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Vecchio 07-10-2011, 14:38   #8
MarZissimo
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I Taeniacara candidi non sono i ciclidi più piccoli del mondo, ma sono davvero impegnativi sia come aggressività che come chimica. Sono un punto d'arrivo. Quindi per ora lasciamoli perdere, senza nulla togliere a nessuno ovviamente, solo che per le prime esperienze preferisco consigliarvi di intraprendere un percorso "a gradini", aumentando man mano la difficoltà della specie allevata in relazione al grado di esperienza acquisito. Anche perchè soprattutto con la chimica dell'acqua, dato che non si hanno a disposizione degli strumenti per la misurazione precisa, conta molto l'esperienza diretta, IMHO.

Come prima cosa consiglio di leggersi il topic in approfondimenti in cui si parla di "acidificanti naturali" e in seconda battuta cerco di darvi la mia chiave di lettura sull'acidificazione.
Di modi per abbassare i valori ce ne sono molti, e tutti hanno il loro perchè, ma vanno usati con criterio e contestualmente alla vasca in cui vanno impiegati.
La co2 io la sconsiglio, ma soltanto perchè non ho mai avuto il pollice verde e non mi è mai interessato coltivare piante in maniera maniacale con pratini e quant'altro, inoltre sono più le volte che la gente intossica i pesci con un eccesso di co2 che le volte in cui si riesce a dare un effettivo beneficio con la sua somministrazione. Oltretutto un impianto come dio comanda...COSTA.
Io ho sempre usato (e continuerò ad usare) la torba. Non ti so fornire la formula per calcolare "partendo da tale ph, con tot litri d'acqua, inserire tot grammi di torba per arrivare a quest'altro ph", l'unica è "provare".

La torba inacidisce l'acqua, oltretutto, con una funzione inversamente proporzionale al quantitativo di "tampone" che quest'ultima presenta. In altre parole, maggiore è la durezza dell'acqua che vuoi acidificare, più torba dovrai inserire. Per ovviare a questo fatto puoi tagliare la tua acqua di rete, con dell'acqua di osmosi. Questa infatti presenta durezze nulle, quindi mettendo in soluzione un'acqua con durezza 10 e acqua di osmosi in parti uguali, otterrai un'acqua con durezza 5 dH.

Ricapitolando con la tua acqua di partenza puoi tagliare al 50% con acqua di osmosi, dimezzando così la durezza, e facendo scendere di qualche decimale il ph. Fatto questo inizi ad inserire nel filtro, contenuta in una retina, della torba in rapporto di 1g/l. Dopo una settimana misurerai i valori e vedremo se c'è ancora qualcosa da sistemare, in dipendenza degli ospiti che deciderai di inserire.

Anche le pignette di ontano, e le foglie di catappa sono dei buoni acidificanti, ma con quel ph di partenza ne dovresti mettere troppe e dopo un paio di settimane avresti i fosfati alti, che uniti ad una bassa circolazione ti riempirebbero la vasca di cianobatteri....cosa che è meglio evitare.

Una volta trovato il giusto equilibrio in vasca (che ricordo ha una sua inerzia chimica) si eseguono le prove per preparare l'acqua per i cambi. miscelandola mantenendo le stesse proporzioni usate per la vasca principale.

Ho toccato un pò tutti i punti in maniera sommaria, giusto per darti un'idea. Io ho usato sempre RO + torba + (eventualmente) acqua di osmosi bollita con torba e il problema è solo l'inizio, una volta che la vasca ha raggiunto l'equilibrio vai tranquillo....sia in termini di chimica, sia in termini di genitori che ti vedono fare dei casini pazzeschi dentro casa :°D
MarZissimo non è in linea   Rispondi quotando
 

Tag
80l , ciclide

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