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Bellissimo! Scusa se sono indiscreta ma l'hai pagato molto? Io ho lasciato perdere anche per quello..
diciamo che il grosso rischio l'ho fatto per avere uno sconto apprezzabile...
purtroppo se prendi un achilles "stabulato" lo arrivi a pagare oramai anche 300E...
Bellissimo! Scusa se sono indiscreta ma l'hai pagato molto? Io ho lasciato perdere anche per quello..
diciamo che il grosso rischio l'ho fatto per avere uno sconto apprezzabile...
purtroppo se prendi un achilles "stabulato" lo arrivi a pagare oramai anche 300E...
infatti, non avendo vasca di quarantena forse lo pagherei un botto!
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If there is magic on the planet,
It is contained in the sea.
Loren Eiseley
Vendo nano Reef di 60 litri completo di lampada led.
Bellissimo! Scusa se sono indiscreta ma l'hai pagato molto? Io ho lasciato perdere anche per quello..
diciamo che il grosso rischio l'ho fatto per avere uno sconto apprezzabile...
purtroppo se prendi un achilles "stabulato" lo arrivi a pagare oramai anche 300E...
infatti, non avendo vasca di quarantena forse lo pagherei un botto!
e, anche se stabulato, non ti consiglierei di prenderlo... è un pesce troppo delicato per passare direttamente in vasca di comunità, a parte la sua difficoltà nel competere inizialmente con altri pesci, potrebbe infestarti la vasca.
Pensa che nel video fatto ieri sembre totalmente pulito, stamattina l'ho trovato di nuovo bello infarinato di puntini...
Non voglio essere pessimista, ma credo dovresti fare un trattamento efficace prima che il pesciolino si indebolisca o subentrino complicanze. Con i trattamenti di tipo palliativo penso sia molto difficile sconfigere i dinoflagellati. Ho sempre usato del solfato di rame con aggiunta di acido citrico per rendere piu' stabile la soluzione. Purtroppo quando mi sono affidato al solo uso di iodio, malaleuca, estatti di aglio, l'esito e' stato negativo.
Per i dosaggi della soluzione c'e' il testo di De Graaf. Nel caso non riesci a trovarlo faro' una ricerca nei miei scaffali.
Non perdere altro tempo.
Non voglio essere pessimista, ma credo dovresti fare un trattamento efficace prima che il pesciolino si indebolisca o subentrino complicanze. Con i trattamenti di tipo palliativo penso sia molto difficile sconfigere i dinoflagellati. Ho sempre usato del solfato di rame con aggiunta di acido citrico per rendere piu' stabile la soluzione. Purtroppo quando mi sono affidato al solo uso di iodio, malaleuca, estatti di aglio, l'esito e' stato negativo.
Per i dosaggi della soluzione c'e' il testo di De Graaf. Nel caso non riesci a trovarlo faro' una ricerca nei miei scaffali.
Non perdere altro tempo.
Il casino però è di dover allestire in fretta e furia una terza vasca in casa....
Come materiale filtrante potresti usare della lana di perlon che devi per qualche giorno tenere in un filtro collegato alla vasca principale per arricchirla dei necessari batteri. E' scocciante pero' credo sia l'unico sistema veramente efficace. Per pigrizia e per impegni l'anno scrso ho perso un magnifico imperator che non ho tolto dalla vasca principale sperando nell'efficacia delle cure alternative: ho provato di tutto, termoterapia, estratti d'aglio, malaleuca, iodio....
E' assolutamente imperdonabile che un esserino muoia per colpa nostra. Curo quest'obbi da tanti anni e ti assicuro che le malattie devono essere trattate in modo efficace e quando ancora il pesce e' in discrete condizioni. Sovrainfezioni batteriche renderebbero quasi certamente inefficace qualsiasi trattamento. Fatti coraggio ed affronta rapidamente il problema. In bocca al lupo.
Come materiale filtrante potresti usare della lana di perlon che devi per qualche giorno tenere in un filtro collegato alla vasca principale per arricchirla dei necessari batteri. E' scocciante pero' credo sia l'unico sistema veramente efficace. Per pigrizia e per impegni l'anno scrso ho perso un magnifico imperator che non ho tolto dalla vasca principale sperando nell'efficacia delle cure alternative: ho provato di tutto, termoterapia, estratti d'aglio, malaleuca, iodio....
E' assolutamente imperdonabile che un esserino muoia per colpa nostra. Curo quest'obbi da tanti anni e ti assicuro che le malattie devono essere trattate in modo efficace e quando ancora il pesce e' in discrete condizioni. Sovrainfezioni batteriche renderebbero quasi certamente inefficace qualsiasi trattamento. Fatti coraggio ed affronta rapidamente il problema. In bocca al lupo.
il fatto è che mangia anche il granulato, il tutto con vitamine, si trova già in una vaschetta di quarantena di 60 litri molto matura, ho la lampada uv, doso iodio lugols 2 gocce la mattina e 2 la sera, metto le gocce di melaluca. Ho iniziato a mettere anche alcuni ml di acqua ossigenata. La densità l'ho diminuita a 1.023 e la sto scendendo. Ora fare l'operazione drastica di metterla in una vaschetta preparate di corsa col solfato potrebbe pure essere uno stress eccessivo per questo pesce. Sono molto combattuto
Se non sei ancora sicuro sul da farsi inizia a mettere in maturazione la lana di perlon e prepara un'altra vaschetta. Eventualmente hai un piano B pronto per l'evenienza. L'infestazione cutanea da protozoi, cellule eucariote e quindi non batteri, potrebbe essere paragonata ai pidocchi della cute contro cui il sistema immunitario non puo' nulla. L'infestazione inoltre danneggia fortemente l'epitelio consentendo l'ingresso di batteri in massa. Non conosco la fisiopatologia dei pesci ma in letteratura non mi risultano casi di guarigione da vera infestazione sostenuta da oodinium o criptocarion. I cosiddetti " puntini " che periodicamente affliggono i nostri acanturidi non determinandone la morte non credo siano dei dinoflagellati. Il mio Leuco al variare della temperatura manifesta dei piccoli puntini rilevati e di forma allungata che vanno e vengono senza danno apparente. Questa patologia, forse sostenuta da miceti, puo' essere trattata con metodi meno aggressivi. Ho salvato il mio Leuco dal criptocarion, che ritengo essere meno virulento dell'oodinium, utilizzando una soluzione di solfato di rame preparata da un amico farmacista per bagni a permanenza. Il piccolo pesciolino, che manifestava anche un interessamento delle branchie, si e' ripreso in pochi giorni ed ora e' bello grosso e particolarmente vivace. Credo purtroppo che il tuo " amico " mangi abbia poco significato prognostico. Probabilmente, al momento, l'infestazione non ha ancora comportato lesioni gravi cutanee o a livello dell'epitelio branchiale. Spero di sbagliarmi e di poter leggere buone notizie al mio rientro domenica prossima.
Ho ritovato l'edizione del "74" di De Gaaf: la soluzione di base e' composta da 4 g di CuSO4 penta idrato (solfato di rame) in 1 litro di acqua distillata piu' 0,25 g di acido citrico cristallino, da conservare al buio. Dosaggio: 1 ml per 4 litri di acqua. Per mia esperienza ridosa, in un acquario senza sabbia corallina, 0,5 ml per 4 litri al giorno per i successivi 7 gg. Successivamente puoi ridurre a 0,25 per altri 7 gg. Il pesciolino puo' considerarsi guarito solo dopo 28 gg in assenza di manifestazioni cutanee, spero di ricordare correttamento il ciclo vitale del parassita.
Ciao.