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Vecchio 19-04-2012, 08:29   #1
Agri
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rispondo a dei quesiti:

allora vediamo di affrontare gli argomenti ad uno ad uno.
I macro, sono NPK, ma anche C O H Ca Mg ed altri definiti meglio come oligoelementi che sono Cl S ecc ecc...
Di questi C O H si danno tramite H2O e CO2, Ca e Mg si apportano tramite l'acqua (è chiaro che piante che vivono in ambienti con acque tenere ne consumano di meno, viceversa per piante adattate ad acque più dure) ecco il primo motivo per cui non esiste e no si può creare una formulazione standar ed universale per tutte le piante.
NPK, essi vengono consumati in funzione degli agenti ambientali ( T° pH CO2 O2 ecc ecc), in base allo stadio fenologico n cui si trova la pianta, in base alla pianta ( o alla varietà).
Ecco il secondo motivo per cui ogni pianta in ogni momento consuma o può consumare elementi in modo diverso (vale anche per i micro).
Gluconato non gluconato, chelato ecc ecc: qua entrano in gioco le interazioni di alcuni microlemnti con l'ambiente (acquoso in acquario, ma vale lo stesso se ve usato nel terreno), sostanzialmente il ferro dalle piante viene assorbito in determinate forme, per cui se l'ambiente acquoso non garantisce questa forma, il ferro viene "protetto"con gli agenti gloconici o chelanti (si evita che precipiti e diventi inusabile dalle piante).

Quanto fertilizzare: dare esattamente tanto quanto ne consuam una pianta si può fare, ma dimenticati di mangiare dormire, lavorare ecc ecc....
Questo non viene fatto neanche in floricoltura o nelle fuori suolo.
Tuttavia ci si limita a quantificare i consumi medi di una specie (sfortunatamente noi in acquario non abbiamo mai una specie) per un dato momento fenologico (fortunamente noi in acquario abbiamo pochi momenti fisiologici e molto simili), e poi si da quanto consuma o poco poco di più.

Infine tieni in considerazione che i vari elementi vengono assorbiti meglio o esclisivamente se in rapporto tar di loro, per esempio in acque salmastre un anubias se lo scorda di poter assorbire K Ca Mg, diverso il caso per le piante che nascono e si sono adattate alle acque salmastre.

Al mio integratore di micro ci sono arrivato tramite diversi fertilizzanti, sostanzialmente li ho dosati in modo da evitare di non eccedere con altri micro rispetto al ferro, cosa che accade usando ad es. il cifo o il compo, difatti questi vanno bene, ma noi non dovremmo avere fauna in vasca, e comunque al limite max di accumulo dovremmo procedere con un cambio d'acqua.
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Vecchio 19-04-2012, 22:54   #2
DiPancrazio82
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MarcoA non è un discorso di perdere la concentrazione , è che devi spiegarmi meglio il tuo metodo di ragionamento e che percorso vuoi seguire perchè io non l'ho capito.......
comunque Co , Sn , I in molti fertilizzanti sono presenti ma in altri no , quindi non credo siano fondamentali.....forse il Co si ma gli altri 2 molto meno. L'Al e il F non li ho trovati in altri fertilizzanti.....per quanto riguarda il Ph non so proprio che dirti se non che in caso i sali si mettono chelati con EDTA o DTPA è meglio un Ph leggermente acido........solitamente nelle soluzioni di Cifo Mikrom si inserisce 1-2ml di HCl per facilitare la conservazione del prodotto.......
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Vecchio 20-04-2012, 06:58   #3
MarcoA
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Hai chiesto di partire da un fertilizzante commerciale e non dal peso secco come ho proposto e a me va bene, basta ce se ne faccia uno per volta (per non fare confusione). Lavoraimo in questi termini: mi sono scaldato perchè a fronte dell'obiettivo che ci siamo posti, hai inserito alcuni sali che non centrano nulla, aggiungendo tu stesso le variabili che hai paura facciano confusione.
Alcuni dei post precedenti forniscono spunti, altri denotano la convinzione che qualcuno possa arrivare ad una ricetta self made. Altri ancora però sono negativi, senza esprimere chiaramente il motivo della negatività, anzi contraddicendo lo spirito e i contenuti dei post positivi da te scritti. A questo punto non capivo io di cosa avevi bisogno. Per piacere la prossima volta esplicita chiaramente i tuoi dubbi. Per es.:

"Marco, ho paura di non poter dare una mano efficacemente perchè non mi è chiaro cosa dobbiamo fare. Mi spieghi come intendi lavorare?"

Prima di appendere al muro il nostro puzzle dobbiamo avere i pezzi e poi metterli insieme. Avrai visto che ho indicato gli elementi in forma ionica (Fe++, BO3--- ecc). Alcuni di essi possono assumere diverse forme, sgradite alle piante. Altri dei sali incogniti non saranno dei micro, ma avranno una loro funzione che potrebbe essere di stabilizzazione. Questa, assieme ai chelanti andrà analizzata solo dopo aver raccolto e contato i pezzi. Se lo facciamo prima confondiamo le idee. Dobbiamo lavorare con ordine e metodo.

La combinazione dei pezzi del puzzle si chiama calcolo stechimetrico e lo descriverò con degli esempi a stretto giro.
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Vecchio 20-04-2012, 10:44   #4
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perdonatemi se mi intrometto ragazzi...ma credo proprio che siete partiti con il piede sbagliato
non si parte dalla composizione dei fertilizzanti di altre ditte ma dalla composizione a secco della pianta:



DiPancrazio82 io concordo pienamente con MarcoA
in oltre hai messo in gioco elementi che alle piante non servono a nulla
forse e dico forse serve un pò il cobalto per far assimilare meglio gli NO3 alle piante
ma per il resto non serve nulla ne Al ne Cr ne F eccecc...ma scherziamo...questi sono elementi pericolosissimi un conto è averli nel fondo un conto è metterli in colonna
al max gli elementi in traccia tipo vanadio nichel rubidio e cobalto servono ai pesci(ma non ne sono neanche sicuro) ma di certo alla piante non servono

capito cosa serve alla piante e in che quantità(che è molto ma molto difficile e ci vogliono mesi) allora si può iniziare a parlare di chelazione o non chelazione


per holyhope è inutile che continui a scrivere in maiuscolo che posterai tutte le ricette e questo post lo hai fatto per tutti eccecc...
ti rispondo in modo chiaro e definitivo è inutile postare delle ricette(come hai fatto tu) che non servono a nulla fare un miscuglio di micro elementi...aggiungendo bicarbonati a manetta e non sapendo neanche le quantità di quello che si inserisce....e poi logicamente hai le alghe in vasca e devi sospendere tutto...
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Vecchio 20-04-2012, 14:58   #5
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Mi spiace che a te non serva studiare le esperienze degli altri anche se si tratta di aziende e di prodotti commerciali.
Per esempio sto studiando l'ipotesi che lo stagno sia inserito in forma Sn++ e in piccole quantita' per fungere da antiossidante per il ferro: se l'ipotesi e' teoricamente confermata possiamo decidere di usarlo o meno. Per esempio.
Forse anche l'alluminio che e' fitotossico potrebbe risolvere dei problemi.

Ultima modifica di MarcoA; 20-04-2012 alle ore 22:50.
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Vecchio 20-04-2012, 16:23   #6
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Mi spiace che a te non serva studiare le esperienze degli altri anche se si tratta di aziende e di prodotti commerciali.
Per esempio sto studiando l'ipotesi che lo stagno sia inserito in forma 2++ e in piccole quantita' per fungere da antiossidante per il ferro: se l'ipotesi e' teoricamente confermata possiamo decidere di usarlo o meno. Per esempio.
Forse anche l'alluminio che e' fitotossico potrebbe risolvere dei problemi.
non ho detto che non bisogna vedere le ditte(anche perchè in questo caso ogni ditta a concentrazioni e composizioni differenti) ho detto si parte dalla composizione a secco di una pianta
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Originariamente inviata da DiPancrazio82 Visualizza il messaggio
non sono cosi' sicuro che sia cosi'......è ovvio che si debba partire dalla composizione delle piante ma secondo quelle percentuali si ha N-P-K = 15 : 2 : 10 ossia NO3 : PO4 : K = 66 : 6 : 10 = 11 : 1 : 1,66 ma secondo voi alle piante basta 1,66ppm di K per ogni 11ppm di NO3?
Il C rispetto al K è 45volte , ma di CO2 si cerca di dosarne 30ppm che di C diventa 8,2ppm......secondo me se si dosassero in vasca i ppm indicati in tabella si avrebbe un caos inimmaginabile.......per questo ritengo sia meglio partire dall'analisi di prodotti che hanno alle spalle ben altri studi.

PS. proprio ieri ho letto il thread din un utente che stava settando al meglio la fertilizzazione fai da te per la sua vasca ed aveva la fortuna di poter testare l'acqua con uno spettrofotometro ottenendo cosi' valori decisamente piu' attendibili..........nella sua vasca doveva dosare piu' ppm di K che di NO3........ci sono molte interazioni dietro che non si comprendono dall'analisi della composizione delle piante.
la composizione che ho postato(preso su questo forum) è una media ma di certo non tutte le piante sono così ma se non sai cosa assorbono le piante e in che quantità come fai a creare il fertilizzante ideale che poi dovrai provare?

infatti molte vasca vanno bene con no3 10 e po4 2 altre con no3 20 e po4 0,5...tutto dipende dalle piante eccecc

per il C il discorso è differente perchè una parte viene fornito dal materiale in decomposizione
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Ultima modifica di vinciolo88piy; 20-04-2012 alle ore 16:33. Motivo: Unione post automatica
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Vecchio 20-04-2012, 22:48   #7
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non ho detto che non bisogna vedere le ditte(anche perchè in questo caso ogni ditta a concentrazioni e composizioni differenti) ho detto si parte dalla composizione a secco di una pianta
Scusa, avevo frainteso ... devo smetterla di rispondere leggendo i post dal blackberry. L'informazione che manca dalla composizione secca è la concentrazione in vasca.

Originariamente inviata da MarcoA Visualizza il messaggio
[...]
Per esempio sto studiando l'ipotesi che lo stagno sia inserito in forma Sn++ e in piccole quantita' per fungere da antiossidante per il ferro: se l'ipotesi e' teoricamente confermata possiamo decidere di usarlo o meno. Per esempio.
Forse anche l'alluminio che e' fitotossico potrebbe risolvere dei problemi.
Confermo che lo stagno bivalente (Sn++) ha tendenza ad ossidarsi a tetravalente (Sn++++) prima che il ferro bivalente (Fe++) lo faccia in trivalente (Fe+++). E' quindi un probabile antiossidante. Nei prodotti chimici industriali questa funzione la svolge egregiamente l'urea che non credo proprio faccia al caso nostro.

Il ruolo dell'alluminio non mi è ancora chiaro, ma credo sia inserito come Al+++.
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Vecchio 20-04-2012, 22:00   #8
dado69
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per holyhope è inutile che continui a scrivere in maiuscolo che posterai tutte le ricette e questo post lo hai fatto per tutti eccecc...
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Direi che l'intento di holyhope sia quello di discutere ( e mi trovo in completo accordo con lui ) di una formulazione fai da te gia' provata e testata che tu tra l'altro non vuoi dare. Se parliamo di prodotti commerciali come Seachem, il prodotto e' quello e di solito in un acquario piantumato normalmente si comincia con il protocollo base eventualmente dimezzato. Nessun negoziante parla di quanto assorbono e come riscono ad assorbire gli elementi le piante. Bisognerebbe partire, come del resto si sta facendo, da un composto base adeguandolo poi alle esigenze delle piante. Rendetevi comunque conto che questo topic ha ormai un infinita' di pagine e non si e' arrivati ancora a capire nulla su come eventualmente partire con un fertilizzante fai da te.
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dado69 non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 21-04-2012, 09:53   #9
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Direi che l'intento di holyhope sia quello di discutere ( e mi trovo in completo accordo con lui ) di una formulazione fai da te gia' provata e testata che tu tra l'altro non vuoi dare. Se parliamo di prodotti commerciali come Seachem, il prodotto e' quello e di solito in un acquario piantumato normalmente si comincia con il protocollo base eventualmente dimezzato. Nessun negoziante parla di quanto assorbono e come riscono ad assorbire gli elementi le piante. Bisognerebbe partire, come del resto si sta facendo, da un composto base adeguandolo poi alle esigenze delle piante. Rendetevi comunque conto che questo topic ha ormai un infinita' di pagine e non si e' arrivati ancora a capire nulla su come eventualmente partire con un fertilizzante fai da te.
io una ricetta di partenza l'ho data siete vuoi che non avete voluto seguirla la cosa è diversa
è la ricetta completa che ho detto che non vi do

se tu vedi ora la composizione del mikrom e quella della pianta a secco vedrai quali squilibri ci sono e li compensi...
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Vecchio 20-04-2012, 15:16   #10
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non sono cosi' sicuro che sia cosi'......è ovvio che si debba partire dalla composizione delle piante ma secondo quelle percentuali si ha N-P-K = 15 : 2 : 10 ossia NO3 : PO4 : K = 66 : 6 : 10 = 11 : 1 : 1,66 ma secondo voi alle piante basta 1,66ppm di K per ogni 11ppm di NO3?
Il C rispetto al K è 45volte , ma di CO2 si cerca di dosarne 30ppm che di C diventa 8,2ppm......secondo me se si dosassero in vasca i ppm indicati in tabella si avrebbe un caos inimmaginabile.......per questo ritengo sia meglio partire dall'analisi di prodotti che hanno alle spalle ben altri studi.

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