Beh i vostri complimenti mi hanno un po' emozionato
, soprattutto perchè sono tutt'altro che ordinato (chiedete a mia moglie....)!
Forse il mio lavoro, legato ai computer ed alla programmazione mi costringe a razionalizzare e schematizzare, allora la "deformazione professionale" probabilmente qualche effetto lo produce.
La disposizione dei 3 invertebrati più grossi è quasi obbligata, gli altri hanno fatto tutto il giro dell'acquario prima di trovare questa collocazione: in un punto erano coperti, in un altro si toccavano, in altre posizioni ancora non si aprivano completamente o la roccia non era stabile....
Ora non vorrei più muovere niente, anche perchè ho notato che più l'acquario è ben avviato più gli invertebrati sono sensibili ai cambiamenti, all'inizio potevo muoverli e sballottarli che dopo poco erano belli aperti, ora basta mettere in acqua una mano per vedere immediatamente qualche reazione, soprattutto il litophiton arboreum è sensibilissimo, per non parlare del piccolo sarco, se qualcosa gli da fastidio è capace di starsene chiuso per giorni, anche dopo che la perturbazione è cessata.
Ho solo un paio di timori: il wurdermanni non sarà problematico per l'equilibrio, visto che ha fatto fuori tutti gli anfipodi e non vedo più nemmeno i vermi, quelli arancioni che sembrano nettapipe nè quelli bianchi filiformi?
Poi le rocce, mi sembrano un po' pochine, sono circa 7 Kg, però ho cercato di collocarle in modo che quasi tutta la superficie sia esposta.
In pratica le due rocce esterne poggiano ognuna sopra ad un piedistallo che le tiene sollevate a pelo della sabbia, la roccia piatta piu in basso vi si appoggia sopra a mo' di ponte quindi ha la parte inferiore quasi totalmente esposta.
La roccia piatta più in alto, invece, per questioni di stabilità e per la sua forma quasi triangolare, poggia su 3 punti: la montagnetta di sinistra, ed altre due roccette collocate dietro, tutte su supporti che le tengono sollevate dalla sabbia.
La struttura è anche discretamente stabile, grazie ad alcuni incastri presenti naturalmente sulle rocce: protuberanze che vanno ad incastrarsi esattamente dentro a buchi o avallamenti. La roccia di sinistra poi, quella piena di rhodactis, ha una protuberanza in alto che la tiene letteralmente appesa a mo' di quadro!
Il tutto è frutto di una buona dose di fortuna ma anche di ore passate a giocare a lego con le rocce in fase di allestimento.
L'aspetto negativo è che tutti questi incastri fanno si che non possa spostare quasi niente senza sconvolgere o destabilizzare la struttura.
Pensavo poi di aggiungere una roccia nella parte centrale 'chè mi sembra un po' bassa, rialzando, di conseguenza, anche la clavularia, naturalmente tutto con molta calma.
Col tempo forse dovrò liberarmi della roccia di destra piena di rhodactis che crescono a vista d'occhio, anzi, nella foto sono in una fase abbastanza retratta ma nei momenti di maggiore espansione (farò una foto alla prima occasione, vedrete, è impressionante!), ogni disco raggiunge gli 8-10 cm e il "gambo" si allunga fino a 4-5 cm., i dischi sono talmente numerosi (almeno 20) che uno si è già staccato, l'ho legato ad una roccetta e dopo solo 2 giorni vi si è attaccato. Non so come potrò controllare la crescita di questi inverteberati, tra l'altro la roccia che li ospita è di ottima qualità e piena di spugne nella parte posteriore, mi spiacerebbe doverla togliere.
Anche se non ho una grossa esperienza, spero che queste considerazioni possano essere utili, lo so, tendo ad essere logorroico
..... ma se vi stò annoiando ditelo!
Saluti
Steve