Trovo corretta e fondata l'osservazione fatta sulla profonda differenza tra i due metodi: da una parte si vanno ad introdurre acidi umici, con tutto quello che ne segue non solo legato alla variazione di PH così come nel caso dell'introduzione di CO2: gli effetti non si hanno solo sul PH, ma anche sull'apporto di Carbonio ecc.
Fatta questa premessa però uno dei fattori da tenere a mente per la comparazione è: quale risultato voglio ottenere? Se la risposta è solamente "la riduzione del PH" allora bisogna anche riconoscere che un impianto a Co2 permette di mantenere più facilmente un PH stabile e costante.