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Originariamente inviata da Paolo Piccinelli
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Quote:
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se fosse stato un'altro gli avrebbe detto da dove sei entrato puoi uscire
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...quando sei uscito sbattendo la porta, l'hai chiusa per sempre.
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Parole sante
Infatti prima di lavorare dove sono adesso, ero in un altra ditta(concorrente), dovo sono rimasto per quasi quattro anni, poi un bel giorno, stufo degli sbalzi d'umore del titolare, all'ennesima sfuriata (totalmente ingiustificata,e ci tengo a precisarlo) di quest'ultimo contro tutto il reparto, ormai stanco di stare col nervoso addosso per giornate intere a causa di un idiota che si sentiva il padrone del mondo(ma in realta', doveva ringraziare solo chi gli mandava avanti la baracca perche' non ci capiva veramente un cavolo di quel lavoro), "mi si chiuse la vena", e verso la fine della giornata mollai gli atrezzi ed andai in ufficio a parlarci, perche' veramente in quel modo non si andava piu' avanti. Entro in ufficio, e...
...dopo 10 minuti esco sbattendo letterlamente la porta con un **********! che quando poi sono tornato giu dai colleghi, mi guardavano come se avessero visto una scena dell'esorcista(probabilmente ero un po' arrabbiato
). Al che salutai tutti e me ne andai a casa. Non ci ho rimesso piu' piede, nemmeno per andare a prendere la liquidazione.
Ma la soddisfazione piu' grande l'ho avuta quando, il meschino, dopo qualche mese mi chiamo' a casa chiedendomi se volevo tornare perche' aveva bisogno, e di qui' e di li...bla bla bla...
Morale della favola... si prese un altro bel ********** e il telefono in faccia.
Normalmente sono la persona piu' tranquilla e disponibile di questa terra, ma solo con chi se lo merita. Se manca un minimo di rispetto, soprattutto sul lavoro, non c'e' partita.
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