Se confrontiamo il "gazzabotto" commerciale rispetto ad un riduttore + diffusore + bombola ricaricabile... Siamo li lì
Quello che mi ispira è la semplicità estrema di regolazione della produzione di CO2 e la possibilità di interromperla senza elettrovalvole e l'assenza di un diffusore che necessita manutenzione periodica.
Non andrò certo sul prodotto commerciale: sono sufficienti poche nozioni di elettronica di base per realizzare un alimentatore in bassa tensione regolabile, se poi lo si interfaccia ad un misuratore di pH...

... facciamo tutto quello che ci pare
Per gli elettrodi, è sufficiente una lastrina di acciaio inox alimentare ed un "pezzo di carbonio", nel nostro caso è perfetta la grafite
