Ciao, non preoccuparti della mancata riproduzione, non ci sono quel tipo di problemi, semmai ci sono del tipo opposto....
Ti pongo a riguardo una mia chiave di lettura appoggiandomi alle parole scritte in un tuo post.
Tu hai scritto che prima di passare ad altre specie volevi "approfondire" i cacatuoides. La parola è quanto mai azzeccata dal mio punto di vista, perchè da quella si evince che l'animale lo vuoi osservare, conoscere, capire, saper interpretare.
Questo richiede tempo e fatica, ma anche un animale non condizionato.
È come l'eterna lotta tra il bene e il male... quello che sto per scrivere torna sull'ormai annoso argomento della selezione versus non selezione....però ogni tanto fa bene ricordare e riscrivere certe cose perchè non vadano perse nel dimenticatoio...
Per farla semplice (moooooolto semplice) ci sono le famiglie, tipo 'Apistogramma', da queste famiglie si diramano le differenti specie, tipo Apistogramma cacatuoides', e poi, ulteriore livello di dettaglio, ci sono le popolazioni, tipo 'Apistgramma cacatuoides "Rio Ucayali superiore"'.
Chiaramente maggiore è il livello di dettaglio, maggiori sono le informazioni che puoi ottenere riguardo al biotopo di origine, e quindi maggiori sono le conoscenze che puoi applicare al tuo sistema-acquario, e sto parlando di chimica, temperatura, coinquilini (sempre meno sono, meglio è..), livello dell'acqua, fluttuazione stagionale dei valori, cibo, ecc...
Chiaramente avere un animale "locato" è molto meglio di avere un animale "a casaccio ma più colorato", se il tuo intento è quello di studiarlo e non quello di avercelo perchè fa arredamento ed è in coordinato con le tende o il substrato rosa shocking...
Gli esemplari selezionati e provenienti dalle grandi farm dell'est (che sono la maggioranza dei pesci che troviamo nei nostri shop), costano una cavolata, ma "valgono" (in termini di studio ovviamente, non di vita, per quella valgono tutti allo stesso modo) allo stesso modo.
Per tanti motivi, ma contestualmente a questo topic sono i seguenti:
l'animale che è frutto di selezione è frutto di incroci (se va bene) tra popolazioni differenti, quindi ad esempio se prendiamo un Macropodus spechti (ti porto l'esempio di vari anabantidi perchè li conosco meglio dei ciclidi, ma comunque il discorso è lo stesso), lo puoi trovare in tre/quattro zone geograficamente distinte e quindi con tre "location" diverse: una molto a nord, una al centro e un'altra molto a sud...chiaro che esemplari di differenti popolazioni sopportano l'inverno con T minime differenti....e a te quindi fa comodo sapere che pesce hai in vasca perchè magari se è della popolazione a nord lo puoi lasciare anche fuori tutto l'anno sotto al ghiaccio nel laghetto e non muore, mentre se lo tieni dentro ha vita più breve e sballa il metabolismo diventando sempre più intrattabile....se compri un incrocio delle due popolazioni....dove la tieni sta bestia d'inverno? Fuori? Dentro? A caso così se sbagli lo triti?!
Semplicemente lo tieni dentro, con una T tale da essere sempre non eccessiva nè da un lato nè dall'altro...ma gli stai facendo passare tutta la vita in un modo che non è il suo...non è quello per cui si è evoluto, e non è quello per cui ha assunto quella forma, quel colore, quel comportamento....non lo stai studiando, lo stai rinchiudendo in una teca di vetro senza sapere nulla di lui e di come andrebbe tenuto.
Secondo....l'animale che è frutto di selezione è menomato.
Ragionando di seguito a quanto detto prima, per studiare un pesce noi ricreiamo il suo biotopo (per quanto possibile), il suo andamento stagionale, la sua giusta alimentazione, eccetera eccetera...perciò anche se non sarà mai come se quel pesce fosse libero in natura, se siamo molto bravi abbiamo ricreato uno spicchio di corso d'acqua in casa nostra.
A questo punto inseriamo i pesci che troveranno una vera casa nella nostra vasca...dovendo fronteggiare le stagioni, la caccia per il cibo, il mating, la riproduzione, la difesa del territorio e della prole, la gestione dell'harem, proprio come accade in natura.
Posto questo è chiaro che, non possedendo un senso estetico, il pesce non appare così com'è perchè lo vuole lui, quello che vediamo è il risultato di millenni di evoluzione; evoluzione che è contestualizzata proprio all'ambiente in cui vive l'animale, perciò per ogni cosa, per ogni situazione, il pesce ha una risposta automatica che si traduce in: cambio pattern di colorazione, cambio tonalità di colorazione, cambio abitudini alimentari, cambio comportamento, cambio zona di nuoto....tutti fattori che vanno APPROFONDITI da noi.
Tornando al nostro caso, una volta che noi abbiamo offerto lo spicchio di natura perfetto al pesce, e ci mettiamo un pesce modificato, mandiamo a meretrici il tutto...
Faccio un altro esempio a riguardo: prendiamo ad esempio le Ivanacara adoketa, altro pesce che conosco abbastanza bene dato che son quasi due anni che ce l'ho in vasca...
Il maschio e la femmina in periodo riproduttivo assumono delle livree differenti le une dalle altre, così come fanno tantissimi altri ciclidi per comunicare tra loro. Nello specifico la "gola" completamente nera, significa "non me rompe er ca.... sto a gestì la prole levate dai co...." ed è ovviamente un messaggio VITALE nella gestione delle uova e dei piccoli....se avessi un'Ivanacara MONOCROMO VERDE....me dici come comunica al partner quel messaggio? Non lo fa, il partner entra nella cavità con le uova, e succede un casino...
Esempio banale, ma è chiaro che privando il pesce della colorazione originale, lo privi dei messaggi che questo è in grado di mandare attraverso il cambio di livrea.
Ovvio che non comunica soltanto con questi...ma mi sembra abbastanza ovvio che menomare un animale per farlo andare in tinta con la madia nuova appena comprata mi sembra poco etico....
Dopo tutto questo poema (e se ne potrebbero scrivere tante altre) avrai capito che l'altra tipologia di problemi a cui accennavo all'inizio è l'immissione nel mercato di altri esemplari di selezione risultanti dalla riproduzione che avrai...non è la morte di nessuno, e anzi, farai prograssi nell'hobby aumentando la tua esperienza, però magari la prossima specie è meglio averla "pura" e quanto più locata geograficamente
Questo discorso è troppo avanzato per la cultura che abbiamo oggi in Italia, per cui sembro anche un estremista islamico quando ne parlo, ma ce la metto tutta per far passare quest'idea...poi per carità se ne può anche discutere, ma io devo ancora trovare qualcuno davvero interessato allo studio dell'animale nel suo ambiente naturale e poco interessato ai soldi, che mi smentisca...tutto il resto gira intorno al mercato e alle banconote, perchè l'Apistogramma agassizi TRIPLE RED è più figo e tamarro di quello normale.... -___-"
P.s. a quanto ho letto, l'Apistogramma cacatuoides, in natura, dovrebbe essere COSÌ:
