Riproduzione: non è facilissima ma neppure troppo difficile se si avranno l'accortezza di scegliere riproduttori sani e vivaci già nella vasca di comunità e la pazienza di allestire con cura una vaschetta per la riproduzione. Conviene preparare un contenitore ben pulito con una ventina di litri di capienza con un filtrino interno. Sul fondo una griglia a maglie fini che consenta alle uova di sfuggire ai famelici riproduttori oppure biglie di vetro o anche ghiaia grossa (diametro 1 cm circa) nella quale si formano interstizi utili a celare le uova alla vista ed alla... bocca dei riproduttori. Si può, ma non è del tutto indispensabile, poggiare sulle biglie o sulla grata vari ciuffi di muschio di Giava (Vesicularia dubyana) o fibra sintetica. L'acqua dovrebbe essere non dura (dGH tra 5 e 10°) e leggermente acida (pH 6,5), valori, come si vede, non difficili da ottenere. In questa vaschetta va inserita una coppia già formata, da scegliere osservando con attenzione i pesci nell'acquario di comunità. Se tutto va bene ci saranno quasi subito giochi amorosi movimentatissimi, ma la deposizione delle uova avviene parecchie ore ed a volte qualche giorno dopo l'avvio di questi giochi. La vaschetta va tenuta dunque «sotto controllo» sino a quando il ventre sgonfio della femmina denuncerà l'avvenuta deposizione; a questo punto occorre togliere subito i genitori poiché altrimenti prederebbero la futura prole. Le uova (sino a 200) cadono sul fondo e finiscono oltre la grata, tra gli interstizi delle biglie o della ghiaia a grana grossa. La schiusa avviene nell'arco di circa 30 ore mentre gli avannotti cominciano a nuotare liberamente dopo circa 5 giorni. A questo punto possono essere nutriti con cibo minuto, preferibilmente vivo (naupli di Artemia o infusori). E' importantissimo in questa fase operare frequenti cambi d'acqua: tra il 10 e il 20% a giorni alterni o anche quotidianamente. Questo per evitare malformazioni o «stragi» tra le larve che, non dimentichiamolo, hanno solo il modesto apporto di un filtro interno poco potente (tale da non «risucchiarli») o addirittura non hanno alcun filtraggio. Una volta raggiunta la lunghezza di un centimetro o poco più, i pesciolini possono invece essere trasferiti in vasche più spaziose, con un normale filtro biologico e a questo punto si potranno anche rallentare i ritmi nel cambio dell'acqua. Si tenga in ogni caso presente che gli esemplari riprodotti in cattività hanno bisogno della massima cura nell'igiene della vasca per poter mantenere i bei colori della loro livrea ed in più soffrono notevolmente se accresciuti in acqua non rinnovata.
http://digilander.libero.it/acquarim..._Pentazona.htm