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quindi dato che non posso dare gli spazi immensi, teniamoli come capita? la stagionalità dei valori è un argomento interessante invece che molti di noi stanno approfondendo e applicando, così come l'escursione termica giorno/notte
fantasia non penso proprio... osservazione e applicazione piuttosto...
Non so se conta, ma io NON uso riscaldatori, quindi a casa mia "stiamo" aspettando l'arrivo della primavera...
Nel mio caso le temperature sono scese anche sotto la fascia verde del termometro, in questo momento i miei Oscars sono a 21°, e dovete vedere come sono arzilli ed affamati...
L'acqua ammortizza molto la variazione di temperatura, anche senza controller (nel mio caso non penso sia necessario, in nessuna vasca, ho visto che gli sbalzi sono irrisori...)
Ciò fa sì che ci siano periodi di "riposo" dalle riproduzioni (per es.) ed una certa ciclicità degli eventi in vasca, che non penso dispiaccia ai miei ospiti...
Il forum dovrebbe creare un Emoticons che rappresenti e racchiuda, in una semplice faccetta, tutta la retorica e i luoghi comuni, sentiti mille volte.... " le condizioni di allevamento, il fatto che sti pesci non hann mai visto il loro biotopo, la costrizione in 5 vetri.... il fatto che per quanto ci si impegni restano sempre 5 vetri.. ecc ecc ecccccccccccc
almeno si vede direttamente na faccina e non si perde tempo a leggere le solite baggianate
Calmi calmi. Io ho solo detto la mia, e ovviamente aggiungo una specifica.
Innanzitutto è sbagliato dire "quanto ci resta un pesce in allevamento", semplicemente perchè dipende dalla serra. Ci sono serre che riproducono e serre che non riproducono. Se prendiamo ad esempio le prime, una coppia riproduttiva (facciamo un esempio con dei discus) può permanere anche per anni...per sfruttare il massimo riproduttivo.
Seconda domanda che mi faccio...la coppia riproduttiva scelta viene dallo stesso allevamento (quindi ciclo chiuso) o è stata acquistata da altri stati (Germania/asia ecc..)...e la coppia acquistata a che parametri è stata allevata?
Come vedete....la catena di generazioni si è leggermente allungata (e ho solo analizzato la base del processo).
A differenza di un altro utente, nei miei due anni di esperienza ho riflettuto su una cosa...ovvero l'acquacoltura è una "agricoltura", solo che si effettua in acqua, e come tale porta a selezione.
Selezione di genotipi/fenotipi resistenti alle condizioni che all'acquacoltore interessano per massimizzare la riproduzione.
Però attenzione, non voglio assolutamente imporre il mio punto di vista...io personalmente ho sempre cercato informazioni sull'allevamento da cui provengono i miei amati pesci per cercare di capire quali fossero le condizioni "da cui arrivano" :). E ho ottenuto ottimi risultati, sia con scalari che con i guppy (molto più semplici).
Il discorso delle acqua ambrate....e da "vengono pescati", per me vale solo se questi arrivano da transhipping (cosa illegale e che io odio, e che spero voi tutti ostacoliate nel vostro piccolo).
:) cmq mi piacciono questi scambi di vedute, aggiungo solo che dovremmo alcune volte osare un pò di più nello sperimentare un certo modus operandi per capire se c'è un qualcosa di migliore. Io personalmente ho provato l'acqua ambrata con le caridine e sono andato alla grande ;)!
A differenza di un altro utente, nei miei due anni di esperienza ho riflettuto su una cosa...ovvero l'acquacoltura è una "agricoltura", solo che si effettua in acqua, e come tale porta a selezione.
Selezione di genotipi/fenotipi resistenti alle condizioni che all'acquacoltore interessano per massimizzare la riproduzione.
appunto...è agricoltura... e come tale deve fare reddito...
per cambiare la fisiologia degli esseri viventi ci vogliono un sacco di soldi, di tempo, di spazio. Lo si fa per il mais, lo si fa per la soia, per le orticole. Ciclo di vita: 1 anno. E un casino farlo, ma si fa per alberi, ma la longevità non è un fattore di selezione.
lo si fa per i bovini, lo si fa per i suini... ma con giri di affari molto superiori di quelli dei pesci.
Per i pesci, a cosa serve la selezione della fisiologia, se applicando semplici principi attivi e strumenti fisici, ottengo lo stesso risultato? selezionare per la longevità in ambiente non idoneo è costoso e lungo... e poi quanti possono apprezzare uno scalare che vive bene 10 anni in acqua dura?
scusate se intervengo e sicuramente non sono il più adatto.
ma voglio ricordare due cose:
1- si è appena finito di parlare (correttamente, è innegabile anche se volete continuare a dire che la vasca è perfetta... non voglio discutere di questo) di selezione di millenni per i cani (ed è pesante la selezione!) e che praticamente è l'opposto di quella dei pesci per il nostro giovane hobby, e si continua a sostenere una tesi secondo cui giusto una generazione o due forse, di allevamento, bastano per far dire "bisogna tenerli ai valori in cui sono nati"?? Un pesce che nasce in un'acqua non adatta non sarà certamente modificato fisiologicamente rispetto a una selezione naturale ben più lunga di quei pochi giorni che invece ci mette a nascere e crescere un pesce in acqua inadeguata. E' come pensare che l'acqua in cui si fa crescere un pesce sia paragonabile a un riflesso condizionato come quello della salivazione e del campanello dell'esperimento di Pavlov...
2.1- cosa fondamentale, si continua a dire che per ora 10 scalarini ci possono stare, e l'utente non ha detto cosa vorrà fare.
Beh in realtà ha detto chiaro e tondo che intende lasciare il gruppo così anche da adulti, in 120cm di vasca, spostando solo "quando è ora" la coppia di scalari di turno in cubi di riproduzione
2.2- se tutti pensassimo e agissimo sempre con "ora si parla di questo, non parliamo del futuro" "pensiamo ad adesso poi dio provvede"... beh allora saremmo ancora all'età della pietra... non credo ci sia niente di male nel pensarci ora a cosa accadrà fra qualche mese.
Specie perchè l'utente ha già detto cosa vuol fare.
difensiva o offensiva? l'autore stesso ha presentato la vasca ben sapendo che avrebbe originato critiche e che ne aveva parlato con altri che sarebbe finito così
per cui gli abbiamo dato quello che voleva: delle motivazioni per cui la vasca non è ottimale per i pesci allevati.
atteggiamento di sfida non nuovo per questa sezione
Si io la penso un pò come Cartiz. Poi insomma posso sbagliare è umano.
Faccio notare una sola cosa, un pesce che nasce in un contesto di parametri a lui non adatto...
non cresce. Crepa. (la sensibilità degli avannotti è di gran lunga maggiore ad un adulto e lo sappiamo tutti). Eccola là che per una sola covata di uno "scalare" (esempio a buffo), della sua ingente prole ne sopravviveranno 4. ecc...ec...
Cmq dai davvero, vediamo il nostro amico come procede con l'acquario e dopo tiriamo le somme. Farlo a priori non è molto scientifico no?
Si io la penso un pò come Cartiz. Poi insomma posso sbagliare è umano.
Faccio notare una sola cosa, un pesce che nasce in un contesto di parametri a lui non adatto...
non cresce. Crepa.
Scusa ma non lo ritengo in linea di massima corretto.
Molte acquacolture da me visitate avevano acqua con ph tra il 7 ed il 7,5, a prescindere dalle specie riprodotte.
Poi antibiotici ormoni e altre metodologie poco ortodosse fanno il resto.
Tra le nostra mura idem.
Porto l'esempio del discus visto che è tanto di moda nel 3d, ma tante sono le vasche domestiche in cui sono tenuti in acqua di rete con cambi del 50 % settimanali, magari appellandosi alle gestioni "all'americana" ecc, ed in realtà solo per pigrizia.
Purtroppo anche in questi casi i pesci sopravvivono spesso.
ma tra sviluppo , sostentamento e sopravvivenza ci sono più di una differenza....