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Io credo che il funzionamento ipotizzabile sia come per la glutaraldeide, e, sempre secondo me, migliore. Non credo che sia assorbito solo dalle radici, ma anche dalle foglie. Gli zuccheri sono molecole molto grosse e se non ricordo male prevedono un trasporto attivo.
che io sappia, nessuno finora ha mai scritto che l'uso di aceto (a piccole dosi) sia inutile o dannoso. sicuramente qualcosa fa. tra l'altro, ci sono vari tipi di aceto ,e l'aceto non contiene solo acido acetico ma anche altri tipi di acidi organici e molte altre molecole, che fanno parte anch'esse del metabolismo vegetale. quindi magari la presunta utilità dell'aceto non è riconducibile ad un'unica molecola. insomma l'aceto è una sostanza interessante e complessa.
però una cosa l'ho letta: alcuni affermano che la glutaraldeide funzioni meglio, è più efficiente proprio dal punto di vista biochimico. perchè è una molecola "neutra", cioè senza carica elettrica e quindi attraversa le membrane con più facilità rispetto agli acidi organici, che in acqua tendono a prendere una carica. inoltre la glutaraldeide ( riassumo in modo grossolano e me ne scuso) entra nel ciclo di Krebs, quando viene trasformata in alfa-chetoglutarato, permettendo di saltare alcuni passaggi del ciclo. invece ottenere queste stesse molecole partendo dall'acido acetico è energeticamente più dispendioso. quindi alla fine si fa solo un discorso teorico sulla presunta efficienza o convenienza energetica a livello biochimico, tutto qua. cosa ne pensi?
tutti però concordano su un punto: la CO2 gassosa alla fine fornisce più carbonio teorico ed è praticamente insostituibile.. quindi io continuo ad usare quella, credo che sia la soluzione più "naturale" per una pianta prendere CO2 dalle foglie...
Sul confronto fra acido acetico e glutaraldeide sarebbe molto interessante il parere di chi ha provato entrambi i composti. Mi interesserebbe molto la loro esperienza, ma io non ho trovato nessuno che avesse mai provato l'acido acetico in vasca.
Poi sul fatto che la glutaraldeide entri direttamente dell'acido acetico nel ciclo di Krebs avrei alcune perlessità. Il ciclo di Krebs inizia per la fusione di una molecola di acido acetico e una di ossalacetico se la memoria non mi inganna...
Sul fatto che la glutardeide entri più facilmente dell'acido acetico perché più lipofila potresti leggere questo articolo
Grime, J. M., Edwards, M. A., Rudd, N. C., & Unwin, P. R. (2008). Quantitative visualization of passive transport across bilayer lipid membranes. Proceedings of the National Academy of Sciences, 105(38), 14277-14282.
L'articolo del 2008 secondo Google Scholar è citato 66 volte.
Sul fatto che la CO2 sia insostituibile sono pienamente d'accordo. Anche le piante del mio acquario usano la CO2 atmosferica e quella prodotta dalla piante stesse e dagli animali presenti.
Che "funzioni" non ho dubbi.
Semmai è il "come" che mi perplime. Sarebbe un buon metodo anche se fornisse indirettamente CO2 dal consumo dei batteri (oltretutto, per i ceppi denitrificanti sarebbe nutrimento, e agirebbe come in un denitratore, aiutando a ridurre i nitrati ad azoto gassoso).
Un test (non so se hai voglia di farlo e non so quanto rappresentativo dato il gran numero di incognite) potrebbe essere: le piante rimangono rigogliose al buio? (ossia, bypassa la fotosintesi?)
C'è una cosa che mi farebbe pensare per un uso diretto dell'acido acetico come fonte di carbonio. Spesso dopo che l'ho somministrato le piante cominciano ad emettere bollicine. La cosa si osserva in genere dopo pochi minuti dalla somministrazione. Non si tratta di un fenomeno imponente, ma visibile. Clicca per vedere il video su YouTube Video
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Uova disponibili di Melanotaenia boesemani. MP se interessati (cedo e valuto anche scambi con piante varie, ampullarie, caridine anche non selezionate, uova di altri rainbowfish o cibo per pesci) Spedizione rapida o ritiro a mano a FI e prov.
Mi viene un'obiezione: il processo di produzione di O2 non è "a monte" rispetto al ciclo di Calvin?
Ossia (ma correggetemi se dico minchiate): la pianta non dovrebbe assorbire (e utilizzare) il carbonio organico dosato, ma SENZA la produzione di O2? Oppure ho frainteso quel poco che ho letto?
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Mi viene un'obiezione: il processo di produzione di O2 non è "a monte" rispetto al ciclo di Calvin?
Ossia (ma correggetemi se dico minchiate): la pianta non dovrebbe assorbire (e utilizzare) il carbonio organico dosato, ma SENZA la produzione di O2? Oppure ho frainteso quel poco che ho letto?
Sì, certo. E usare la il carbonio ridotto per scopi plastici (ciclo degli ossalati, anabolismo) e per scopi energetici (Ciclo di Krebs, catabolismo).
Azoto gassoso da denitrificazione? (di origine batterica usando l'aceto come fonte di carbonio)
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Non è per voler fare per forza il bastian contrario, ma, data la sua estrema solubilità, la CO2 dovrebbe rimanere in soluzione liquida. In soldoni, non mi aspetterei di vederla "sgassare" fuori dalla pianta, a meno di non aver raggiunto la saturazione di CO2 (e siamo ben lontani dall'acqua gassata anche con il più performante degli impianti CO2).
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Non è per voler fare per forza il bastian contrario, ma, data la sua estrema solubilità, la CO2 dovrebbe rimanere in soluzione liquida. In soldoni, non mi aspetterei di vederla "sgassare" fuori dalla pianta, a meno di non aver raggiunto la saturazione di CO2 (e siamo ben lontani dall'acqua gassata anche con il più performante degli impianti CO2).
Sì, ho pensato la stessa cosa. Per vedere le bollicine dovrei avere una concentrazione di H2CO3 molto alta.