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Chimica, biocondizionatori ed integratori dolcePer parlare dei valori dell’acqua, del modo per mantenerli sotto controllo, dei test per le analisi e degli integratori e biocondizionatori .
un mio amico ha un acquario da 170 litri con filtro interno e un neon da 30watt 10000k che avrà 3 anni.pesci:2 scalari xxl,2 beta femmina,2 pesci rossi,3 neon, 2pescetti azzurri e 3 gibbicep da 10 cm.SON 3 MESI CHE NN CAMBIA L ACQUA!!E I PESCI NUOTANO PACIFICI SENZA LITIGARE -05 Qualcuno mi spieghi il perchè!altrimenti le ore che passo a leggere i minimi particolari per i miei acquari risulterebbero vane
perchè dovrebbero litigare, gli scalari stanno convivendo con pesci di indole pacifica............per i cambi d'acqua se la vasca è matura ed è avviata da anni, è normale che l'equilibrio chimico sia stabile e difficilmente i valori possono sballare di colpo...............
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Sii avido di ascoltare e non di parlare.
"A parità di fattori la spiegazione più semplice tende ad essere quella esatta" (rasoio di Ockham)
Personalmente in una mia vasca, ho portato avanti proprio un esperimento simile....una vasca condotta (se così si può dire) senza manutenzione per più di un anno.
Se la vasca e ben equilibrata e matura da diverso tempo si può tranquillamente ottenere tale risultato.......
Attenzione però a non spingere oltre.....le alghe sono sempre in agguato e una loro proliferazione è sempre da tenere in considerazione !!!
Personalmente in una mia vasca, ho portato avanti proprio un esperimento simile....una vasca condotta (se così si può dire) senza manutenzione per più di un anno.
Se la vasca e ben equilibrata e matura da diverso tempo si può tranquillamente ottenere tale risultato.......
Attenzione però a non spingere oltre.....le alghe sono sempre in agguato e una loro proliferazione è sempre da tenere in considerazione !!!
Ho provato anche io a condurre una vasca in modo simile circa 6 mesi, valori dell acqua stabilissimi, ma oltre il problema alghe sempre in agguato, ho riscontrato una completa stasi delle piante, nonostante concimazione adeguata e somministrazione di CO2, da quel momento i valori di NO3 hanno incominciato a salire .
Ho fatto una ricerca approfondita, e ho scoperto che, col tempo con i prodotti usati, i mangimi e il metabolismo piante e pesci, si concentrano delle molecole, che fanno da inibitori della crescita, l' unico modo per asportarle/diluirle sono i cambi parziali di acqua
pclaudio, la crescita delle piante è influenzata da svariati fattori. Con conosco bene il concetto che tu esprimi circa "
Quote:
si concentrano delle molecole, che fanno da inibitori della crescita, l' unico modo per asportarle/diluirle sono i cambi parziali di acqua
"
I fattori per una costante crescita delle piante sostanzialmente sono due luce e nutrimenti (e per nutrimenti intendo anche CO2)
Ma anche in questo caso per la luce ci sono diversi fattori che la rendono più o meno afficace (intensità, temperatura colore, ecc.) e per la fertilizzazione diversi protocolli più o meno efficaci.
Da quello che ne sò l'unico modo per far inibire l'assorbimento dei nutrimenti da parte delle piante è la mancanza dei macroelementi (NPK) in loro assenza tutti gli altri non vengono metabolizzati a dovere dalle piante e pertanto restano in colonna a disposizione delle alghe che si adattano a tutte le situazioni.
Nel tuo caso bisognerebbe valutare molti fattori, ma di certo la crescita delle piante non è legata ai cambi parziali
Sò che la materia è complessa, tento di addentrarmi più in profondità nel concetto espresso precedentemente.
Le piante per svilupparsi in modo armonico devono tenere in contatto tra di loro le varie parti( es. foglie e radici) non avendo un sistema nervoso deputato a farlo utilizzano sitetizzandole varie molecole, che potremmo definire fitoormoni, ne cito solo due per semplificare il ragionamento Le auxine che favoriscono lo sviluppo fogliare, ma inibiscono quello radicale e L'acido abscissico che inibisce fortemente lo sviluppo fogliare, ma non quello radicale.
Ne deduco che se la concentrazione di quesi due fitoormoni arriva a livelli critici, la pianta avrà la crescita inibita.
Cosa è in relazione con i cambi d' acqua, se ci pensiamo in natura , le piogge sono i nostri cambi parziali diluiscono e dilavano certe sostanze "vecchie" portandone altre "nuove"
Cosa ne pensate di questa teoria
Non sono nè un biologo nè un botanico, ma penso di avere una certa esperienza e dimestichezza con le piante d'acquario e ribadendo i concetti prima espressiti aggiungo che comunque i cambi d'acqua per "norma" vanno fatti ogni settimana o al massimo ogni 15 giorni....questo almeno recita il "decalogo" del buon acquarofilo.
Per quanto riguarda auxine e acido abscissico non te ne sò parlare, ma deduco che la concentrazione di questi fitoormoni arriverebbe a livelli critici in circostanze ben determinate e che soprattutto si parli di piante terrestri e che (può darsi) che la presenza di uno escluda l'altro.
Le piante per acquari hanno la possibilità di assumere gli elementi nutrtivi sia in ambito fogliare che radicale essendo oltre che interrate immersi nell'acqua che veicola i nutrimenti e li mette a disposzione delle foglie cosa che invece non accade eccetto che per la luce in ambito terrestre.
Poi la mia esperienza mi porta a dire di non aver mai visto delle piante fermarsi nella crescita pur avendo a disposizione sia i macroelementi NPK che i micro che luce che CO2
A mè è capitato con la prova di cui ho parlato prima, e ti assicuro che avevano a disposizione tutto macro, micro, luce e CO2, è appunto questo che mi ha fatto pensare, e sono arrivato, aiutato da persone che in questo campo ne sanno molto più di mè alla conclusione che ho descritto precedentemente, perchè, non bastano i micro macro ecc...., ma sono fondamentali i fitoormoni un altro sono Le citochinine, che sono responsabili della divisione cellulare, ma se in concentrazioni critiche interagiscono bloccando o attivando altre, la materia è molto complessa, aspettiamo se interviene qualcuno ferrato sulla materia, per vedere se il mio ragionamento è valido o totalmente sbagliato