Benvenuti sul Forum di AcquaPortal, la più grande community italiana di acquariofilia!
Sul Forum di AcquaPortal puoi discutere con altri appassionati di acquariofilia, tenere un tuo Blog personale, inserire foto e video, chattare, ed aiutarci a creare un grande database con schede di pesci, invertebrati e prodotti di acquariofilia.
Per entrar a far parte della comunità occorre registrarsi.
Per farlo premi su
Al momento della registrazione ti verrà richiesto di accettare il Regolamento che ti consigliamo di leggere attentamente.
Ti consigliamo inoltre di leggere le FAQ per apprendere le funzionalità principali del forum.
Se invece sei un utente registrato e hai dimenticato i tuoi dati di accesso devi effettuare il Recupero dati.
Ciao Mauro,
io uso la caraffa da qualche mese, l'acqua che produco non la bevo ma la uso per cucinare, considera che a cartuccia nuova mi dimezza i TDS da 800 a 400 (500 è il massimo per un acqua potabile).
Mai usato la caraffa ma mi è capitato di bere dell'acqua filtrata da essa, molto leggera e buona a mio parere.
Per fortuna è da qualche mese che non compro più acqua, nella mia città e altre della regione hanno messo a disposizione un impianto che eroga acqua depurata, liscia, gassata e fredda.
mauro56,
in che senso "abbiamo fatto degli studi" ?
Anch'io sono sempre stato convinto che bere acqua molto dura aumentasse l'incidenza di calcoli.
a Catania avete un TDS a 800? Caspita ! Ma se e' fuori dal range ammesso fate casino, scrivete ai giornali.
Io credo che dovrebbero raddoppiare gli acquedotti. Certo non domani, ma magari con un lento programma trentennale. Un acquaedotto a grossa portata depurato al minimo indispensabile per lavare, sciacquoni ecc.... ed uno depurato seriamente a bassa portata per bere e cucinare.
Se ci pensate noi usiamo nello scicquaone e per lavare i panni acqua perfettamente potabile!
E' anche questo uno spreco.
INoltre un acquedotto a bassa portata permetterebbe una depurazione piu' efficace.
Ciot.Bg... mi rendo contro del problema bisognrebbe dosare i fosfati in quell'acqua.. ma quelli organici (organofosforici eccc.. ,) magari peccato perche' per il resto sarebbe anche buona....
Supercicci, egabriele. salvo rari casi il quantitativo di calcio che si elimina con le urine (e che contribuisce a formare i calcoli) è totalmente indipendente dal quantitativo ingerito. In altri termini è dimostrato che la calciuria (calcio nelle urine) è identica nello stesso paziente sia in dieta a basso che ad alto calcio (circa 2 - 4 mg per kg di peso nelle 24 ore ). Esistono meccanismi di regolazione complessi, mediati dalla vitamina D i quali, anche se mangi molto calcio, ne fanno assorbire solo un quantitativo definito. Pertanto (senza dilungarmi) il calcio che assumi (e lo assumi con il latte e i latticini, pensa che in 100 g di latte ci sono 1400 grammi di calcio circa) non fa venire i calcoli. Quindi l'acqua con molto calcio non è un danno, se non per la lavastoviglie
__________________
Associazione Progetto AITA
a supporto dei bambini ed adolescenti con patologie comportamentali
Supercicci, egabriele. salvo rari casi il quantitativo di calcio che si elimina con le urine (e che contribuisce a formare i calcoli) è totalmente indipendente dal quantitativo ingerito. In altri termini è dimostrato che la calciuria (calcio nelle urine) è identica nello stesso paziente sia in dieta a basso che ad alto calcio (circa 2 - 4 mg per kg di peso nelle 24 ore ). Esistono meccanismi di regolazione complessi, mediati dalla vitamina D i quali, anche se mangi molto calcio, ne fanno assorbire solo un quantitativo definito. Pertanto (senza dilungarmi) il calcio che assumi (e lo assumi con il latte e i latticini, pensa che in 100 g di latte ci sono 1400 grammi di calcio circa) non fa venire i calcoli. Quindi l'acqua con molto calcio non è un danno, se non per la lavastoviglie
Si, ma la durezza dell'acqua non si riferisce tanto al calcio, quanto ai carbonati. DEl calcio ha molto bisogno l'organismo. Secondo me sono due questioni diverse. Il calcio che c'e' nell'acqua e' trascurabile rispetto a quello presente negli alimenti, e quindi che ci sia o meno nell'acqua fa poca differenza.
I carbonati, sono un'altra questione.
Supercicci, egabriele. salvo rari casi il quantitativo di calcio che si elimina con le urine (e che contribuisce a formare i calcoli) è totalmente indipendente dal quantitativo ingerito. In altri termini è dimostrato che la calciuria (calcio nelle urine) è identica nello stesso paziente sia in dieta a basso che ad alto calcio (circa 2 - 4 mg per kg di peso nelle 24 ore ). Esistono meccanismi di regolazione complessi, mediati dalla vitamina D i quali, anche se mangi molto calcio, ne fanno assorbire solo un quantitativo definito. Pertanto (senza dilungarmi) il calcio che assumi (e lo assumi con il latte e i latticini, pensa che in 100 g di latte ci sono 1400 grammi di calcio circa) non fa venire i calcoli. Quindi l'acqua con molto calcio non è un danno, se non per la lavastoviglie
Si, ma la durezza dell'acqua non si riferisce tanto al calcio, quanto ai carbonati. DEl calcio ha molto bisogno l'organismo. Secondo me sono due questioni diverse. Il calcio che c'e' nell'acqua e' trascurabile rispetto a quello presente negli alimenti, e quindi che ci sia o meno nell'acqua fa poca differenza.
I carbonati, sono un'altra questione.
corretto
__________________
Associazione Progetto AITA
a supporto dei bambini ed adolescenti con patologie comportamentali
Dice alcune cose giuste ed alcune sbagliate. Ora non vorrei fare un simposio , ma questa frase è confondente o errata: "Normalmente il calcio in eccesso nel sangue è rimosso dai reni che lo espellono con l' urina.. In situazioni di ipercalciuria, il calcio in eccesso si accumula nei reni e nell'urina e forma aggregati con altre sostanze formando calcoli"
Per capire la prima parte devi considerare che il calcio in eccesso nel sangue non deriva da quello che mangi, ma da situazoni patologiche non correlate all'alimentazione
Per capire la seconda è necessario chiarire che l'ipercalciuria (si dosa il calcio nelle urine delle 24 ore e non deve suparare i 4 mg/gk/die) di norma non è una conseguenza della alimentazione ed è indipndente da questa.
L'urologo (attenzione io sono nefrologo e nefrologi e urologi vanno d'accordo come fiorentini e pisani, diceva il mio prof che è pisano ) dimentica che si fa routinariamente un test semplice e economico: si dosa il calcio sulle urine delle 24 ore dopo 2 settimane di astinenza da latte e latticini e si ridosa dopo 2 settimane di dieta regolare con supplementi di calcio. Se nel secondo campione il calcio urinario è alto (ipercalciuria) allora si è difronte un (raro) caso di "ipercalciuria da assorbimento" (piu' calcio mangi piu' ne assorbi). Solo in tal caso si consiglia dieta povera in latte e latticini (difficile parlare di calcio nell'acqua)
Se credi ne discutiamo quando vuoi anche privatamente.. qui siamo un po' OT...
__________________
Associazione Progetto AITA
a supporto dei bambini ed adolescenti con patologie comportamentali