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Anche io sono d'accordo su quello che pensi tu, l'unico punto il 4 ( Viviamo in un mondo dove la cultura non paga (in tutti i sensi) e quindi la scuola ha perso credibilità,) Be.... su questo non sono d'accordo, io sono un ragazzo di 33 anni, ho un lavoro che faccio con passione e ho sempre realizato tutto quello che ho voluto con sacrifici, l'unico rimpianto e quello di non aver studiato, i miei ci hanno provato ha convincermi ha forlo ma io dicevo sempre no, volevo fare l'imbianchino cosa che faccio ancora oggi in propio, ma la scuola è l'unico rimpianto che ho, penso che quei ragazzi che oggi fanno i " burloni" domani si renderanno conto quanto sono stati stupidi nel passato, la scuola e quando dico scuola si intende cultura e tutto il resto, Serve e come credetemi. Sul fatto che oggi i ragazzi siono non propio edicati nel rispettare i docenti e tutto quello che li circoda ( vedete monumenti storici pitturati, o altro che non sto ha scivere) be'..... questo è la poca educazione e la poca autorita' dei genitori nei loro confronti, il tutto si rispechia nei giovani di oggi.Ovviamente quelo che io ho scritto e frutto del mio pensiero, si puo' essere d'accordo ho no,il fatto è che se non si cambia mentalita' saranno guai pre loro e per i genitori, io ho una figlia di 5 anni e ha volte mi chiedo che futuro avra, in che mondo sta crescendo, il tempo dara' le sue risposte, speriamo bene.
inizio questo discorso mettendo in chiaro una cosa: io sono stato bocciato, perché sono pirla e odio lo studio.
Ma a parte questo, guardando la folla di miei coetanei che mi circonda, non mi riconosco. Io non rientro alle 4 del mattino (se non alle 6) la domenica, non fumo, non bevo (o almeno una birra ogni tanto quando mangio una pizza) e non mi drogo... quando i miei coetanei parlano piuttosto sto zitto e non mi intrometto nei discorsi altrui perché personalmente non mi interessano (non ho voglia di parlare 24H su 24 di videogames, fumo, *******, facebook, discoteche etc... piuttosto parlo con il mio prof di biologia, o comunque con persone adulte).
Io mi reputo tuttavia "normale", anche se vado relativamente male a scuola (ma questo non c'entra), eppure vengo definito "nerd", perché piuttosto che andare al parco a spararmi le canne sto a casa a leggere, perché invece di uscire e andare in discoteca al sabato vado in ludoteca o guardo un film, perché mi vesto sempre in camicia e golf... o più semplicemente perché mi distacco dalla massa di caproni ignoranti che più che muovere la testa avanti e indietro a ritmo di TuNz tUnZ mentre hanno in bocca un cannone o sono strafatti di qualsivoglia droga.
Non mi metto di certo qui a fare un discorso sulla colpa di tutto questo, ho 16 anni, non ne ho idea... ma posso solamente fare un esempio:
Io ho vissuto i primi 7 anni della mia vita in un paesino vicino a Bergamo di nome Cene, lì c'era un oratorio (come in qualsiasi città), la mia infanzia si è evoluta lì. Il prete (Don Camillo), organizzava sempre eventi e manifestazioni, c'era un bel bar in cui tutto costava pochissimo (non era a scopo lucroso), tutti i bambini dopo la scuola si radunavano qui, facevano i compiti e poi si giocava nel grande cortile.
Dopo svariati trasferimenti sono finito a Milano, e, in tre anni, non ho mai visto qualcosa organizzato dal Don nell'oratorio sotto casa mia, difatti è sempre vuoto, i bambini sono sempre e costantemente in casa a giocare alla Playstation, il don se ne frega altamente.
Secondo il mio piccolo (ed insignificante) punto di vista, manca quella magia che non molto tempo fa ci teneva uniti, un maggiore controllo da parte dei genitori, un centro di ritrovo (che non sia la scuola) che permette ai nostri giovani di dialogare, di scoprire, di avere rapporti con persone diverse... e non imporre una religione e basta (come succede oggi).
ora devo tornare a studiare Spagnolo... altrimenti prendo 2
Io quoterei un pezzetto di tutti tranne di chi vuol educare con gli schiaffi.
Io ne ho prese tante, troppe... e penso sia dovuto dal fatto che mio padre (principalmente lui) non fosse... anzi non è una gran persona.
Nell'età della stupidera ho imboccato la strada sbagliata forse per ribellarmi a quelle che già riuscivo a giudicare delle ingiustizie ed è solo grazie a mia moglie e alla sua famiglia che ho scoperto un mondo diverso fatto di dialogo e confronto tra genitore e figlio.
Ora dopo 28 anni di buoni esempi (i miei suoceri) ho la mia famiglia, 2 figli (12 e 9 anni).
Sono orgoglioso di loro, ricevo complimenti da tutti quelli che entrano in contatto con loro.
Non ho mai dato uno schiaffo e nemmeno mai minacciato di farlo. Parliamo tantissimo da sempre.
Ha scuola hanno sempre il massimo dei voti e le insegnanti mi riempino sempre di elogi, sulla partecipazione e l'attenzione che dedicano alle lezioni.
Non ho mai preteso che fossero tra i migliori della classe ma ho fatto capire loro che quando fanno qualcosa (qualsiasi cosa) la devono fare con impegnio e arriveranno le gratificazioni... perchè questo è quello che è successo a me.
Vuoi vedere uno dei miei figli piangere? Digli che la mamma e papà sono delusi... vale più di qualsiasi schiaffone.
Cerco di essere presente nella loro vita lasciando il guinzaglio lungo, aiutandoli quando serve e cercando di spiegare per quel che posso o quel che so... ammettendo anche di non sapere tutto.
L'obiettivo non è controllarli ma di dare loro le basi per saper come muoversi anche quando tra qualche anno io non sarò con loro quando usciranno con gli amici.
Con mia moglie siamo molto attivi e partecipi nelle attività della scuola. Siamo nel consiglio d'istituto, rappresentanti di classe e aiutamo il don all'oratorio anche se non siamo credenti ma ci piace la funzione di aggragazione che svolge con i ragazzi.
Parliamo e ci confrontiamo con altri genitori, viviamo i loro figli e... purtroppo, dove c'è un bambino difficile c'è un genitore in difficoltà... non necessariamente economica.... o sociale... ma di qualsiasi tipo (con la moglie, con il lavoro, con se stesso....)
Di insegnanti in gamba ne ho conosciuti ma alcuni stanno alzando le braccia, si arrendono. Se mandano a chiamare i genitori perchè il bambimbino o il ragazzo sabota le lezioni, vengono accusati delle cose più incredibili.... rimettendoci del loro.
Io credo che ad ogni livello, ogni tipo di rapporto (figlio-genitore, insegnante-genitore, collega-collega, tra vicini di casa, cliente-fornitore.... e via così) debba avere come base di partenza un buon dialogo.... che significa ascoltare ma anche esprimere idee, convinzioni, pareri, necessità, emozioni (a seconda dell'ambito in cui ci troviamo).
Quindi i ragazzi svogliati, arroganti, turbolenti a mio avviso esprimono o sono vittime una situazione famigliare difficile.
Amarli non significa viziarli, ma insegnargli a vivere.... senza scorciatoie... la loro strada se la faranno da soli.
paparouge io ti quoto in tutto, soprattutto quando dici che l'autorevolezza delle persone e la paura di deludere certe aspettative educhi più di uno schiaffone di prepotenza.
oltresì sono sicuro che hai ragione quando scrivi che i ragazzi insolenti, arroganti ect, hanno dei problemi più o meno gravi da affrontare.., ma devi considerare che tutto ha un limite e gli stessi ragazzi che cercano dialogo, devono affrontare il contesto in cui si trovano..nello specifico io da insegnante non posso parlare in privato dei problemi di ogni ragazzo problematico (perchè in pubblico tra l'altro non potrei per la privacy)..considera che nonostante io abbia la presunzione di avere raccolto qualche anima per la strada (nel vero senso della parola), di molti non so niente, non ne ho il tempo...
considera anche che non è sempre come dici tu...ci sono ragazzi nell'età dell'obbligo con famiglie stupende, che semplicemente vogliono fare i mantenuti (parole loro) o che sono obbligati dalla legge a venire a scuola e quindi se me fregano, vengono solo a divertirsi (non riesco neanche a dargli torto)..; la maggiore parte dei ragazzi non è cattiva, ma vuole solo farsi notare dagli altri, farsi accettare, è sta qui l'abilità del docente, cercare di affascinare i ragazzi in modo che essi vogliano farsi notare in positivo da lui..la famosa autorevolezza...
quindi paparouge, il punto è che non sempre i turbolenti sono le vittime, ma a volte bisogna (dopo avere compreso i motivi del disturbo si intende) punire (e non per salvare gli altri), per salvarli dalla loro stessa inedia...
Si distinguono abbastanza bene i ragazzi straviziati dai problematici sociali, poi siamo umani e si può sbagliare..
ve ne racconto un'altra..
4 anni fa ero in una prima superiore, inizio anno scolastico e domandavo ai ragazzi qualcosa della loro vita per conoscerli meglio..chiedo ad una ragazza se abitava distante, se aveva fratelli, sorelle, hobby..ect
mi risponde: "Prof non abito con mio padre" "mi spiace, i tuoi sono separati, quindi vivi con tua madre?" "no prof, vivo con mia nonna, perchè mia madre dice che le dò fastidio e vive da sola nella strada accanto, ma io preferisco così, tanto faccio quello che voglio visto che la nonna è rinco...."
allucinante..tipico esempio di caso sociale..
un altro ragazzo figlio di milionari, vincenti e fighi..è un ciuccio stellare e ti dice in faccia che non ha alcuna voglia di studiare, tanto ha l'azienda di famiglia..
tipico viziato fancazzaro...
certo poi ci sono casi intermedi più complicati, per questo servono i consigli di classe..., ma molti ragazzi semplicemnte non sentono la scuola importante per la loro crescita sociale..ma solo come uno step obbligatorio da passare, il meno faticosamente possibile..
qualsiasi input possiate darmi, sarà di aiuto per cercare di aggiornare il mio modo di pormi con i ragazzi..
Ma chi ha scritto che vuole educare i figli a schiaffi ? ragazzi dai dare un patone nel culo o educare un figlio a schiaffi ne passa di acqua sotto i ponti eh.
Poi ci sono genitori attenti che non hanno mai alzato un dito , che si trovano figli drogati marci , così come ce ne sono che li hanno picchiati e ugualmente sono drogati ......secondo me nell' allevare i figli una scienza esatta e sicura ancora non c'è , come non è vero che tale padre tale figlio , vengo da una situazione famigliare che non auguro a nessuno , ho commesso le mie ******* come penso tutti , ma non sono fortunatamente uguale a mio padre , non mi ha mai messo le mani a dosso , ma vi garantisco che avrei preferito prendere un pattone che pensare a cosa ho passato.
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Tu num me rompe' er ca', no, no, tuà... a muà... non m'hai da rompe' er ca'!
Freud diceva che il nostro cervello è diiso in 3 parti:
L' ES (il nostro lato "primitivo", ovvero i nostri desideri "inconsci")
il Superio (ovvero i divieti da parte del padre)
ed infine l' io (che e' l'incontro delle due cose)
se l'ES supera il superio (ovvero l'istinto e il piacere personale superano i divieti da parte del padre) si ha la perversione e quindi l'IO risulterà perverso.
Se il superio supera o annienta l'ES (quindi nel caso di un genitore iperprotettivo o che alza troppo le mani) si ha l'introversione.
questo mi fa pensare... che alla fine non e' tutta colpa dei figli... ma c'e' tutta una scienza basata su equilibri psichici molto complessa.
Non diciamo che i figli vadano educati a schiaffi, ma di certo qualche sculacciata quando serve male non fa.
forse non è molto chiaro un concetto: basta con i genitori che fanno i fratelli maggiori!!
lo schiaffo o la sculacciata, potrebbero a volte essere esagerati, magari ci si potrebbe un pò rammaricare dopo ... ma serve a "creare" i ruoli e far capire che esistono nella vita. Serve ad un bambino a far capire che un genitore ti ama ma è anche qualcosa di totalmente diverso da tutti gli altri, è un papà ed una mamma e saranno unici...
da questo poi viene anche il ruolo docente/studente che NON deve essere impostato come il ruolo falso del docente-amico che tanto ha preso moda negli ultimi decenni...
Secondo me i ruoli si creano con l'esempio e non con gli schiaffi... Lo schiaffo crea solo paura ma non la comprensione.
Mi spiace ma io sono tassativamente ed irreversibilmente contro la violenza fisica sui bambini... Noi siamo gli adulti e noi dobbiamo trovare il sistema per educare senza violenza è il nostro compito e lo dobbiamo fare senza sconti.
Fabio qui non ci capiamo..nessuno di noi credo si alzi con il crick in mano per
Svegliare il proprio figlio.. Ti faccio un esempio ..mia
Sorella educatrice non sfiora i figli neanche se l'accoltellano.. Risultato..i die gemelli (3 anni) hanno buttato dal quinto piano una videocamera giocattolo (nonostante le reti di protezione suo balconi) che solo per miracolo non ha ucciso un bimbo su passeggino che passava li sotto..uno sculaccione ci andava eccome.. Invece
Mia sorella gli dice : "bimbi non si fa.." e loro continuano ad avvicinarsi alla
Finestra con oggetti vari.. Hanno dovuto sigillare le finestre..questo non è logico, una volta un gemello ha spinto mia figlia sul marciapiede e ..."bimbi non si fa.." dopo due secondi di nuovo ..una sculacciata gliel'ho data io ..non lo hanno più fatto ..
Da piccoli piccoli non si capiscono cose come autorevolezza, ma si sfida per gioco la parola dei genitori..ed è li che si deve capire che i genitori non sono tuoi pari..ed uno scapaccione al momento giusto mette un bel punto esclamativo..con questo non dico che i miei figli siano dei santi e che noi siamo i più bravi educatori del mondo.. La vedo semplicemente così..
Ivano hai ragione un tempo il DSA era visto più un handycap..anche se anche oggi i ragazzi li considerano "diversi"..ti ripeto che, nonostante la
Maggiore parte dei casi sono reali o al limite della realtà..ci sono casi che dichiaratamente sono tali per Comodità ..poi magari la mamma di quell'allievo mi ha detto apposta che suo figlio era dsa per comodità di un sostegno gratis, solo per nascondere la verità.. Vi ho raccccontato dei fatti..E quello che penso..spero di sbagliare..