La scelta dipende dalla "Resa cromatica" e dal colore della luce emessa dal tubo.
Una volta capito come si cercano le cose, si può andare in base al proprio gusto personale. Le marche più comuni sono Philips e Osram. Sylvania è anch'essa prodotta dalla Osram.
I neon industriali sono generalmente caratterizzati da un codice di tre cifre (esempio: Philips TLD 840) : la prima cifra indica la resa cromatica (indice Ra), ovvero quanto le varie tonalità dei colori illuminati sono riprodotte in maniera fedele rispetto alla luce del sole. Il valore è in percentuale, e se ne indica solo la prima cifra (Esempio: "8" = fedeltà maggiore dell 80%).
Le altre due cifre indicano il colore della luce espresse in gradi Kelvin, riferendosi ad un corpo "ideale" detto CORPO NERO: si sa che quanto più un corpo lo si scalda, tanto più il suo colore passa dal rosso al giallo, poi sempre più chiaro fino al bianco, poi si va verso l'azzurro.
A una certa temperatura corrisponderà quindi una luce emessa di un certo colore: più lo si immagina caldo, più la luce tenderà al bianco o al blu.
I due numeri sono la temperatura divisa per 100. (Esempio: 3000°K si indica con 30)
In aquaristica si usano tubi la cui resa cromatica va dall' 80 al 98%, e il cui colore è compreso fra 3000°K (che sono circa 2700°C) e 10.000°K.
Per avere un'idea, si assume il bianco del sole corrispondente a quello di un corpo che si trovi a 5200°K.
Così un tubo 840 (4000°K) è un po' più giallino, un 830 (3000°K) è debolmente rosato, un 865 (6500°K) è molto, molto bianco.
Un neon a 4000°K è definito "Ultra white cool" e sembra bianchissimo, ma messo vicino a un 6500°K si vede che tende al giallo!!!
I neon con resa cromatica 9 sono detti "a spettro completo", sono abbastanza pregiati ma piuttosto difficili da trovare. Sono quanto di più simile alla luce solare (resa attorno al 97

%), alle piante piacciono molto ma fanno una luce un po' meno "potente" delle sorelle a resa Ra=8.
Poi ci sono le lampade a 10.000°K (Aquastar, Aquarelle) che sono molto specifiche e vengono usate in acquari e serre per stimolare maggiormente la clorofilla, perché hanno una grossa componente spostata sul blu-violetto, anche se l'occhio umano le vede rosa. Difficile trovarle in una comune ferramenta, bisogna rivolgersi ai negozi specializzati.
Ultimamente però si vedono in qualche BricoCenter o similari.
Non sempre danno risultati ideali!!
NOTA: nel linguaggio comune si parla di colori "caldi" o colori "freddi" non in base alla temperatura in Kelvin, ma rispetto alla "sensazione" che ne riceve il nostro occhio. Una luce blu è chiamata "fredda", perché ricorda il ghiaccio; una rosata o gialla è chiamata "calda" perché ricorda il fuoco. Questo può indurre in confusione!
I tipi più usati fra i tubi industriali sono:
830 (giallo-rosato)
840 (bianco-giallino)
854 (bianco convenzionale)
865 (bianco "freddo")
O i corrispondenti colori, ma con resa "9" (930, 940, 954, 965): il colore del tubo apparentemente è lo stesso, ma se ci metti sotto la mano o un oggetto vedrai che potrai apprezzare molte più sfumature di colore!
Normalmente, le accoppiate più frequenti in acquario sono di questo tipo: 840 e 865 (965 per chi può permetterselo), oppure 865 e 10.000°K, alcuni prediligono colori "caldi" e mettono 830 + 840, altri toni più bianchi e freddi (come me) e hanno 865 + 965 + un terzo tubo a 10.000°K.
Non c'è una legge: bisogna provare, ogni acquario ha una storia a sé: probabilmente devo buttare il 10.000°K perché credo mi favorisca le alghe verdi. Sto facendo la prova lasciandolo spento per un po'.
Il neon 865 ormai è vecchio, lo devo cambiare: metterò un 840 perché spero che le piante rosse, sotto uno spettro più infrarosso, prendano più colore.
Infatti, la sensibilità cromatica delle piante è attorno ai 3000-4000°K, quella della clorofilla è molto più lontana: verso l'ultravioletto. Ecco perché si tende ad abbinare un neon di colore "caldo" (tipo 840) con uno più freddo (865 o 10.000°K): l'uno per far piacere alle piante, l'altro per favorire la fotosintesi.