesso e ci sarebbe da scrivere un pò per trattarlo a dovere......
P.S.: io personalmente ho gestito un piccolissimo acquario di soli 6 litri netti senza CO2, ma con l'apporto di Seachem Excel. Dentro c'erano calli ed Eleocharis e la loro crescita è stata continua e rigogliosa......
Ciao,
Il fatto è che io non'ho la CO2, volevo solo sapere se può minimamente avvicinarsi
Come (quasi) sempre, non si può generalizzare.
Occorre capire in quale vasca vorresti utilizzarla, cioè con quali piante, con quali luci e con quale fertilizzazione di supporto. Sempre questo che la CO2 si usi esclusivamente per il suo ruolo di donatore di carbonio (e non anche come regolatore di pH e compagnia varia).
Poi occorre capire che si intende per apporto di carbonio liquido: cioè capire qual'è il "principio attivo" introdotto in vasca. Non è che stiamo parlando di acido citrico? In questo caso ci sarebbe senz'altro l'apporto di carbonio, ma dalla "entrata posteriore" più che da quella "principale". Perchè l'acido in questione entrerebbe direttamente nel "Ciclo di Krebs" (quello della respirazione cellulare per intenderci) e si otterrebbero energia (spendibile in accrescimento e sviluppo tissutale) "eterotrofa" più che "autotrofa" (da fotosintesi). Sarebbe quindi un pò come "viziare" le piante, facendole più assomigliare a degli organismi eterotrofi (come gli animali) che ad organismi, appunto, autotrofi.
Insomma, l'argomento è un pò complesso e ci sarebbe da scrivere un pò per trattarlo a dovere......
P.S.: io personalmente ho gestito un piccolissimo acquario di soli 6 litri netti senza CO2, ma con l'apporto di Seachem Excel. Dentro c'erano calli ed Eleocharis e la loro crescita è stata continua e rigogliosa......
Questo è interessante, sia il fatto che l'acquario (per quanto piccolo) funzionasse senza CO2 (io non sono mai riuscito a far crescere bene le piante senza CO2), sia il discorso sul viziare le piante.
Vuoi dire che, una volta abituate le piante ad essere alimentate con il "carbonio liquido", abbandonano la via normale della fotosintesi per ciucciarsi comodamente la pappa pronta?
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Giorgio Fonda
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io non sono mai riuscito a far crescere bene le piante senza CO2
Questo dipende da che piante vogliamo far crescere. Specie ad esempio come i muschi, Anubias, Microsorum, Ceratophyllum, Vallisneria ma anche Echinodorus o Cryptocoryne crescono bene anche senza CO2 (ma ovviamente meglio con essa).
Io nella mia vaschetta ho utilizzato l'Excel invece della CO2 perchè un impianto del genere in 6 litri netti sarebbe risultato comunque ingombrante e sovradimensionato e perchè la calli e l'Eleocharis senza CO2 stenterebbero. Ed inoltre, con le dosi di Excel per 6 litri, la cosa mi conveniva anche economicamente. Diversamente se avessi dovessi dosare per un'acquario da 100 o 200 litri.
Quote:
Vuoi dire che, una volta abituate le piante ad essere alimentate con il "carbonio liquido", abbandonano la via normale della fotosintesi per ciucciarsi comodamente la pappa pronta?
No. Nient'affatto. La fotosintesi la fanno comunque. Ma quando si somministra "il carbonio liquido", diciamo che gli equilibri fisiologici nelle cellule vegetali si spostano più dalla parte della respirazione, cioè di quel processo che permette di utilizzare l'energia dei composti organici (prevalentemente carboidrati) prodotti proprio dalla fotosintesi. In pratica il ritmo di crescita cellulare è maggiore rispetto a quello della produzione "normale" di zuccheri, perchè gli zuccheri gli vengono forniti dall'esterno.
Grazie, Andrea, dei chiarimenti.
Ora c'è da chiedersi se ha senso il regolare utilizzo del "carbonio liquido" nella normale fertilizzazione. In caso di assenza di CO2, ok, può essere un'alternativa in determinate situazioni.
Io ho due vasche (200 e 300 litri) con CO2, ma anche con grossi ciclidi ottimi produttori di schifezze varie. Le piante qui hanno una funzione di filtraggio e di contrasto delle alghe, per cui più le piante crescono, meglio è. In effetti da quando ho iniziato a somministrare l'intruglio le piante crescono molto di più e le alghe sono sparite.
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Giorgio Fonda
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In effetti da quando ho iniziato a somministrare l'intruglio le piante crescono molto di più e le alghe sono sparite.
Certo
Questo perchè, con l’apporto di carbonio affiancato ad una equilibrata fertilizzazione di elementi nutritivi (e con luce corretta), si mettono in grado le piante di competere e vincere sulle alghe per l’utilizzazione delle risorse. Infatti quest’ultime, rispetto alle prime, posseggono un grado di adattamento maggiore alle condizioni ambientali e alle sue variazioni, ma d’altra parte non hanno quelle strutture evolutive che permettono alle piante di vincere a parità di fattori performanti. Cosicché, se i parametri ambientali sono ottimali per la crescita VEGETALE, allora le piante sono più brave a sfruttarne i vantaggi (in termini sia qualitativi che quantitativi), ma se tali parametri perdono di equilibrio o fuoriescono dal range ideale, allora ecco che le alghe ne approfittano e si espandono. Del resto in natura esistono moltissimi ambienti acquatici ricchi di alghe e privi di piante superiori, ma nessun habitat sommerso ricco di piante e senza alghe……
Ora, riguardo al fabbisogno di carbonio, è evidente che le piante superiori ne richiedano una quantità maggiore per produrre (attraverso la fotosintesi) carboidrati, grassi ed aminoacidi, al fine di sviluppare e accrescere i loro tessuti, molto più “ricchi” ed eterogenei di materia organica rispetto ai tessuti algali.
Ma se noi glie li forniamo (ovviamente in forma assimilabile e in concomitanza con un apporto proporzionale di macro e micro elementi), allora le piante si ritrovano ad accrescersi molto meglio e più velocemente.
L’unico mio dubbio (che prima o poi spero di provare a soddisfare sperimentalmente) e se questo “surplus” possa, a lungo andare, “viziare” (nel senso di alterarne gli equilibri) la fisiologia delle cellule vegetali delle piante e farle dipendere, in parte, da tali somministrazioni.