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Io quoterei un pezzetto di tutti tranne di chi vuol educare con gli schiaffi.
Io ne ho prese tante, troppe... e penso sia dovuto dal fatto che mio padre (principalmente lui) non fosse... anzi non è una gran persona.
Nell'età della stupidera ho imboccato la strada sbagliata forse per ribellarmi a quelle che già riuscivo a giudicare delle ingiustizie ed è solo grazie a mia moglie e alla sua famiglia che ho scoperto un mondo diverso fatto di dialogo e confronto tra genitore e figlio.
Ora dopo 28 anni di buoni esempi (i miei suoceri) ho la mia famiglia, 2 figli (12 e 9 anni).
Sono orgoglioso di loro, ricevo complimenti da tutti quelli che entrano in contatto con loro.
Non ho mai dato uno schiaffo e nemmeno mai minacciato di farlo. Parliamo tantissimo da sempre.
Ha scuola hanno sempre il massimo dei voti e le insegnanti mi riempino sempre di elogi, sulla partecipazione e l'attenzione che dedicano alle lezioni.
Non ho mai preteso che fossero tra i migliori della classe ma ho fatto capire loro che quando fanno qualcosa (qualsiasi cosa) la devono fare con impegnio e arriveranno le gratificazioni... perchè questo è quello che è successo a me.
Vuoi vedere uno dei miei figli piangere? Digli che la mamma e papà sono delusi... vale più di qualsiasi schiaffone.
Cerco di essere presente nella loro vita lasciando il guinzaglio lungo, aiutandoli quando serve e cercando di spiegare per quel che posso o quel che so... ammettendo anche di non sapere tutto.
L'obiettivo non è controllarli ma di dare loro le basi per saper come muoversi anche quando tra qualche anno io non sarò con loro quando usciranno con gli amici.
Con mia moglie siamo molto attivi e partecipi nelle attività della scuola. Siamo nel consiglio d'istituto, rappresentanti di classe e aiutamo il don all'oratorio anche se non siamo credenti ma ci piace la funzione di aggragazione che svolge con i ragazzi.
Parliamo e ci confrontiamo con altri genitori, viviamo i loro figli e... purtroppo, dove c'è un bambino difficile c'è un genitore in difficoltà... non necessariamente economica.... o sociale... ma di qualsiasi tipo (con la moglie, con il lavoro, con se stesso....)
Di insegnanti in gamba ne ho conosciuti ma alcuni stanno alzando le braccia, si arrendono. Se mandano a chiamare i genitori perchè il bambimbino o il ragazzo sabota le lezioni, vengono accusati delle cose più incredibili.... rimettendoci del loro.
Io credo che ad ogni livello, ogni tipo di rapporto (figlio-genitore, insegnante-genitore, collega-collega, tra vicini di casa, cliente-fornitore.... e via così) debba avere come base di partenza un buon dialogo.... che significa ascoltare ma anche esprimere idee, convinzioni, pareri, necessità, emozioni (a seconda dell'ambito in cui ci troviamo).
Quindi i ragazzi svogliati, arroganti, turbolenti a mio avviso esprimono o sono vittime una situazione famigliare difficile.
Amarli non significa viziarli, ma insegnargli a vivere.... senza scorciatoie... la loro strada se la faranno da soli.
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