Appurato ormai che il sistema migliore sia a caduta perché più semplice e stabile ma non possibile per tutti, vorrei chiarire qualche aspetto del sistema a pressione.
Abbiamo fatto tanti esperimenti (in particolare Exos87 ed io) e proposto diverse tesi per cui alla fine, qualcuno arrivato all’ultimo momento si può trovare disorientato.
Accantonato il sistema a recupero di pressione (o picco, cioè coi due tubi e le due valvole) perché per funzionare bene ci vorrebbero delle valvole tarate a scattare a specifiche pressioni (post 81)

ora parliamo di sistema a pressione, stile polmone autoclave.
L’aria (o altro gas) in pressione sopra all’acido spinge come una molla quest’ultimo su per la cannuccia e attraverso il tubicino arriva nel reattore. Qui avviene la reazione col bicarbonato facendo crescere la pressione nel reattore. Quando la pressione del reattore eguaglia la pressione posta sopra all’acido l’afflusso di quest’ultimo si interrompe. La pressione nel reattore potrebbe aumentare comunque perché l’acido affluito non è ancora tutto immediatamente entrato in reazione (il picco che sfruttava il sistema del post 81, ormai accantonato). Se abbiamo installato una valvolina di n/r la pressione rimane tutta nel reattore, altrimenti ne torna in parte verso l’acido svuotando la cannuccia di collegamento, ha poca importanza si riempirà quando si ripresenterà la condizione.
Andando a consumare la co2 presente nel reattore per fertilizzare le nostre piantine la pressione scende per cui la pressione sopra all’acido prevale facendo affluire quest’ultimo nel reattore con un ciclo infinito almeno finché sono presenti entrambi i reagenti e questa pressione che alimenta il sistema.
Ora come realizzare questo sistema?
Diamo per appurato come si realizza il reattore (il sistema migliore è ha percolazione, o col vaso o con la bottiglia), al limite ci torniamo con un altro post.
Se riempiamo una bottiglia a metà con l’acido abbiamo l’altra metà di spazio per immettere un gas in pressione (aria) come energia da spingere l’acido verso il reattore per cui nel tappo oltre all’uscita del tubo dell’acido avremo anche una valvola per immettere la pressione.
Potrebbe essere un semplice spezzone di tubo di plastica con valvola n/r, oppure una valvolina per camera d’aria da bicicletta, in cui soffieremo o pomperemo aria.
Se la pressione che abbiamo immesso è per esempio di 1 bar (1 bar ha energia potenziale di alzare una colonna d’acqua di oltre 10 metri) andando a consumare l’acido si crea spazio e verso la fine questo spazio è raddoppiato dimezzando la pressione di spinta (in realtà è ancora meno, leggi nota *) che è sempre in equilibrio (si uguaglia) con la pressione del reattore. Per questo motivo la pressione che arriva nell’acquario non è stabile dall’inizio alla fine, al regolatore (stringi tubo del deflussore oppure valvola spillo) prima arriva co2 con pressione 1 bar e progressivamente diminuisce sino alla fine a ½ bar diminuendo di molto l’erogazione delle bolle.
Diventa inevitabile un controllo anche quotidiano se eroghiamo molta co2, più raramente se ne eroghiamo poca. Basta ripristinare la pressione di partenza (diventa utilissimo l’applicazione di un manometro, 0-2,5 bar, prezzo 5 €).
Questo è un esempio di 1/1, cioè un tot volume acido un tot volume gas, ma se al gas diamo molto più spazio iniziale tipo 3/1 (o anche di più) prima di tutto possiamo tenere una pressione più bassa (0,5 bar, tanto è sufficiente per spingere l’acido) e possiamo ritardare anche di molto il ripristino della pressione perché sarà molto più lenta la sua diminuzione.
Se fosse (caso ipotetico) molto alto il rapporto volume pressione/acido tipo 10/1 forse non ci sarebbe neanche bisogno di ripristinare la pressione data la minima differenza di questa dall’inizio alla fine del processo da diventare insignificante.
In realtà anche nel sistema a caduta c’è una differenza dall’inizio (bottiglia acido piena) alla fine (bottiglia acido quasi vuota), ma è piccola e perciò impercettibile!
Dove piazzare il manometro?
Qualcuno potrebbe dire di piazzarlo sul reattore tanto la pressione che c’è dentro è uguale a quella dell’aria che spinge l’acido, vero, pero questo succede quando il sistema è equilibrato mentre noi abbiamo bisogno di saperlo immediatamente.
Quindi ci procuriamo almeno una bottiglia col tappo grande (tipo succhi di frutta, latte) dove mettiamo l’acido oppure la usiamo di supporto per la pressione, sul cui tappo oltre ai vari tubi di collegamento avremo piazzato il nostro manometro.
Ripubblico lo schema del post 171 con la modifica del manometro.
Spero di essere stato chiaro e di avere tolto più dubbi possibili.
* Se non c’è una membrana che divide i due fluidi (l’aria dall’acqua dell’acido), l’aria tende a solubilizzarsi nell’acqua causando nel tempo una certa perdita di pressione.
