Boh. Continua a sembrarmi un controsenso chimico (facendo una stima a braccio).
Per un valore quantitativo servirebbe sapere di quanto calava il KH e partendo da dove. Idem per il PH.
Il conto è il seguente (non sono chimico e se scrivo boiate, correggetemi):
Diciamo (per dare dei numeri) che il KH è 10 e il PH 7.4 (da tabella avrò 13 mg/l di CO2 disciolta).
Usiamo il Venturi (o l'areatore o quel che vuoi) fino ad arrivare a PH 8. Quale è stata la variazione di KH?
La reazione è: CO2 + H2O --> HCO3- + H+ (naturalmente funziona nei due sensi: se diminuisco la CO2 diminuiscono i carbonati)
Quindi una variazione di una mole di carbonati (o della corrispondente quantità in unità di KH) corrisponde a una variazione di una mole di H+ (ossia un incremento di PH) per mantenere la reazione bilanciata.
Quale è stata la variazione in moli/lt di H+?
A PH 7.4 la concentrazione di H+ è [H+]=10^(-7.4) per definizione di PH.
A PH 8 la concentrazione di H+ è [H+]=10^(-8)
La differenza in moli/lt di H+ è minima: 3*10^(-8) moli. Analoga sarà stata la variazione in concentrazione moli/lt dei bicarbonati (il KH), ossia praticamente 0. Sono quindi arrivato a PH 8 e il KH è sempre 10 (3 mg/l di CO2 disciolta, praticamente nulla).
Per questo motivo si dice che fornire CO2 (o rimuoverla)
non cambia il KH.
Ripeto: se ho scritto boiate (cosa probabile, mi succede più volte al giorno) naturalmente correggetemi.
Nel caso di una vasca di ciclidi africani, senza piante, con grossi (o molti) pesci ben nutriti, la diminuzione del KH può essere imputata al processo di nitrificazione (favorito dal PH alcalino) che "consuma" il KH producendo CO2 che viene poi rimossa dal movimento superficiale (il processo abbassa parecchio il KH, come si vede scrivendo la reazione).